Ho il latte alle ginocchia
PINOTTO – Hai sentito in tv? Il latte crudo, quello che tanto ti vanti di prendere “alla spina”…lo vogliono mettere fuori legge!!
GIANNI – Come fuori legge? E perché mai?
PINOTTO – Perché dev’esser fatto bollire, mica come fai te che lo bevi come facevano gli antichi, crudo!!!
GIANNI – E che male c’è a berlo crudo, è buonissimo e poi non mi è mai successo nulla,”mai un caso provato di infezione”. Pensa che in Itaglia siamo in centinaia di migliaia a berlo!
PINOTTO – Sì ma il sottosegretario Marini ha detto di riportare sulle macchinette erogatrici in maniera ben visibile ed a caratteri in rosso l’indicazione che “il latte deve essere consumato previa bollitura”.
GIANNI – Ecchissenefrega!! Io il latte lo bevo come piace a me e se voglio mangio pure la carne cruda e pure il pesce…e la banana con la buccia; sarò libero di mangiare e bere ciò che mi piace come mi piace, no?
PINOTTO – Se se…fai lo spiritoso te, che intanto se ti prendi qualcosa poi vedi come rido!
GIANNI – E se fossi tu a prenderti qualcosa col latte industriale?
PINOTTO – Cosa credi quello è bollito, mica come il tuo!
GIANNI – Ahah, seeee lo fanno bollire apposta per te! Il latte fresco industriale non viene fatto bollire, ma viene portato “per 15 secondi a 72°”, per bollire dovrebbe arrivare almeno vicino ai 100°.
PINOTTO – Non ci credo…e allora perché sto sottosegretario dovrebbe fare due leggi diverse per lo stesso prodotto?
GIANNI – Come perché? Quante volte te l’ho spiegato…è colpa della globalizzazione economica,ricordi? Un sistema economico che antepone gli interessi monetari al benessere della gente, al rispetto dell’ambiente e alla dignità dei popoli.
PINOTTO – É ormai vecchia questa storia e poi non vedo cosa possono centrare ste cose con il latte crudo, che poi e’ Itagliano.
GIANNI – Le grandi industrie del latte “aquistano” il latte dai produttori a circa 29 cent al litro, lo trattano come ti dicevo prima, lo imbottigliano, magari gli fanno fare qualche centinaio di km e poi dopo diversi grossisti e distributori arriva nel tuo carrello della spesa a 1,5 euro.
Lungo questo percorso si e’ inquinato con il trasporto, con la produzione di bottiglie ed etichette ed infine la tua bottiglia verrà buttata nella migliore delle ipotesi nell’immondizia differenziata e probabilmente “termo valorizzata”.
PINOTTO – Maccome,a loro lo pagano 0,29 cent ed io lo pago 1,5 euro? A questo punto lo vado a prendere dirett…
GIANNI – Appunto ciccio, vedi che ci arrivi anche tu? In questo modo i produttori avrebbero un giusto guadagno ed il consumatore un prodotto di qualità ad un prezzo inferiore!
Pensa di trasformare questo sistema su vasta scala, anche solo del settore alimentare, spenderemmo un terzo in meno sul cibo,sai che vantaggi,sia per la salute che per il portafoglio delle famiglie? Soprattutto in questo periodo di crisi!
E le aziende agricole Itagliane avrebbero una ripresa economica non indifferente, che significa nuovi posti di lavoro e riduzione dell’inquinamento.
PINOTTO – Ma te sei fissato con sto inquinamento, maccheccentra?
GIANNI – Come checcentra? Tu pensa che se i prodotti alimentari li acquistassi dalle aziende locali, il trasporto della merce sarebbe minimo. Pensa che l’altro giorno al supermarket c’erano le zucchine del Perù e la carne argentina, tu pensa a quanto hanno inquinato per arrivare qua e chissà poi che valore nutrizionale avranno dopo tutto quel viaggio e tutto quel tempo in giro [b]stipati in celle frigorifere e freezer! Senza poi entrare nel merito, ancora più grave, che in alcuni paesi esportatori potrebbero non essere granchè applicati i diritti dei lavoratori, spesso minorenni, addirittura bambini!!
Credo che un bell’esempio di Sviluppo e commercio “sostenibile” sia quello delle botteghe equo solidale ad esempio.
PINOTTO – Hai visto, fai tanto il NO-GLOBAL e alla fine vai al supermarket….ma va laaa…
GIANNI – Ci vado per osservare il “nemico“!!…evvabbè, nessuno è perfetto, però ho deciso che ci andrò sempre meno e che inizierò ad acquistare solo prodotti della zona, preferibilmente genuini!!
PINOTTO – Mi sembri mio nonno,anche lui faceva così un tempo…in effetti campò cent’anni!!
