L’ambiente urbano è un bene collettivo che deve essere tutelato

L’art. 9 dei Principi Fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana così recita:
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico artistico della Nazione.”
La tutela del paesaggio è stata largamente disattesa nel nostro Paese , nell’Italia del Nord praticamente non è stata presa in considerazione.
La Lombardia è una Regione devastata paesaggisticamente da uno sviluppo edilizio sconsiderato.
Lecco si iscrive del tutto in uno sviluppo ignorante la tutela paesaggistica o ,per meglio dire, le Amministrazioni ,che a Lecco si sono succedute, hanno ignorato il dettato costituzionale, non facendosi affatto portatrici di questo interesse pubblico collettivo.
L’individualismo sfrenato,l’interesse privato, la speculazione edilizia , l’architettura asservita ai costruttori, l’incultura e il cattivo gusto hanno avuto mano libera nella edificazione di una città in dispregio della tutela ambientale e del paesaggio.
La cultura dell’ambiente sta diventando un interesse diffuso e sentito nella popolazione.
Ambiente vuole dire sia ambiente naturale, qualità dell’aria,delle acque, del verde, del paesaggio naturale, sia ambiente urbano , integrazione con l’ambiente naturale e culturale del passato, architettura gradevole e armonica, viabilità funzionale , vivibilità quotidiana, dimensione umana dell’habitat.
L’ambiente nei suoi aspetti estetico-paesaggistici e funzionali deve essere considerato un bene pubblico collettivo , un interesse comune importante: le Amministrazioni devono precipuamente costituire questo interesse ,non altrimenti costituito, e non limitarsi a mediare fra interessi privati.
Le Amministrazioni devono rendere trasparenti i progetti di sviluppo urbano cercando la partecipazione, la collaborazione e il consenso dei cittadini.
Non sono serviti e non servono piani regolatori che prevedano unicamente volumetrie e cubature spropositate e sembrano fatti apposta per favorire interessi speculativi.
L’architettura urbana deve essere promossa con delle idee armoniche e integrate di sviluppo per progetti ambientali e urbanistici vincolati ,che esprimano lo spirito del luogo e in cui ci si possa riconoscere .
I cittadini cessino di colludere con le cattive amministrazioni, riconoscano e capiscano questo diritto ,ne pretendano il rispetto, si uniscano e insorgano se lo vedono calpestato.
Qui Lecco Libera è in campo , con l’opposizione al megaporto e agli edifici mastodontici, con il sostegno alla viabilità ciclabile, con l’appoggio contro i progetti di costruzioni devastanti.
Vorremmo promuovere un largo movimento di opinione e di partecipazione per il miglioramento di questa città martoriata.

Laviano

24 pensieri riguardo “L’ambiente urbano è un bene collettivo che deve essere tutelato

  • 14 Gennaio 2008 in 09:43
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    Pienamente d’accordo Laviano.
    Bell’articolo!
    Anche la foto è significativa.
    NO AL PORTO!

  • 16 Gennaio 2008 in 09:39
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    Il problema della pianificazione territoriale,o meglio della mancanza di una pianificazione territoriale seria in italia,è un problema fondamentale perchè condiziona pesantemente la qualità della vita di tutti noi.
    Ad esempio da qualche anno è stato introdotto anche in Europa,con una direttiva comunitaria recepita dall’italia con il solito ritardo, un nuovo strumento chiamato VAS (valutazione ambientale strategica).
    Tale strumento è in poche parole uno sistema di supporto alle decisioni che dovrebbe aiutare e seguire la stesura dei piani territoriali o di settore al fine di aiutare ad integrare le tematiche ambientali con quelle economiche,di sviluppo ecc.
    In sostanza è uno strumento che dovrebbe portare ad avere una pianificazione che consideri insieme gli aspetti economici,sociali ed ambientali…dunque per definizione dei piani “sostenibili” dall’ambiente e dalla società.
    L’applicazione di tale strumento però, o meglio la sua giusta applicazione ,dipende molto dalla sensibilità ambientale degli amministratori.
    Ora mi chiedo hanno sensibilità ambientale i nostri politici???
    Purtroppo mi sembra che sia a livello nazionale che a livello locale la mentalità in campo ambientale sia ancora una mentalità “vecchia”.
    Si considera ancora l’ambiente come un qualcosa a cui si pensa magari dopo che si sono fatte le opere che si sono scelte le azioni….si considera nel momento in cui si sono creati dei problemi e bisogna cercare di risolverli.
    Quando cominceremo a vedere una politica consapevole che ogni nostra azione provoca un effetto sull’ambiente che va considerato fin dall’inizio e gestito??
    Quando la parola “sviluppo sostenibile” smetterà di rimanere scirtta sulla carta e diventerà il modo di pensare e di agire della società??

