Sette anni
Il braccio politico armato di Silvio Berlusconi è stato condannato in Appello a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Marcello Dell’Utri, dopo cinque lunghissimi giorni di camera di consiglio, è stato ritenuto colpevole dalla Corte. La condanna è stata ridotta di due anni rispetto a quella di nove del 2004 in primo grado a Palermo. Ora manca la Cassazione, la quale valuterà soltanto l’impianto di legittimità e non il merito.
Secondo Repubblica, il Senatore sarebbe stato però assolto “per le vicende successive al 1992 perché il fatto non sussiste”.
Nonostante la parziale rivisitazione della storia processuale, saranno giorni di tensione a Roma come ad Arcore. Dell’Utri rischia di esser l’unico della gens berlusconiana a pagare concretamente le dure conseguenze di fortune altrui.
Il mio timore è che venga assolto in Cassazione… 9 anni… 7 anni escluso dal 1992 in poi… non è che questo lo lasciano libero?!?!
La mafia siamo noi
l’altro Ieri sera – 30/6 – ho ascoltato in diretta Roberto Saviano raccontare di mafia proponendo documenti, fra gli altri l’intervista di Minà all’allora giudice Caponnetto dopo le stragi che servirono ad eliminare Falcone e Borsellino. Credo che in rete si possano rivedere ed ascoltare le lucide, pacate considerazioni sui fatti e le persone che hanno segnato la fine dei due giudici simbolo della lotta alla mafia.
TAG: caffeina, cultura, Saviano. Viterbo, festival o forse sul sito di repubblica che ha proposto l’evento in streaming
Oggi leggo le opinioni del procuratore generale antimafia Grasso circa il decreto sulle intercettazioni che sarà a breve emanato.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-06-30/procuratore-antimafia-grasso-modifiche-174731.shtml?uuid=AYcmui3B
L’altro ieri un senatore della nostra repubblica è stato condannato in appello a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
La mafia siamo noi.
Noi non riusciamo ad indignarci abbastanza che non riusciamo ad opporci abbastanza, che non riusciamo a capire abbastanza, che non riusciamo a non poterne più abbastanza di tutti questi qui con le dita sporche di marmellata che ci vengono a dire che hanno a cuore la nostra privacy fatta di birra, poltrone TV e sogni uguali per tutti.
Noi che non preferiamo un cavallo senatore…