Niente in comune

paes27.jpg

(Calolzio, foto di Mario Scola)

Calolziocorte imita Cittadella… Grazie al carroccio, e alle sue strategie di difesa in stile roccaforte spagnola dell’undicesimo secolo, con annesso “el Sid Campeador”, come borgomastro; il processo di cementificazione della muraglia di cinta è cominciato. Il fulcro del, nostrano, vallo di Adriano sarà la quasi “restaurata” piazza Vittorio Veneto (presso la quale, comunisti, continuano a battersi, con volantini immacolati e resistenza passiva all’interno delle loro abitazioni). La “lingua” di cemento, poi, toccherà tutti i punti “sensibili” del paese principe della valle San Martino. L’Adda sarà il confine meridionale e viale Alcide De Gasperi (di prima repubblica Italica memore) diventerà spazio doganale, come dimostrano le fatiscenti rotonde e i parcheggi fantasma, presto riconvertiti in spiazzi per arcieri e ospedali da campo per i fieri e fedeli crociati, che già operano, con sguardo beffardo all’italico vessillo, nelle notti di Ballabio e Castello Brianza.

Il nemico è quello comune, è quello di sempre: gli extracomunitari (i quali commettono reati assai più gravi del popolo del Lombardo Veneto, che, se ruba e corrompe, al massimo lo fa a livello istituzionale). Barbarici, essi sono uomini senza scrupolo, di discendenza unna, che minano alla quiete dei nostri territori, rubano nelle nostre case, uccidono i nostri capi di bestiame e praticano abominevoli riti pagani di massa.

L’imperativo ora è sicurezza. Italiani! Cioè, cittadini. Chiudiamo i rapporti, diffondiamo la sfiducia, perché l’importanza sta nell’essere padroni a casa nostra, nel predicare il pensiero “addominale”, nel diffondere il terrore, nel vilipendio alla bandiera.

Calolzio… Insorgiamo, alle armi, difendiamo il nostro paisiello dal negus e dai rom e continuiamo a farci assassinare dai giornali e dal cemento (nota citazione bolscevica).

p.s. Io 360 euro al mese non li prendo… Cosa devo fare?

Padania libera dalle persone libere.

No alla memoria e al cus cus, si allo xenofobismo e al razzismo di stato.

Alziamo la testa

P.s.2 L’articolo tratta fatti riguardanti l’ordinanza sindacale espressa dal sindaco di Cittadella, e per ordine di partito, abbracciata dal comune di Calolziocorte (circa 5000 euro di reditto annuario, altrimenti niente residenza)…

2 pensieri riguardo “Niente in comune

  • 20 Dicembre 2007 in 14:54
    Permalink

    eh, quando l’idiozia sale al potere fa sempre danni. all’inizio di solito persone senza scrupoli ma non stupide usano argomenti idioti e spesso violeti (via el terun, via el negher, pulizia etnica dei culatoni ecc) per farsi votare. il problema vero viene dopo, quando gli idioti che li seguivano salgono le gerarchie e al potere ci si ritrova gentaglia che non solo dice ste cazzate ma ci crede pure. ecco come egregi signori del calibro di calderoli e gentilini (volutamente scritti in minuscolo) stanno dove stanno. per fortuna c’è gente come voi che rema nella direzione opposta. continuate così!

  • 20 Dicembre 2007 in 21:05
    Permalink

    Sono totamente d’accordo. Vi mando l’intervento che ho fatto in Consiglio sull’argomento
    Ciao
    Corrado Conti
    “”
    Al Sindaco di Calolziocorte, che anziché fare il Sindaco di tutti i residenti e pensare ai problemi ( e sono tanti) del Comune, si mette agli ordini di Bossi e perde tempo a “scimmiottare” i suoi colleghi leghisti e di destra emettendo ordinanze che non avranno nessun effetto concreto, ma servono solo a mettersi in mostra, vogliamo ricordare quel discorso di Luther King..
    <>
    Naturalmente sappiamo benissimo cosa è la realpolitik. Conosciamo bene le sue leggi, la necessità talvolta di anteporre le relazioni politiche ad altre considerazioni, di accettare i compromessi e valutare tutte le conseguenze di ogni atto politico e non solo il merito di quell’atto.
    Però – lo ammetteranno il Sindaco e i suoi comprimari della Lega Nord – è difficile restare indifferenti o sottovalutare quello che sta avvenendo, purtroppo, anche a Calolziocorte: cioè la freddezza cinica con la quale si stanno mandando al macero alcuni principi di civiltà (quel sogno di King: la consapevolezza che gli esseri umani sono tutti uguali, cioè sono fatti della stessa carne ed anima ed hanno gli stessi diritti) per calcoli elettorali, per piccole manovre che stanno dentro un gioco che consiste nella conquista (o nella speranza di conquista) di qualche pezzo di opinione pubblica e di elettorato xenofobo.
    E’ sufficiente buttare l’occhio sul manifesto della Lega Nord che sponsorizza l’ordinanza, affisso già in alcuni Comuni, per capirne l’antifona.
    Infatti si tratta della copia esatta del manifesto del razzista elvetico, Christoph Blocher. Per intenderci, quello delle pecore bianche che scacciano quelle nere.
    Non è un caso che la Lega Nord di Calolzio, riprendendo alcune disposizioni di legge, enfatizzi con un’ordinanza del Sindaco alcuni limiti per ottenere la residenza nel nostro Comune. Sarebbe bastato applicare rigorosamente la legge a partire da quegli imprenditori e famiglie che danno “lavoro nero” a stranieri ed italiani, vietando così loro la possibilità di dimostrare un reddito superiore ai 5000 euro annuali. Ma tant’è, alla Lega Nord piace solo “essere forte con i deboli”, anziché affrontare i veri problemi della sicurezza cittadina per quello che sono realmente.
    In base a questa ordinanza leghista, anche “Gesù Bambino” nel suo status di extracomunitario alloggiante in una grotta, privo di reddito, sarebbe stato un “indesiderato”.
    Siamo consapevoli che non è facile contrastare l’illegalità offrendo prospettive alternative e credibili, ma pensiamo che accentuare la “pericolosità sociale” degli immigrati come tema centrale della sicurezza, per cercare di nascondere o peggio sdoganare reati maggiori e più gravi, commessi per lo più da italiani (furti fiscali, violenza in famiglia, corruzione, abusi edilizi e inquinamento ambientale, mafia, ‘ndrangheta, lavoro nero e alloggi dati in affitto, anche a Calolzio a clandestini da italiani senza scrupoli ecc..) sia un’operazione culturale e non solo culturale , a dir poco, riprovevole oltre che non condivisibile.
    Ora il Sindaco e la Lega Nord che hanno prodotto questa riprovevole ordinanza la rispettino in prima persona! Inseriscano subito nel prossimo bilancio di previsione una somma adeguata per corrispondere ai cittadini calolziesi e non, già residenti, un contributo per garantire a tutti i raggiungimento del reddito annuo minimo utile per l’ottenimento da parte dei richiedenti della residenza, oltre che intervenire gratuitamente a rendere compatibili tutti gli alloggi sotto il profilo igienico sanitario, così come richiesto per chi sceglie di risiedere a Calolziocorte.””

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *