La cena dei Vanzina
Leggete questo articolo. Trattenetevi.
Qui la nostra replica.
Prima che Dadati e Nava banchettino a spese dei cittadini, inscenando il G20 senz’accorgersi di rappresentare la caricatura del peggior film dei Vanzina, vorremmo almeno rassicurarli.
Si facciano coraggio!
Hanno voluto sequestrare la città per una sfilata fuori luogo prettamente elettorale?
Che lo dicano. I cittadini sapranno giudicare.
Hanno la faccia tosta di paragonare il turismo ad un mega party in salsa Briatore?
Che lo ammettano. Non scarichino le responsabilità arrampicandosi su pareti dalle quali scivolano ridicolmente.
Parlano di “spauracchio”, secondo costume, per spostare il tiro. Paragonano le violenze dello stadio di Genova a chi – documentando nefandezze – non gli batte le mani inginocchiandosi.
Si ergono a tribunali (“episodi spiacevoli”) quando non sono altro che avvocaticchi di cause indifendibili.
Li rassicuriamo. Alla cena di domani non ci saremo. Pasteggiare a spese altrui millantando summit non è il nostro forte. Ci sentiremmo a disagio. Certamente non loro, abituati come sono alle barzellette del padroncino.
Buon dessert a tutti!
Qui Lecco Libera
Passare oggi fuori dalla “zona rossa” metteva un incrocio tra amarezza, ilarità e tristezza. Ho contato verso le 4 del pomeriggio una cinquantina tra polizia, polizia municipale, carabinieri, guardia di finanza e digos pronti a proteggere non si sa bene cosa dalla minaccia che più intimorisce il partito dell’odio e della menzogna, le domande. Le domande documentate, fanno anche più male del Serbo che fa annullare una partita di calcio, da qui si capisce il paragone della bellissima coppia Nava/Dadati, da qui si deduce che per loro dire la verità, rispondere a una domanda, beccarsi una critica e dei fischi sia una cosa non accettabile e che pur di difendersi da questa “violenza” sono disposti a chiudersi nel “salotto bene”. I disagi dei cittadini non sono un problema perché da quel bel tendone bianco con vista lago, con ricca cena e solo belle presenze, le lamentele non si sentono, non arrivano. Qui Lecco Libera non disturba il “summit”, anche se avrebbe potuto, ma la cittadinanza saprà e dovrà giudicare l’arroganza con cui la Provincia si è impossessata della città per evitare il dissenso.
Viva la pappa, pappa
http://www.youtube.com/watch?v=3pArCL422xM
Duccio ormai sei più pericoloso di un attivsta Black block armato di spranga… stai attento a non esagerare con l’olio che sai che andava di moda, cmq prossimi al ridicolo!
Respect!
Be’ a voi comaschi e lecchesi, tutto sommato, vi ha detto anche bene.
In fondo ve la siete cavata con una cenetta da soli 150.000 euro.
http://www.leccoprovincia.it/index.php/economia/7697-conferenza-nazionale-del-turismo-lecco-parte-attiva
Eh, ma si sa, la promozione costa, eh!
Ciao Duccio, mi è piaciuto l’intervento che hai fatto alla trasmissione di Anno Zero. Il tuo pensiero probabilmente è frutto della lettura del libro di A. Toqueville “la democrazia in america” dove tratta dell’influenza che la democrazia ha sui costumi politici e nella vita privata degli americani. Per Toqueville la democrazia si basa su scelte a maggioranza. Considera questo sistema positivo per l’assolutezza della sovranità popolare dove tutti partecipano alla formulazione delle leggi attraverso l’elezione dei rappresentanti, mentre lo trova negativo perchè si cade nella tirannia, nel dispotismo della maggioranza e per conformismo, per omologazione non viene lasciato spazio politico, sociale, culturale a chi dissente dalla maggioranza. La democrazia liberale vive invece sul contrasto, sul conflitto, non sull’omologazione. Però la società americana ha saputo mettere in campo dei contravveleni per difendersi dal dispotismo che noi abbiamo perso o avuto soltanto in modo embrionale. Vai Duccio, continua così.