Siamo tutti amici di Marcello
La campagna elettorale si fa cattiva, le magagne dei diversi partiti cominciano ad emergere, ciascuno dei candidati cerca di presentarsi il più credibile possibile sotto il punto di vista morale.
Fantascienza. Stavo scherzando. Il perbenismo ipocrita di Walter e il controllo mediatico del Capo hanno imposto una scaletta chiara dei temi da trattare.
Mafia e conflitto di interessi gli provocano l’orticaria. Nessuno dei due “contendenti” accenna ad approfondire il tema. Il perchè è abbastanza chiaro.
Un paese democratico e libero avrebbe però un anticorpo capace di smascherare questo siparietto cialtronistico : la libera stampa.
Questa però – salvo rarissimi casi – non sussiste; perciò siamo vittime di quotidiani sciacalaggi della decenza da parte dei Vespa, Mentana, Mimun, Riotta e surrogati.
Insieme ad un’informazione indipendente, però, per cercare di salvaguardare il Paese da questa decomposizione morale e sociale che lo attanaglia, ogni cittadino dovrebbe difendere ed esercitare la propria coscienza personale, la sua voglia di mettersi in gioco, la non indifferenza o protagonismo civico.
Ieri – l’immancabile Vano ed io – abbiamo cercato di sottoporre ad alcuni “onorevoli” del neonato partito berlusconiano ( l’On. Verro e l’On. Barbieri ) la questione – drammaticamente celata nei programmi del Pd e del Pdl – della potenza incontrastata della Mafia ( in tutte le sue diramazioni ) e la “simpatica” faccenda delle “liste pulite”.
Le risposte rasentano il cabaret. Indispongono e gettano nello sconforto.
L’Onorevole Verro – quota partito azienda – rivendica d’esser orgogliosamente amico di un uomo d’onore come Marcello Dell’Utri. Come si dice? “Chi trova un amico trova un tesoro”? Ah ecco.
Barbieri invece – ex Udc – spara a zero su Casini per poi svignarsela alla prima domanda fuori programma.
La Mafia Spa “fattura” più di 90 miliardi di euro all’anno. Schiaccia e uccide.
Il “Nord” è per lei terra di conquista e miniera d’oro. L’infiltrazione è allucinante.
I politici – in pure stile bipartisan – glissano con astuzia.
Forse ci penserà la moglie di Emilio Fede.
Ecco il video dell’incontro :
Duccio Facchini
ciao ragazzi..
e come al solito le risposte sono sempre le stesse.E sinceramnte non me ne aspettavo delle altre, figurarsi se fra di loro . . .
La cosa che ogni volta che ci penso mi stupisce è,però, un’atra: che c’è gente che questi personaggi li vota.
come fa un elettore del pdl, che alla fine è gente normale, piccoli artigiani come da noi ce ne sono moltissimi, ma anche molti giovani (ahime), gente che un tribunale non sa neanche come sia fatto, a sentirsi rappresentata da questi candidati?!?
Ma, non riuscirò mai a capirlo….
pol
State svolgendo un ottimo lavoro.
Continuate così.
Ancora ottimo lavoro.
Apprezziamo e seguiamo le vostre intelligenti iniziative.
Gli Uccellacci di Focognano.
mah, come diceva il grande Nietzsche, non è più la mia ragione a rifiutare certe cose ma il mio buon gusto!
Già.. io ho finito la mia scorta di veli pietosi da tempo, ma sembra esserci chi proprio non si fa problemi a superare ogni limite buon gusto.
Il punto è che continueranno a farlo fintanto che qualcuno li sostiene comunque. E votare Ualter certo non aiuterà!
‘Na schifezza…
Non so come fate a parlar cosi’ da vicino a certi soggetti senza vomitargli addosso…
Povera patria.
Ciao, vi scrivo da Bologna. (ho trovato il link da qui bologna libera)
Condivido le vostre idee, ma trovo che la derisione e l’avvicinarsi alle persone con falsa educazione farcita da senso di superiorità non siano i mezzi migliori per far valere le proprie ragioni.