  • 17 Gennaio 2008 in 09:23
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    Grazie del suo intervento.
    In effetti anche a Lecco dovrà essere fatto un piano di sviluppo.
    Ma come?
    Mi sembra che lei sia un po’ ottimista nel ritenere che si tratti semplicemente di mentalità “vecchia”: si tratta , come si è trattato nel passato – così penso – del prevalere di interessi “privati” sull’interesse pubblico, che non si costituisce mai o troppo poco.
    Il problema della mentalità e della cultura si pone a livello della popolazione, che a sua volta , per individualismo e inerzia, non si preoccupa di partecipare all’interesse collettivo e di vigilare su amministrazioni ad esso indifferenti soprattutto sul piano dello sviluppo urbanistico-edilizio. A questo livello è auspicabile un cambiamento, nel senso di una maggiore partecipazione diretta delle persone.
    Il 28 gennaio ci sarà presso la sala della Banca Popolare di Sondrio, in via Previati, una conferenza del prof. Romano, ordinario di Estetica della città alla Facoltà di Architettura di Milano promossa da Centro di Cultura di Lecco.
    Forse potrebbe essere un’occasione di dibattito .

    Molto cordialmente.

    Laviano

  • 6 Gennaio 2009 in 13:42
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    La causa della invivibilità è dovuta al fatto che in lombardia vivono più di diecimilioni di abitanti e continua ad arrivare gente disperata in cerca di speranza.Basta con la storiella della società multirazziale,non mi interessa la cultura degli altri quando la devo subire.

  • 6 Gennaio 2009 in 23:58
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    @ Guastafeste? Ma che c’entra l’immigrazione con l’abuso edilizio e la scarsa considerazione dell’ambiente da parte dei costruttori?

  • 7 Gennaio 2009 in 16:50
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    La mia è stata una provocazione,perchè l’argomento extracomunitari viene volutamente ignorato anche da quiLECCHlibera.Abbiate il coraggio di parlarne,bisogna rispondere alle domande!

  • 7 Gennaio 2009 in 22:08
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    Ma se ci si attenesse al problema sollevato da questo aricolo non sarebbe meglio?
    Divagare è inutile e controproducente. Presumo e auspico che di immigrazione se ne parlerà altrove all’interno del sito.

  • 7 Gennaio 2009 in 22:55
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    Caro signore,chi avrà il coraggio tra qualche anno di citare l’articolo 9 dei Principi Fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana,quando gli extracomunitari in lombardia saranno almeno 4 milioni,con 2 mila moschee,2 milioni di auto vecchie ed inquinanti,milioni di metricubi cementificati per ospitarli con annessi ghetti tipo harleem per la mancata integrazione?Queste domande bisogna categoricamente ignorarle come sinistra vuole,meglio le discussioni accademiche sul sesso degli angeli,tipo post precedenti.Un Piero Ricca in ogni città.

