Vota (o non vota) responsabilmente. Vademecum elettorale.

E che perda il peggiore

Alle urne! È il grido più in voga del momento a Calolziocorte, lo si sputa un po’ dappertutto, lo si fa tramite campagne elettorali con voci e nomi altisonanti, lo si fa con manifestini scritti a penna per risparmiare sui ciclostili, visto che 20 mesi del governo Prodi hanno, per così dire tagliato le gambe ai finanziamenti ai partiti(ma anche no). E allora via con il pennarellone verde, e giù a pintare i muri pieni di affissioni che recano la gloriosa effigie del carroccio che non perde da quindici anni la leadership nel Calolziese con ottimi risultati, tra cui ricordiamo, l’efficientissimo presidio sanitario, di ottima fattura con rifiniture in travertino in stile neoclassico come i figli di Storace chiedevano. E poi come dimenticarsi del nuovo make up del Vittorio Veneto nostrano, con la super birreria centrale dove sindaco e assessori potranno finalmente ritrovarsi per giocare a briscolone e bere qualche bicchierino di troppo, tanto al massimo dopo li aspetta un consiglio, e di tanto in tanto, andare brilli, facilita scelte ponderate, come maxi ordinanze in stile Bitonci, battaglie interminabili contro i call center, o frasi inneggiate per tutto il borgo: “Fuori i burka dalla valle san Martino”, o “non abbiamo una saletta per far si che i musulmani si ritrovino a pregare, e poi anche se ce l’avessimo non la daremmo certo ad Al Quaeda, noi sappiamo benissimo che sul nostro territorio abbiamo migliaia di punti sensibili, come la nostra sede di partito in piazza Regazzoni, o i nuovi missili terra terra che stiamo istallando nella base missilistica del Lavello proprio lungo viale Alcide de Gasperi”.
Così, da una parte, la Lega Nord, La destra, una parte dell’ormai defunto (o rinato o ritornato, o, ma non ne avevano fatto un altro? Ah! Ma voi state con la Brambilla, ma che Brambilla? Ah! Quella rossa di capelli! Sì proprio lei, quella che abita sopra casa mia!) partito del popolo delle libertà (facente parte della casa delle libertà, con molte televisioni e giornali delle libertà, con impulsi a tenersela per pochi sta benedetta libertà), l’associazione delle madres dei desaparecidos calolziesi (sì, i colonnelli Massera e Videla hanno colpito anche qui da noi), l’associazione del bon ton (che fa della cultura il proprio mezzo di sostentamento, tanto che nelle riunioni ufficiali si ritrovano con banda e accompagnatori di lusso) si coalizzeranno per dare vita, ancora, ad una super cordata per il futuro mal governo del pesino dell’Adda.
Mentre dall’altra parte ricordiamo, l’Uniti per Calolzio che accorpa Sinistra e PD… PD ricordate, quel partito grande grande che ricorda un pochino Forza Italia, con il grande Walter al comando di cittadini che l’hanno scelto tra migliaia di ben pensanti. Lo stesso PD che ha distribuito a tutta Calolzio un’ottima performance del poeta Autelitano e del comico Piero Fassino, ah! Ma non è un comico, ecco perché nessuno rideva quando elogiava gli splendidi mesi di governo dal 2006 ad oggi o quando diceva: “vedete si riesce a fare politica anche senza parlare di Berlusconi” Quando per 35 minuti citava l’uomo in arancio ceronico, ogni 23.5 / 24 secondi, fissando così un nuovo record, senza sbilanciarsi mai su spinosi temi come il confitto d’interessi, la lottizzazione dei partiti all’interno della Rai e altre questioni care alla scorsa campagna elettorale…
Ma torniamo alla Calolzio bene. Vi sembrerà stupido quello che sto per scrivere, ma ragazzi da poche settimane a questa parte tra le due coalizioni è subentrata una new entry. Ebbene sì, il volto nuovo è il dott. Avogadri (Lo so che fino a poco tempo fa, il doc faceva un po’ il prezioso, dicendo: “Non mi candido, però in politica mai dire mai!”. Probabilmente l’occasione fa l’uomo ladro… Come si può resistere al fascino di AN e di Forza Italia, del vero PDL, che vuole una lista civica con a capo un ex Leghista). Non lo conosce nessuno? Bhe, tutto sommato credo di no, perché dal 1994 al 2001 sono pochi i temerari che lo ricordano a capo di cortei ed assemblee. Io, se permettete, ricordo solo una bella viottola di porfido che porta in Casale (scusate, ma lui dove abita?)… Bella peccato che qualche blocchetto iniziava già a vacillare una settima dopo il lastricamento, ma che volete che sia, con i nostri soldi in tasca non è che si deve guardare solo a strade, rotonde sbilenche come quella di Lorentino, lastricati e ecoparchetti divenuti magicamente parcheggi… Qualcosa di buono l’avranno fatto, almeno credo, cioè, pensate alla stazione rimessa a lucido. Finalmente, così potremmo tornare a dire: “Quando c’era lui i treni arrivavano in orario”.
Calolziesi, per una buona volta, mettetevi la mano sul cuore concentratevi bene nel seggio e ricordate che Dio vi vede, mentre Stalin no. Quindi forza Carroccio, almeno così potrò continuare a scrivere pezzi ironici.
E l’UDC?, (o rosa bianca o ex DC,o come cavolo si chiama, ah! forse Attinà, bho!) Perché nessuno se lo piglia? Dai non è carino; di centristi a Calolzio ce ne sono a Bizzeffe, ricordate, l’ultima elezione, quella fantastica lista civica casiniana che voleva la sicurezza su tutto il territorio, candidando anche persone poco raccomandabili??? Chi sa che fine avranno fatto: Regina Coeli? Forse. Ah! Ma sta con Arrigoni. Ora è tutto chiaro, anzi verde chiaro.

p.s. Marco Valsecchi, ha fatto fuori Claudia Valsecchi. Non si tratta di un delitto fratricida, ma dello spinoso contenzioso riguardante la casa di riposo di Foppenico. Vi lascio un po’ di suspance, perché per questa storia ci vorrà un nuovo articolone.

