Lecco dice basta all’omofobia
Vi siete mai presi un attimo di tempo per fermarvi a riflettere su quella straordinaria e sfaccettata invenzione che è il genere umano? Dotato di acuta intelligenza e predisposto al pensiero e all’azione necessita di costante interazione con ciò che lo circonda, sarebbe quindi naturale e logica conseguenza un atteggiamento tale da permettergli di creare un ambiente ottimale e stimolante nel quale agire, e invece … Roma: attacco incendiario contro locale gay; Napoli: docente gay aggredito; Roma: coppia gay aggredita in centro; Canicattì: minacciati di morte gli studenti gay; Torino: cameriere aggredisce il collega gay; Cagliari: violenta aggressione contro ragazzo gay; Firenze: ragazzo aggredito perché gay; dopo mesi di discussioni affossata la la Legge Concia alla Camera.
Questi sono solo alcuni degli episodi di omofobia comparsi sui giornali negli ultimi mesi, casi di violenza gratuita nei confronti di persone normali in situazioni normali, chiara espressione di un contesto sociale problematico dove a mancare è l’elementare rispetto reciproco. Temo che sul versante dei rapporti umani stia irrimediabilmente calando una fitta coltre di nubi, ma ecco che a squarciare questo grigiore sventolano i colori iridati della bandiera di Renzo e Lucio (gruppo GLBTS di Lecco), gli organizzatori della manifestazione contro l’omofobia che ha avuto luogo per le vie di Lecco sabato 17 ottobre. Un corteo colorato di oltre centocinquanta persone per dire basta alle violenze, non solo fisiche, e alle discriminazioni di cui sono oggetto tutti coloro che decidono di vivere la propria sessualità in modo libero e slegato rispetto ai dogmi imposti. E’ così che per la prima volta “Lecco dice BASTA all’omofobia” e lo fa scendendo in piazza e lo fa coinvolgendo associazioni e cittadini. Mi ha davvero colpito, positivamente s’intende, vedere intere famiglie con passeggini prendere tranquillamente parte al corteo, non tanto per l’atto in sé, quanto per il fatto che Lecco si è sempre fatta conoscere come una città bigotta e “bacchettona”. La manifestazione si è conclusa con un sit-in davanti al palazzo del Comune durante il quale cittadini e rappresentanti delle diverse associazioni hanno preso parola per far conoscere ai presenti le vergognose posizioni di vari esponenti del Governo, dell’Opposizione ed enti locali e per ribadire la loro volontà e il loro impegno per sconfiggere questo clima di assoluta inciviltà. Se è vero che oggi i GLBT posso esprimere quasi in totale libertà le loro emozioni, è altrettanto vero che la strada verso un paese civile che garantisca dignità, uguaglianza e libertà a tutti i suoi cittadini è ancora lunga. Concludo con un parere del tutto personale: mi dispiaccio di non aver risvegliato prima questo lato del mio essere una cittadina attiva, è inaccettabile che un paese evoluto (?!?) com’è l’Italia possa cadere così in basso quando si parla di rispetto e libertà, invito quindi tutti a non lasciarsi vincere dall’indifferenza, combattere la discriminazione aprendosi al confronto perché statene certi, non vi faranno sentire “diversi”, loro …
Silvia Pirovano
QUI il link al video-resoconto della manifestazione realizzato dall’associazione Renzo e Lucio.
Qualche immagine della manifestazione: