Contro il Golpe: dettagli tecnici
Il presidio di domani è confermato. Per spirito di coerenza abbiamo richiesto e ottenuto i regolari permessi e autorizzazioni del caso. Tutto nella legalità, a differenza di qualcuno. Sta di fatto che la piazza del ritrovo è cambiata. Si sa, in campagna elettorale lo spazio pubblico diventa proprietà dei partiti. Poi che questi ci vadano o meno importa poco. Evviva la democrazia. Sarebbe il caso di un bel decreto interpretativo. Dalla piazza XX Settembre ci hanno traslato nella più accogliente piazza Cermenati. Cambia poco: ci concentreremo comunque presso la Torre Viscontea e poi andremo verso la destinazione concordata. A meno che un decreto interpretativo ci impedisca di camminare, obbligandoci – secondo l’interpretazione autentica – a gattonare intonando convinti l’inno del Popolo della Libertà. D’altronde ha la maggioranza.
Bando alle battute (succederà prima o poi!). Riepiloghiamo i dettagli tecnici per domani pomeriggio:
1) Appuntamento ore 18 in piazza Cermenati. Per sicurezza saranno effettuate delle ronde pacifiche in zona bar Commercio per controllare che nessuno scambi il presidio contro il decreto vergogna con il banchetto dei combattenti padani per la libertà da Roma ladrona (che non perdona).
2) Munirsi di cartelli e/o strumentazioni varie per arricchire il capannello che verrà a crearsi.
3) Alcuni ci chiedono che cosa fare con le bandiere dei partiti. In questi casi vale il comune senso di responsabilità. Teniamo a precisare che il presidio è nato da un’istanza a-partitica: manifestare per quel poco di democrazia rimasto nel Paese. Nessuno comunque impedirà a chicchessia di esporre il proprio simbolo.
4) Diffondere la voce il più possibile per vie traverse. I giornali locali, salvo pochi, hanno deciso (casualmente) di ignorare i nostri comunicati. Pare che stiano attendendo un’interpretazione autentica che faccia luce sul diritto di cronaca. La mozione Minzolini prevale.
A domani.
Qui Lecco Libera