Massa Critica

Numerosi, colorati, sonori, determinati. Sono i biciclettari che, grazie al contributo decisivo di una bellissima giornata di sole, si sono dati appuntamento domenica scorsa a Lecco in piazza Garibaldi per partecipare all’8a edizione del Critical Mass Lecco, la prima del 2010.
Lo scopo è sempre lo stesso: rivendicare il diritto ad avere una città più vivibile, meno inquinata e meno congestionata. Per questo abbiamo chiesto (e chiederemo) ai singoli cittadini di preferire mezzi di trasporto alternativi alle fumanti e ingombranti automobili, ma soprattutto a chi ci amministra di fare in modo che questo sia possibile: creando una rete di piste ciclo-pedonali, incentivando all’utilizzo del trasporto pubblico associandogli magari la creazione di aree di parcheggio in zone strategiche (pensiamo alla ex Cava Bregaglio o alla Mossini), introducendo progetti di bike sharing e car pooling. Insomma, le soluzioni sono parecchie e già percorse con successo altrove. Una città ricamata a misura d’uomo e sostenibile è possibile, basta volerla!

La mobilità sostenibile non è stato l’unico tema di cui abbiamo discusso lungo le tappe di questa Critical Mass. Per poter diventare vivibile e pulita a trecentosessanta gradi, Lecco deve ancora fare i conti con altre problematiche  (non proprio indolori). Ecco allora che la Massa Critica s’è fermata dinanzi all’ex pizzeria “Giglio” prima e alla ben nota ex pizzeria Wall Street poi, per parlare di lotta alla mafia, censimento e riconversione dei beni confiscati; è da complici continuare a sostenere che a Lecco la mafia non esiste quando i fatti dimostrano che continua ad erodere il tessuto sociale ed economico. Due tappe in prossimità dell’Icam e della Leuci hanno invece dato spazio al tanto dibattuto tema del lavoro, perché la disoccupazione, che per anni è rimasta ai minimi storici, è tornata a spaventare i lavoratori del territorio  lecchese: fabbriche che chiudono o spostano i propri insediamenti, scarso sostegno alle attività locali e all’imprenditoria giovanile sono un duro colpo per la nostra operosissima città. Il tutto mentre potentati più o meno noti continuano ad ingrassare le proprie tasche grazie a volumetrie dissennate. E come non parlare di uno degli scempi più evidenti di cui è vittima Lecco? E’ bastato percorrere la strada che costeggia l’area ex Sae (viale Montegrappa) per accorgersi di quanto la cementificazione selvaggia abbia ormai irrimediabilmente imbruttito e violentato alcune aree della nostra città. Palazzoni che, al di là d’ogni gusto estetico, si ergono maestosi in completo contrasto con lo scenario montuoso di sfondo, e tutto questo nella più completa indifferenza di gran parte dei nostri concittadini e amministratori i quali dovrebbero invece mostrare un maggior impegno per mettere fine a questa insensata speculazione edilizia (che distrugge ogni sorta di tessuto sociale e aggregativo), dedicandosi alla valorizzazione delle strutture già esistenti. E’ proprio necessario avere dieci iper-mercati nel raggio di cinque chilometri?
Diverso dal solito, ma decisamente coinvolgente, è stato il finale: arrivo in piazza Cermenati ed esibizione del gruppo di percussionisti e ballerini della comunità di Via Gaggio guidati dall’instancabile Stephane.

Non ci fermeremo qua, ci siamo infatti salutati con la promessa di ritrovarci una volta al mese per continuare a far valere i nostri diritti e rivendicare una città più vivibile. Per questo motivo vi comunicheremo per tempo la prossima data.
Arrivederci al Critical Mass *9!

Piccola nota colorata: in occasione di questa ottava edizione abbiamo realizzato delle “magliette critiche”. Chiunque volesse acquistarle per sostenere le nostre iniziative può ordinarle inviandoci una mail all’indirizzo: info@quileccolibera.net
Il costo della maglietta è di 5€.

Le taglie disponibili sono:
Donna: S colore azzurro e M colore arancione.
Uomo: M, L, XL, nei colori giallo, azzurro e arancione.

Silvia Pirovano

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