  • 8 Gennaio 2009 in 11:14
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    Continuo gentilmente a farti notare che non è questa la sede per questo tipo di commenti. Non è mio compito farlo, ma visto che non l’ha ancora fatto nessuno me ne incarico… E poi, sinceramente, stai dando fastidio. Leggi qua, guarda:

    “Avvertenze da leggere prima di intervenire sul blog di Qui Lecco Libera
    Non sono consentiti:
    – messaggi non inerenti al post
    – messaggi privi di indirizzo email
    – messaggi anonimi (cioè senza nome e cognome)
    – messaggi pubblicitari
    – messaggi con linguaggio offensivo
    – messaggi che contengono turpiloquio
    – messaggi con contenuto razzista o sessista
    – messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)”

  • 8 Gennaio 2009 in 15:57
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    Duccio Facchini non rispondi alle domande come Fassino e Dalema.Un Piero Ricca in ogni città

  • 8 Gennaio 2009 in 16:02
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    Zic ti comporti come un burocrate stalinista.Libertà d’espressione ovunque

  • 8 Gennaio 2009 in 16:18
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    non mi interessa la cultura degli altri quando la devo subire.

    guasta’! hai fatto quanto ti sei proposto. ora basta.

    un’affermazione come quella copiata all’inizio del post è esattamente al contrario dell’ I care di don milani.

    e io a don milani ci tengo. da comunista.

    e un’altra cosa: la cultura non si “subisce”. la cultura è cultura e si ascolta: se si ha lo strumento. I babilonesi hanno studiato il cielo stellato per mille anni, soltanto guardando a occhio nudo. Noi ci facciamo raccontare la vita dalla TV. Gli irakeni sono più avanti!?

  • 8 Gennaio 2009 in 18:12
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    Mi interessano le risposte di Duccio Facchini,con comodo,nella speranza che non fugga,perchè sono un cittadino libero de Lecch che vuole tramandare alle future generazioni i principi comportamentali e i canoni di bellezza architettonica che hanno caratterizzato la nostra meravigliosa unicità.

  • 8 Gennaio 2009 in 20:37
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    Salve Guastafeste,
    io non la conosco. Probabilmente per il suo nomignolo che ne nasconde il nome proprio…
    Quando vorrà porgermi delle domande proverò, nel limite delle mie possibilità, a risponderle.
    Sino ad ora non ne ho letta nemmeno una.

    Duccio Facchini

  • 8 Gennaio 2009 in 23:24
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    Non provochi Duccio Facchini,le mie istanze scritte le ha già lette nel post 8.Lei le domande con relativa risposta giustamente le esige,si impegni e veda di ribaltare il tutto dandomi soddisfazione.Il mio interessamento non è sterile polemica,ma desiderio di conoscere le sue posizioni politiche in materia per futura memoria.Un saluto da un uomo-libero-de-LECCH.

  • 9 Gennaio 2009 in 01:23
    Permalink

    Guardi, signor Guastafeste, il post che sta commentando non l’ho scritto io.
    Condividendo però quanto riportato da Laviano risponderò alla sua domanda.
    Esordisco dicendole che la sua richiesta al punto8 mi pare un pò sballata.
    Le duemila moschee, i metri cubi di cemento pure, harlem, integrazione mancata, auto inquinanti. Di tutto un pò.

