Semper finiani
Lunedì pomeriggio s’è presentata anche a Lecco la frangia finiana che si fa chiamare “Generazione Italia”. Tra i presenti sgomitava, come al solito, l’eterno Bruno Colombo. Dove c’è Colombo c’è casa. Per fortuna c’era anche Paola Sandionigi, altra firma della stampa locale col vizio di sconvolgere la realtà dei fatti. Dalla parte della “destra liberale” svettava il “Dott. Fabio Mastroberardino”, dall’altra – quella dell’inciviltà e dei toni aspri – quei “rissosi” ragazzi di Qui Lecco Libera. Quei “rompi coglioni” – muniti di volantini – chiedevano semplici spiegazioni (contenute qui di seguito). In attesa del resoconto video di Nicolò e Nicola, ecco il volantino ed il resoconto formato Minzolini firmato “La Provincia di Lecco”.
Qui Lecco Libera
Vedo con piacere che in questo Paese di smemorati e di voltaggabbana c’è ancora qualcuno che dice pane al pane e vino (tagliato) a vino (tagliato). L’evoluzione di Gianfranco Fini da erede di Almirante ad aspirante nuovo Galeazzo Ciano del simil- duce Berlusconi (come dire: dalla tragedia alla farsa) la dice lunga sulla lotta intestina per i nuovi assetti di potere di destra nel “dopo Cavalierato”. E non vuol dir nulla che Fini sia considerato un “traditore” dai nostalgici di Salò e che venga corteggiato da Casini, da Rutelli e dal nuovo Craxi Massimo (o meglio Minimo) D’Alema: se la maggioranza del popolo italiano è di destra – ragionano costoro – tanto vale allearsi con la nuova destra post populista in un governissimo d’emergenza, approfittando della crisi! Anche l’evoluzione della sinistra riformista e “di governo” mira in alto (o in basso)? A questo punto possiamo aspettarci di tutto. Un saluto sconsolato da un cittadino non qualunquista e non assegnato al peggio.
Complimenti, bell’incontro.
Ho apprezzato particolarmente l’intervento dell’On. Muscardini.
Sempre molto preparata e impegnata al Parlamento Europeo.
Cordialmente.
Matteo Artusi