Cristian Alippi
Credo che valga la pena leggere il pdf allegato a questo vecchio post
http://www.esserevento.it/?p=614
un abbraccio
paolo
come ho più volte dichiarato verbalmente ai miei amici, trovo abbastanza “innaturale” prendere il latte crudo da una macchina distributrice – è ovvio che comprendo le ragioni di questa scelta, ma…
Personalmente sono abituato a comprare il latte direttamente nella stalla, estratto dalla brenta con il misurino da mezzo litro, travasato attraverso l’imbuto di metallo in bottiglie che io stesso ho portato.
Come succedeva 40 anni fa (per non parlare degli anni – secoli – prima).
Mai avuto nulla.
Tutto dipende dalla competenza e dall’affidabilità dell’allevatore-rivenditore; se ha le bestie sane, il latte è sano.
Puoi anche non pastorizzarlo (n.b. bollire il latte è quasi come bere acqua colorata…).
Il latte crudo rinforza le difese immunitarie. Può essere dato ai bambini – a meno di intolleranze specifiche – e perfino essere usato come integratore dell’allattamento al seno per i lattanti.
Credo che le polemiche intorno al latte crudo siano un falso problema. Se avessi voglia vi tedierei con i numeri delle aziende agricole montane vive ora in Italia – e ve lo sognate che vadano a comprare il latte in cartone…o di cartone…
Ultima cosa: si parla di latte di vacca. Il latte di pecora/capra è più delicato, per via di certe patologie trasmissibili… ma anche qui, in fondo, si tratta dell’onestà – correttezza e competenza degli allevatori-produttori-rivenditori.
Fumus mediatico per nascondere i veri guai. Altra occasione perduta da chi ci governa di essere a contatto con la realtà.
Io non bevo latte da circa 7 anni, ma da quando in paese c’è il distributore (dell’azienda agricola del paese stesso) in famiglia non si parla d’altro di quanto è buono il latte, del fatto che costa il giusto e del fatto che ci produce meno pattumiera.
Mi dedico al budino alla vaniglia !
Il Latte (con la l maiuscola) va sconsigliato e controllato. Gli OGM non dovrebbero meritare nemmeno queste attenzioni (smettiamola di fare gli allarmisti!). A OPS! Mi sono accorto che sto camminando sul soffitto!
Edo, spiegati meglio, cosa intendi per L maiuscola? Sconsigliato? Controllato?
Vi prego cancellatelo che è scritto malissimo!
lo riscrivo:
Scusatemi, talvolta la mia ironia è poco chiara. Intendo che: proprio il latte della “fattoria”, quel latte che più ricorda il latte genuino dentro un mondo di veleni, è riuscito a meritare l’attenzione (ovviamente legittima) del governo, mentre su temi diversi, come quelli degli OGM la situazione è completamente differente. Inoltre, al di fuori di un certo contesto, chi poi afferma certe perplessità proprio su gli OGM è cacciato di conservatore (non nel senso politico del termine!) mentre sul controllo del latte la situazione, per esempio dell”opinione pubblica (poichè corrisponde al giorno d’oggi con quella di governo e media) è nettamente più favorevole.
La mia era una considerazione sul fatto che venga data importanza al controllo di un certo tipo di latte, che comunque, al di là di tutto, è naturale e può dare un certo tipo di problemi più “naturali”.
Lo squilibrio, anche solo nel messaggio mediatico, è dato da cosa? Perchè la macchina politica e poi quella dei media (collegamento spesso non ovvio nella nostra grande informazione italiana in cui si dice cioò che si vuole) hanno mosso interesse e preso provvedimenti in questo campo e dato la successiva attenzione. ???
AINO ECOLOGICO
E’ il carico di natura che ogni prodotto o servizio si porta sulle spalle in un invisibile zaino. E’ cioè il peso dei materiali che abbiamo prelevato dalla natura per realizzare un prodotto o un servizio, meno il peso del prodotto stesso. Lo zaino ecologico viene espresso sia in kg di natura / kg di prodotto sia in kg di natura / unità di prodotto. Per esempio: automobile media (1 tonnellata) 25 tonnellate, motocicletta (190 kg) 3 tonnellate, marmitta catalitica 3 tonnellate, computer da tavolo (15 kg) 15 tonnellate, anello d’oro (es. fede da 5 grammi) 3 tonnellate, carta 15 kg/kg, plastiche 2-9 kg/kg (es. PE 4,6 kg/kg, PVC 8,8 kg/kg), succo d’arancia confezionato 25 kg/kg. In generale più un prodotto industriale è prezioso o elaborato e maggiore è il suo zaino ecologico.
da: http://www.graffinrete.it/tracciati/storico/anno98/ambiente/ecof.htm
Segnalo un breve quanto esaustivo articolo su decrescitafelice.it:
Attacco al latte crudo
http://www.decrescitafelice.it/?p=419
Segnalo la mappa dei distributori: http://www.milkmaps.com/index.php?z=LC#down