    Se vuol parlare d’immigrazione e d’integrazione è un conto. Se si vuol gettare in vacca un dibattito sull’ambiente urbano lo si dica subito che facciamo economia dei nostri (stretti) tempi.
    Le discussioni sul sesso degli angeli non appartengono a questo movimento. Al massimo saranno proprie dei bar o dei circoli dove si gioca a scopa d’assi e si bofonchiano le tipiche frasette del qualunquista sfaccendato.
    L’integrazione mancata? Beh sì. Un serio livello d’integrazione per come la intendo io manca in Lombardia ed in Italia.
    Spesso e volentieri vengono costruite immense campagne mediatiche intorno al singolo caso di cronaca (penso alla testa calda che commette un crimine) per diffamare e gettar discredito su popolazioni che rendono invece l’Italia più competitiva e ricca culturalmente.
    I popoli migranti meritano rispetto. Ovviamente nel rispetto fermo e convinto delle leggi del nostro paese da parte loro.
    Concludendo ricordandole che la responsabilità penale è personale (e non delle categorie, quello è razzismo fascio-leghista) mi permetto poi di sottolineare l’aspetto dell’arredo urbano.
    Collegare l’aumento dell’immigrazione (molto probabile) alle brutture cementizie lo trovo infantile. Piuttosto riconosciamo insieme che in Lombardia e nell’Italia intera s’è sfruttata l’edilizia per speculare e divorarsi una terra splendida. Quello sì. Ma di qui a lamentarsi con i migranti, beh, ci sta proprio il mare di mezzo.

    Attendo una sua firma con nome proprio, la saluto.
    Duccio Facchini

  • 9 Gennaio 2009 in 15:50
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    Complimenti Duccio Facchini,alla terza riga mi dai già dello sballato,ma non nutro rancore perchè scritto da un ragazzino viziato ed egocentrico, privo di quella cultura razionale del lavoro che ha prodotto il benessere dal quale anche tu trai beneficio e barcollante causa l’orda incontrollata di extracomunitari.Le ipotesi elencate nel post 8 non puoi svilupparle perchè non le capisci,ti limiti ad usare la vecchia retorica strampalata che in parte ti ha insegnato il mentore Fassino.Tieniti stretto i bambini che compongono la tua corte,impara a memoria le domandine che ti scrive Ricca perchè con le tue non idee fai solo danni.

  • 10 Gennaio 2009 in 02:53
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    Piccola differenza di stile. Io definivo “sballata” una sua affermazione. Lei – di cui ancora s’ignora l’identità propria per ovvi motivi di scarso senso di responsabilità – è subito passato agli insulti personali.
    Non me ne faccio molti problemi, sono abituato. Mi ci abituerò comunque.
    Fassino non è stato mio mentore, mi perdoni. Quando stavo nel gruppo giovanile dei DS (nel marzo 2006 in particolare) ebbi modo di ascoltarlo e approcciarlo da militante. L’impressione fu subito negativa. Poi, col tempo, ci si informa, si esce dai canoni, si esce dagli ordini e si comincia a ragionare. Quindi: nessun mentore.
    Ricca, mi dispiace per Lei, ma non mi scrive nessuna domanda. Forse dovrebbe porgere da parte gli improperi e concentrarsi sugli argomenti proposti. Altrimenti è meglio che vada a disturbare da un’altra parte.

    Confidando nel poter vedere la sua firma autentica, la saluto di nuovo.
    Duccio Facchini

  • 10 Gennaio 2009 in 13:24
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    Burocrate stalinista? Ah ah ah ah, mai riso tanto. Ah ah.

  • 10 Gennaio 2009 in 21:50
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    Davvero poco gentile sig. Guastafeste, lei è de Lecch ? Le ricordo che
    anche le amministrazioni che hanno scempiato questa città erano e sono de
    Lecch e i maggiori scempi li hanno fatti quando di extracomunitari non ce
    n’era l’ombra. Lei deve essere proprio di quelli che colludono con le
    cattive amministrazioni come l’attuale sindaco.
    Può interessarle una cosa che ho scritto e che è uscita sul giornale.

    Grazie. E affettuosi saluti.