Daniele Vanoli

VERSO LE ELEZIONI

Vogliamo pubblicare e far conoscere questo nostro piccolo e modesto “archivio” di testimonianze dei presunti “rappresentanti” che si stanno per sfidare nelle urne.
Non tutti i partiti son stati “interpellati” a causa di disguidi organizzativi o semplici scelte dei nostri intervistatori.
Non delegate mai!
Qui Lecco Libera

Ignazio La Russa (PdL)

Luca Volontè (UdC)

Antonio Di Pietro (Idv)

Giancarlo Giorgetti (Lega Nord)

Carlo Giovanardi (Pdl)

Piero Fassino (Pd)

Michela Vittoria Brambilla (PdL)

Savino Pezzotta (Rosa per l’Italia – UdC)

Alcuni onorevoli del Pdl e questione morale

2 pensieri riguardo “Vota (o non vota) responsabilmente. Vademecum elettorale.

  • 12 Aprile 2008 in 15:10
    Permalink

    Riflettevo su questo articolo che comprendo solo in parte, dato che non vivo a Calolzio, ma in cui mi pare di cogliere il fastidioso imbarazzo che riguarda un po’ tutti coloro che amano la politica e il propio paese in questi anni così difficili.
    Vorrei dire che credo che votare sia importante e che l’opzione del non-voto sia un atto mancato, vano e illusorio, che non richiamerà l’attenzione per più di qualche secondo; una protesta che non intaccherà in alcun modo il corso della storia futura e che forse sarà persino confuso con il motto fascista “me ne frego”.
    Sono un’insegnante e qualcuno può comprendere che non è solo un mestiere, che, per promuovere il senso dello stato e della legalità occorre avere una profonda convinzione o una faccia di palta. Nessuna delle due cose ci appartengono per scelta o per determinazione, non sono accidenti in sostanza, e chi ci ascolta ogni giorno lo sa. Educare alla legalità e alla politica, nel senso più nobile, è il primo dovere di ogni educatore, prima di fare dei nostri giovani dei programmatori informatici, degli avvocati, dei panettieri o dei medici, dobbiamo farne persone libere che sanno relazionarsi nel rispetto dell’altrui libertà e, se possibile, facendosi anche carico delle fragilità altrui.
    Per difendere l’opzione del voto eviterò la retorica e citerò le parole di un uomo ruvido e intransigente che qualcuno ha reso indebitamente icona dell’anarchia, don Milani. In una lettera ai giudici, chiamati a sentenziare sull’accusa di apologia di reato, per aver appassionatamente difeso, insieme ai suoi giovanissimi studenti, il diritto di non prestare servizio militare di alcuni obiettori rinchiusi nel carcere di Gaeta, nel 1965, scriveva così:
    “La scuola è diversa dall’aula del tribunale. Per voi magistrati vale solo ciò che è legge stabilita. La scuola invece siede fra il passato e il futuro e deve averli presenti entrambi. È l’arte delicata di condurre i ragazzi su un filo di rasoio: da un lato formare in loro il senso della legalità (e in questo somiglia alla vostra funzione), dall’altro la volontà di leggi migliori cioè il senso politico (e in questo si differenzia dalla vostra funzione). … In quanto alla loro vita di giovani sovrani domani, non posso dire ai miei ragazzi che l’unico modo d’amare la legge è d’obbedirla. Posso solo dir loro che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioè quando sono la forza del debole). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando sanzionano il sopruso del forte) essi dovranno battersi perché siano cambiate. La leva ufficiale per cambiare la legge è il voto. La Costituzione gli affianca anche la leva dello sciopero. Ma la leva vera di queste due leve del potere è influire con la parola e con l’esempio sugli altri votanti e scioperanti.”
    Tra tanta retorica dei valori, quel che troppo spesso si tace è che la democrazia non è mai una cosa simpatica, ci costringe a riconoscere il diritto dell’altro ad avere la meglio sulle nostre idee, ci costringe a imparare l’arte della concertazione, che a volte può essere pericolosamente vicina al compromesso, ci impone di dare un’ordine di priorità alle nostre idee e a rinunciare a qualcosa, a rimandare qualcos’altro quando i tempi non sono maturi.
    L’alternativa è non giocare la partita, abdicare del tutto al nostro diritto di esprimere quello che siamo e di farci rappresentare da qualcuno che (per quanto non identico a noi, per quanto inserito in una rete di rapporti di forse che possono apparirci irrazionali o addirittura ingiusti) ci somiglia di più.
    La scelta è tra vivere questo mondo e pensare che possa diventare migliore e prenderlo a sassate mentre altri scelgono la direzione delle nostre vite.
    Così mi pare. Con grande affetto per la passione e il senso di giustizia che animano il vostro lavoro.
    Elena

  • 14 Aprile 2008 in 06:26
    Permalink

    grazie dei servizi, e’ uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo! Aspettiamo lunedi’ e poi vedremo il dafarsi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *