Lettera aperta dei lavoratori della Vismara
L’AZIENDA HA DISDETTATO UNILATERALMENTE TUTTI GLI ACCORDI SOTTOSCRITTI, CANCELLANDO LA STORIA CONTRATTUALE IN VISMARA, SI RIFIUTA DI RICONOSCERCI IL PREMIO 2009, DEFINITO DAL CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO, VUOLE LA RESTITUZIONE GRATIS DELLE PAUSE CONQUISTATE NEGLI ANNI, VUOLE FARCI LAVORARE 6 GIORNI ALLA SETTIMANA – E ALCUNI DI NOI LA DOMENICA – SENZA CHE CI SIANO LE ESIGENZE PRODUTTIVE, NON VUOLE APRIRE LA CONTRATTAZIONE PER I PROSSIMI ANNI.
L’AZIENDA STA VIOLANDO ALCUNE NORME REGOLATE DAL CONTRATTO NAZIONALE, NON RICONOSCE DI FATTO LA RAPPRESENTANZA SINDACALE DEMOCRATICAMENTE ELETTA DAI LAVORATORI, ESERCITA PRESSIONI E CONDIZIONAMENTI PESANTI SU CHI MANIFESTA PER I PROPRI DIRITTI. CHE IL VERO SCOPO SIA L’ELIMINAZIONE DEL SINDACATO?
L’AZIENDA MINACCIA LA CASSA INTEGRAZIONE, NON PERCHE’ IL MERCATO LA IMPONE, MA PERCHE’ GLI OPERAI CONTINUANO A FAR SCIOPERO! COME SE QUINDICI ORE DI PROTESTA IN DUE MESI POSSANO CAMBIARE IL DESTINO DI UNA AZIENDA. E COMUNQUE RIMUOVERE LE CAUSE DEL CALO SAREBBE SEMPLICISSIMO: SEDERSI AL TAVOLO ED ESSERE DISPONIBILI A UN CONFRONTO VERO. INVECE L’AZIENDA HA SPOSTATO TEMPO FA LA PRODUZIONE DEI PROSCIUTTI COTTI IN POLONIA E PARE STIA FACENDO ESEGUIRE LAVORAZIONI ALL’ESTERNO DELLO STABILIMENTO DI CASATENOVO.
SE L’AZIENDA VUOLE STRUMENTALIZZARE QUESTA SITUAZIONE, UTILIZZANDO I SACRIFICI DEI LAVORATORI, ALLO SCOPO DI RIMETTERE IN DISCUSSIONE L’ACCORDO SOTTOSCRITTO CON REGIONE, PROVINCIA E COMUNE PER IL TRASFERIMENTO DELLO STABILIMENTO – CHE PREVEDE TRA L’ALTRO IL MANTENIMENTO DELL’OCCUPAZIONE A FRONTE DELLA VENDITA DELL’AREA ATTUALE – SI SBAGLIA. ADDIRITTURA PARREBBE CHE, PUR DI NON ACCETTARE IL CONFRONTO CON NOI, NON STIA EVADENDO ORDINATIVI. NON E’ CHE LE INTENZIONI SONO QUELLE DI TROVARE UNA SCUSA PER ANDARSENE DA CASATENOVO?
IN TUTTI GLI INCONTRI FATTI, LA RAPPRESENTANZA SINDACALE HA SEMPRE FATTO PROPOSTE CONCRETE E SERIE, CHE TENESSERO IN CONSIDERAZIONE LE ESIGENZE AZIENDALI E QUELLE DEI LAVORATORI. LA RISPOSTA E’ SEMPRE STATA LA SOLITA: ACCETTATE LE NOSTRE CONDIZIONI O NON SE NE FA NIENTE. E’ CONFRONTO QUESTO?
TENIAMO AL NOSTRO POSTO DI LAVORO, PERCHE’ DA’ DA MANGIARE ALLE NOSTRE FAMIGLIE, CHE SONO CIRCA 300, MA NON CI FAREMO INTIMIDIRE.
CONTINUIAMO A RIBADIRE LA NOSTRA DISPONIBILITA’ AL CONFRONTO E COINVOLGEREMO LE ISTITUZIONI PER ARRIVARE AD UN ACCORDO CHE POSSA TENERE IN CONSIDERAZIONE, OLTRE ALLE ESIGENZE DELL’AZIENDA, ANCHE LE NOSTRE.
RSU VISMARA FAI CISL LECCO FLAI CGIL LAVORATRICI E LAVORATORI VISMARA
Casatenovo, 26 giugno 2010