    Laviano

    IL SINDACO SCERIFFO , GLI ALLOCCHI E L’ORGOGLIO PADANO
    Si è molto parlato dell’ ordinanza del sindaco di Lecco contro l’accattonaggio e per la difesa del decoro urbano (divieti di bere alcolici per la strada e di bagnarsi alle fontane) con multe da 25 a 500 euro e si è detto che possa rappresentare un modo di essere forte con i deboli ,allo scopo di cercare a buon mercato un’immagine di difensore della città e un facile consenso, distogliendo l’attenzione dalla tante cose che non vanno ovvero dalle molte debolezze nella gestione della città stessa.
    Il sindaco si è messo sul petto tronfio il gadget in uso nel suo partito “orgoglio padano” al posto della stella dello scerriffo ,ha sparato l’ordinanza e …, banditi i cattivi, finalmente “tranquillità e decoro” nelle piazze.
    C’è da sentirsi orgogliosi del provvedimento?
    Molti allocchi hanno appludito: “la gha rasun!”.
    Ma si seguano tre ordini di considerazioni.
    Il primo.
    Certo, tutti possono essere d’accordo sul fatto che mendicanti e incivili possano disturbare i cittadini. Ma è proprio un disturbo non tollerabile? Un mendicante o un suonatore con il cappello in mano, sempre e in quanto tali, disturbano? La miseria disturba? Si risolve il problema rimuovendola dalla vista?
    Il secondo.
    Sarà fatta rispettare l’ordinanza ? Si daranno le multe ai poveretti molesti,magari da pagarsi con le monetine raccolte, e ai villani indecorosi ?
    C’è da chiedersi chi le darà, le multe. Perché per dare le multe bisognerebbe che la polizia municipale fosse presente . E se fosse continuativamente presente, non potrebbe intervenire e prevenire anche a prescindere da una nuova ordinanza? Non bastano le norme di pubblica sicurezza esistenti per i comportamenti molesti e contrari alla pubblica decenza?
    Ma la polizia municipale non la si vede in giro, né per prevenire le molestie, né per prevenire i comportamenti indecorosi, e neppure per evitare il costante abusivismo automobilistico nel centro o per fare molti altri utili interventi.
    Se la vigilanza urbana fosse efficace, non ci sarebbe bisogno di ordinanze, né di multe, mentre senza vigilanza costante l’ordinanza è solo una sparata “a salve” e una presa in giro degli allocchi, appunto.
    Il terzo.
    Ci sono molte altre cose sotto gli occhi di tutti che hanno dato e danno ben più fastidio e che non si risolveranno con sparate ad effetto.
    Da molto tempo dà molto fastidio lo stato di degrado assolutamente indecoroso in cui versa la zona di piazza Affari-Tribunale,con fastidiosissima inutilizzabilità di molti parcheggi.
    Hanno dato disagio i lunghi lavori di viale Turati,che si sono rivelati inutili, visto lo stato in cui ha finito in fretta per ritrovarsi il viale a seguito e della rottura delle pietre e dei continui rappezzi di asfalto. Danno fastidio i suoi marciapiedi mal posati, in cui gli anziani incespicano. Danno fastidio i due milioni e mezzo di euro pagati e gli altri soldi spesi recentemente rimuovere la costosa pavimentazione di pietra e riasfaltare. E chi ha pagato il danno? In questo caso l’amministrazione è stata piuttosto debole nel pretendere un risarcimento.
    Da fastidio lo stato indecoroso in cui rimane la zona delle Caviate al di là dei progetti eco mostruosi contestati dalla cittadinanza.
    Danno fastidio lo stato di lerciume della pavimentazione delle piazze centrali e i porta rifiuti spesso straboccanti di immondizia.
    Da fastidio l’occupazione di spazio per i lavori di sistemazione del Palazzo delle Paure, che procedono con una lentezza di un attività a tempo perso e con una spesa prevista di tre milioni e mezzo di euro.
    Da fastidio che la sistemazione, non certo brillante, della piccola area sul lungo lago a fianco del monumento ai Caduti sia costata seicentocinquantamila euro.
    Danno fastidio gli orrendi palazzoni, sorti recentemente nella parte alta della città.
    Danno fastidio gli ulteriori progetti saturazione di aree urbane verdi con edilizia smodata,come quello previsto a Castello.
    Da fastidio il traffico crescente e ingovernato,l’aria inquinata e l’inquinamento che il Comune continua a produrre per la mancanza di depurazione delle acque reflue (140.000 euro di multe addebitate al Comune negli ultiimi tre anni dall’Arpa della Lombardia).
    Dà fastidio la mancanza di una politica urbanistica degna di tal nome.
    Dà fastidio che si accampino sempre delle scuse e si lamenti la mancanza di soldi,quando si vedono gli sperperi.
    Hanno dato fastidio gli schiamazzi e le liti spartitorie di poltrone, cui ci ha fatto clamorosamente assistere la Giunta e il Consiglio Comunale.
    Tutto questo è un decoroso costume per un’Amministrazione? Orgoglio padano?
    E ci si può chiedere:la miseria morale (dei costumi e dei comportamenti) non è riprovevole? E se sì, ad essere all’altezza del decoro civico devono essere tenuti solo i mendicanti e i villani?