Anzi in questo modo alimentate il loro ego.
Il tempo dei ricca e dei travaglio è stato, liberatevi anche dei loro cliché, datevi un vostro stile vero ed avrete molto più successo
Due o tre appunti:
1. “Io sogno un paese dove la magistratura faccia la magistratura e lasci stare la politica[…]”……ma scusate i tre poteri dello stato non dovrebbero controllarsi l’un l’altro? (esecutivo,legislativo,giudiziario) non sono indipendenti l’uno con l’altro, ma sono collegati l’uno all’altro…Altrimenti spiegatemi perchè il capo dello stato ha la nomia di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura..
2.”Una gestione legata […]alla camorra dei rifiuti […]” ma a Napoli la camorra ha sempre sostenuto i politici ed è stata al riparo dagli stessi….non solo bassolino o chi per lei….no?
3.Ehi, le persone vi parlano e non vi insultano, bravo Duccio e bravo Vano ;)
4. QUESTIONE MORALE !!! questione morale a gran voce!
Sono diventati quattro scusate….comunque bravi ragazzi..
Piffo
errata corrige….il Presidente della Repubblica….. sorry
“Questa però – salvo rarissimi casi – non sussiste; perciò siamo vittime di quotidiani sciacalaggi della decenza da parte dei Vespa, Mentana, Mimun, Riotta e surrogati.
Insieme ad un’informazione indipendente, però, per cercare di salvaguardare il Paese da questa decomposizione morale e sociale che lo attanaglia, ogni cittadino dovrebbe difendere ed esercitare la propria coscienza personale, la sua voglia di mettersi in gioco, la non indifferenza o protagonismo civico.”
Ottimo. Vespa, paradossalmente, è pure peggio degli altri.
PS: Il problema principale di questo Paese non è la Mafia, ma il rapporto che quest’ultima intrattiene con lo Stato. Quanti dei 90 miliardi di fatturato della Mafia non passano da mani statali? è questo il grosso problema: ci fanno credere che la Mafia sia una cosa e lo Stato un’altra… Ma la definizione del concetto di “intersezione tra insiemi” qui ha una certa utilità.
C’è del marcio in Italia…
Io penso che sia inutile confrontarsi con personaggi simili. E’ come parlare con uno di cui non ti fidi… a che pro? Io penso che si debba ripartire da quello che ha reso grande l’Italia. L’Italia molti secoli fa c’era più di oggi: era un pullulare di creatività, di azione, di caos. Di vita. Oggi tutto ciò non c’e’ più, nè nell’Arte, nè nella Scienza. E non è che fosse facile una volta. Ma si creava lo stesso, anzi, si creava per sopravvivere. Io penso che bisogna trasformare i problemi, usarli come motivazione, come fuoco per alimentare un nuovo ardore creativo.
Bravi ragazzi, ottimo lavoro!
seguo il vs blog come quello di Piero Ricca e dei vari Meetup grillini e non che sono nati in questi ultimi anni e quando mi è possibile cerco di partecipare alle manifestazioni ed agli incontri organizzati. Una cosa ve la voglio proprio dire:non date retta a quelli che vi invitano a “moderare” e/o “mediare” sulle domande anche quelle provocatorie sui FATTI e MISFATTI di questa gentaglia che andate rivendicando(coscienza civile), quelli che vi dicono che ispirarsi ai Travaglio, ai Ricca, ai Grillo ma anche ai Martinelli, ai Fini(Massimo, non certo Gianfranco)o ai liberi pensatori e coloro professa l’impegno civile di cittadino che fà domande anche scomode e chiede risposte anche non scontate ai propri rappresentanti(o candidati ad esserlo) .. chi vi invita a fare meno è chi ha oramai assorbito il condizionamento per subcultura(teledipendenti)o per interesse personale(coptati e tesserati di una e dell’altra sponda).
