Impressioni dopo la grandinata
Sabato è passato, l’acquazzone pure. La manifestazione è stata sostanzialmente bombardata dall’inizio alla fine. Devo però riconoscere che senza la grandinata, la bufera, il fiume d’acqua, tutto ciò che s’è fatto ieri non avrebbe decisamente lo stesso sapore. Quel qualcosa a metà tra l’impresa e l’avventura.
Il tempo ha giocato a favore di La Russa, è innegabile. Nonostante la grandine, però, le tante persone assiepate nella scomoda piazza Diaz hanno resistito.
Hanno resistito così come l’intervento di Salvatore Borsellino le aveva spronate a fare: “Resistenza, resistenza, resistenza”.
Beppino Englaro ha portato, con la serietà e la moderazione che lo contraddistinguono, l’esperienza del cittadino che si ribella allo Stato-etico, alla violenza delle gerarchie vaticane e all’ignoranza di chi vuol imporre credenze come fossero paradigmi assoluti.
Gianni Tognoni ha toccato con lucidità la questione dei migranti e delle minoranze; nel mondo dei prevaricatori, questi son i primi a pagare il conto più salato.
A loro va un “grazie” di cuore. Così come Mohamed Ba, mediatore culturale senegalese accoltellato due mesi fa alla fermata del tram nella “città africana” poco distante da Lecco.
Un ringraziamento speciale anche a Moni Ovadia, per il contributo video che non siamo riusciti a proiettare (lo caricheremo tra poco sul canale di You Tube), ad Andrea Satta, a Renato Sarti e Marco Rovelli (per la splendida serata all’Officina della Musica), a Giuseppe Caccialanza per il supporto tecnico e tattico senza il quale la manifestazione non avrebbe avuto luogo, a Franz e Piero, ai ragazzi di Milano e a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione di ieri.
Mariacarla, Paolo e Matteo prima di tutti.
Quel che lascia la giornata del 27 è complicato da declinare; credo però che le persone resistenti del pomeriggio trascorso, tra una grandinata e l’altra, costituiscano un’occasione. Un’occasione per costruire finalmente un’alternativa al codice culturale imperante. Una possibilità, per questa città soporifera, per riprendere a parlare di determinati temi e contenuti che sempre più a fatica si riescono a trattare. Penso alla Costituzione, alla laicità dello Stato, alla solidarietà verso le minoranze, alla lotta dura verso ogni tipo di semplificazione, ai diritti civili e ai doveri dei governanti. E via di questo passo.
S’è creato un sito www.liberofischioinliberapiazza.org che si propone d’esser la piattaforma per quest’intento. Una volontà che poi possa anche fuoriuscire dal contesto lecchese per arrivare altrove, nel nostro Paese. Un obiettivo che necessariamente prescinde da sigle, nomenclature, simboli o quant’altro.
Riprendendosi le piazze della città, le strade e gli spazi si può avviare quel percorso, forse un pò utopistico, per provare a costituire un piccolo tessuto di persone desiderose di confrontarsi e parlarsi. Un reticolo di contatti che abbia sempre più spesso l’opportunità di abbandonare per un istante la propria camera o il proprio posto di lavoro, per incontrarsi fisicamente, faccia a faccia. Questo è l’unico vero ingrediente per fare “sicurezza”. Altro che balle o ronde di turno.
Io la butto lì. L’invito è rivolto a tutti.
PS: Il 19 luglio alcuni di noi saranno a Palermo insieme a Salvatore Borsellino per QUESTO motivo. Per informazioni o dettagli scriveteci.
Duccio Facchini
Felice di aver visto una bella città come Lecco, felice di essermi fatto 180 km fra andata e ritorno, felice di essermi beccato 2 ore di grandine, felice di aver partecipato e conosciuto gente nuova, felice di aver manifestato contro un potere censore, impunito e mafiopiduista, felice di aver visto negli occhi dei presenti la volontà dei padri costituenti e nel loro sorriso convinto e partecipe il sorriso di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, Emanuele Basile, Ninni Cassarà e tanti altri che credevano che la COSTITUZIONE fosse un dono prezioso agli italiani da difendere con la vita e non fosse lettera morta.
è stata una manifestazione davvero toccante, complice credo anche il tempaccio che nonostante i disagi ha avuto il merito di lasciare ai presenti un maggiore senso di resistenza. Rimanere uniti, anche nella difficoltà, per sostenere valori e ideali.
Io sono arrivato un po in ritardo x la pioggia, ma è stato bello ! e come avete detto grandine e pioggia davano una forza in +, un senso di resistenza maggiore …