    Laviano

  • 11 Gennaio 2009 in 20:50
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    Sig. Laviano,lei appartiene alla grande famiglia dei dipendenti, individui che non hanno mai creato un posto di lavoro,ma con tanto tempo a disposizione, per scrivere inutilità che potrebbero essere sintetizzate in poche righe se almeno fossero vere.D’altronde per non mandarvi in paranoia è stata inventata la politica,luogo d’aggregazione di una marea di fannulloni,portaborse, perennemente in permesso retribuito,pazienza,altro ammortizzatore sociale.Le sue riflessioni sono aria fritta,scritte in mancanza di quella cultura del lavoro che Noi Lecchesi abbiamo nel dna e che ci ha permesso di confrontarci e vincere la concorrenza con i nostri eccellenti manufatti esportati in tutto il mondo,ma per lei ed i suoi amici del blog questo è arabo.La saluto e ringrazio per la risposta.
    Ps. Se si potesse aprire una discussione sugli extracomunitari,potremmo approfondire tutte le tematiche in questione.

  • 12 Gennaio 2009 in 10:16
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    sig. Guastafeste,
    io veramente la ringrazio per questi suoi interventi da bar, per le risposte generiche e non inerenti al (bel) articolo postato.
    Gli argomenti da lei portati sono veramente assurdi:

    DNA Lecchese (??????)
    Dipendenti,gente che non ha mai creato un posto di lavoro (????)
    pazienza,altro ammortizzatore sociale (?????)

    apprezzo invece l’obiettività del sig. Laviano, il quale a dispetto di molti abitanti “de Lecch” ha guardato a cosa gli succede intorno, e non si dimentichi che i soldi mal spesi sono di tutti, quindi, se paga le tasse, come immagino ,le dovrebbe interessare questo discorso.
    Dovremo spiegare agli industriali (e non) de Lecch che non basta avere un 3000 di cilintrata da poter tirare in supestrada per convincersi che a Lecco tutto vada per il meglio.
    Un solito ringraziamento ai fieri ed orgogliosi padani che amano la Svizzera ma haimè non fanno proprio nulla per cercare di esserle anche lontanamente silmile.
    Gg

  • 12 Gennaio 2009 in 10:45
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    Sig. Guastafeste, dal momento che richiede con insistenza una “discussione sugli extracomunitari” per poter finalmente dire tutto quello che pensa, le consiglio di scrivere lei quel che vuole con tanto ardore farci sapere: i suoi dubbi, le sue certezze, le sue perplessità, le sue convinzioni e le sue opinioni. Scriva tutto quanto e ce lo invii (basta cliccare in alto il tasto “scrivici” e seguire le poche istruzioni) dando il consenso alla pubblicazione, così nella sezione QuiPostaLibera avrà finalmente la “discussione sugli extracomunitari” che tanto desidera. Tutti noi poi saremo felici di commentare rendendola partecipe anche del nostro punto di vista.

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