“Salviamo Wall Street” – la consegna delle 2390 firme al Sindaco

Lunedì 5 luglio abbiamo incontrato il sindaco di Lecco Virginio Brivio per consegnargli ufficialmente le 2390 firme raccolte in città sul testo della petizione intitolata “Salviamo Wall Street”. Al Sindaco, accompagnato dall’Assessore comunale alle Politiche Sociali Ivano Donato, abbiamo poi lasciato una copia del documentario, da noi curato qualche mese fa, inerente all’ex pizzeria di Via Belfiore.

Dopo una breve parentesi introduttiva sul contenuto della raccolta di firme, non abbiamo esitato a sollevare le nostre perplessità circa l’operazione di “scambio” avvenuta fra la Prefettura ed il Comune di Lecco.

La posizione “personale” del Sindaco Brivio – che possiamo immaginare esser la stessa della Giunta – non prevede alcun “ritorno al passato”. Quel che è fatto è fatto, verrebbe da dire.

La ex pizzeria “Wall Street”, passata di mano durante la reggenza commissariale, deve restare alla Prefettura. Il bene “Giglio” e l’appartamento di Via Adamello, l’altra parte dello “scambio”, resteranno anch’essi nell’odierna gestione del Comune di Lecco.

Il problema delle ipoteche, da noi sollevato e portato all’attenzione dell’Assessore Donato, avrà certamente dei risvolti problematici. I cosiddetti “gravami”, infatti, saranno previsti come “costi” aggiuntivi delle operazioni di risanamento e rilancio del “Giglio” e dell’appartamento di via Adamello. Dinanzi alla nostra richiesta di pronunciare un giudizio ex post sul pasticcio amministrativo, il Sindaco Brivio ha preferito – per “correttezza istituzionale” – rifarsi al celebre “no comment”.

Chi sanerà il debito verso le banche (1 miliardo e mezzo di vecchie lire)? Ovviamente il Comune. “Risponderemo in base allo stato del bene che ci ritroviamo”, ha detto il Sindaco Brivio, che poi ha precisato: “se l’ipoteca è tarata su un bene che vale trecento e io lo ritrovo a cento, io rispondo di cento”.

Bloccare lo “scambio” per riaprire l’iter partecipativo a favore di associazioni operanti sul territorio lecchese per l’utilizzo dei 500 mq del “Wall Street”, revocando quindi il “pastrocchio”, non è, per l’Assessore Donato, che un “comodo ritorno al passato”. Il progetto del centro per anziani a Pescarenico è già stato avviato ed un’eventuale retromarcia da parte dell’Amministrazione comunale non sarebbe “ben vista”.

“L’Amministrazione Brivio ci sta mettendo la faccia per il Giglio”, ha detto più volte l’Assessore Donato. “Wall Street”, invece, può aspettare. Perché non sottoscrivere un formale accordo con il Prefetto
di Lecco – il dottor Prete – affinché l’Istituzione di Corso Promessi Sposi si impegni a liberare il bene – una volta trasferitasi presso la ex Mutua – facendolo dunque rientrare nella gestione del Comune per restituirlo ad uso della collettività?

“Non mi esprimo, prima devo sentire il Prefetto”, la risposta del Sindaco.

Infine ci è parso doveroso ricordare al Comune di Lecco di adoperarsi affinché venga fatta piena luce sul numero, la qualità e lo stato di salute dei beni sequestrati e confiscati nella nostra città.

Ora non ci sono più scuse. 2390 persone attendono risposte chiare e concrete. Durante l’incontro abbiamo riconosciuto la discontinuità rispetto alla precedente squadra di Governo. Ora, però, è giunta l’ora dei fatti concreti e credibili: vero traguardo per poter riconoscere l’inversione di rotta.

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