AVANTI così .. ieri, oggi e ancora di più domani. Cittadini coscienti e responsabili del loro passato, presente e futuro.
<>
Io ho consigliato da parte mia di moderare i modi e non la sostanza delle domande…..e voglio dirti che la TV non ce l’ho più da ottobre 2006, non sono tesserato, non sono dell’altra sponda (so che non intendevi quello :)…) ma ho espresso un mio pensiero come hai fatto tu adesso…perchè ci tengo
però non ho attaccato genericamente gli “altri” che non sono sulla mia linea di pensiero come teledipendendi, comunisti, grillini qualuquisti o altro…
[anzi questo articolo l’ho lodato con i miei complimenti…che rinnovo :) ]
Piffo
Piffo teledipendente è un po’ come dire che il papa è gay. Ridicolo.
Qui Lecco Libera sono con voi! Siete ragazzi da ammirare e in molti dovrebbero imitarvi! Via l’arroganza dalla politica, via i condannati per mafia dalla politica, via la fognatura dalla vita pubblica!
http://www.vincenzocaldarola.blogspot.com/
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DELL’UTRI: CASSAZIONE ANNULLA CONDANNA CON RINVIO
ROMA – Ci sarà un nuovo processo d’appello, per tentata estorsione, nei confronti del parlamentare di Forza Italia Marcello Dell’Utri e del boss Vincenzo Virga: la II Sezione penale della Cassazione ha, infatti, annullato con rinvio per nuovo esame ad altra sezione della Corte d’appello di Milano la condanna a due anni di recluisione inflitta al parlamentare e a Virga dalla Corte d’appello di Milano il 15 maggio 2007. Evidentemente, nel verdetto c’era qualcosa che non ha convinto i supremi giudici: nella sua requisitoria, stamani, il pg Antonio Gialanella aveva chiesto anche lui l’annullamento con rinvio ritenendo inutilizzabile buona parte delle dichiarazioni accusatorie.
In particolare, “perplessità sono state espresse dal Pg Gialanella per quanto riguarda le dichiarazioni dell’imprenditore Vincenzo Garraffa – che secondo l’accusa sarebbe stato minacciato da Virga per restituire alla Publitalia la metà del miliardo e mezzo di vecchie lire ricevute per sponsorizzazioni – che sarebbero “inutilizzabili”. Ad avviso del Pg non dovrebbero essere prese in considerazione nemmeno le dichiarazioni rese da Messina e Sinacori, altri due testi minori dell’accusa. Visibilmente soddisfatti gli avvocati di Dell’Utri non hanno però, scaramanticamente, voluto rilasciare dichiarazioni di commento alla requisitoria del Pg culminata nella richiesta di accoglimento di buona parte dei motivi di ricorso dei difensori del senatore di Forza Italia. In serata i giudici della seconda sezione penale decideranno se confermare, o meno, il verdetto emesso dalla Corte d’Appello di Milano il 15 maggio 2007
DELL’UTRI, CONTRO DI ME NON C’ERANO PROVE
ROMA – “La Cassazione, su richiesta della stessa Procura generale, ha affermato che a Milano, sia in primo grado che in appello, non sono stati rispettati i principi del giusto processo così come previsto dalla nostra Costituzione”. Così il senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri ha commentato – in una nota diffusa dai suoi legali – la decisione con la quale la Suprema Corte ha annullato con rinvio, ad altra sezione della Corte di appello di Milano, il verdetto emesso il 15 maggio 2007 dai giudici di Milano che l’avevano condannato a due anni di reclusione per tentata estorsione insieme al boss mafioso Vincenzo Virga. “Tutto quanto detto e scritto, quindi, in questi anni – ha aggiunto Dell’Utri – non esiste perché non aveva ragione di esistere. La chiarezza di questa decisione della Suprema Corte rende superfluo ogni commento”. Dell’Utri ha atteso la sentenza della Cassazione lavorando nel suo ufficio a Roma.