La mappa su AltraEconomia
Contro i luoghi comuni. La ‘ndrangheta è una “questione meridionale”, e i matti è meglio rinchiuderli. Se qualcuno crede ancora a queste “frasi fatte” sfogli la mappa “La mafia a Lecco non esiste”.
Una volta vidi su Raiuno una puntata de “La signora in Giallo”. In quell’episodio la scrittrice-detective lasciava gli amati Stati Uniti d’America per venire in Italia e indagare sul solito misterioso omicidio. Arrivata a Milano si recava a Torino attraversando le polverose e non asfaltate strade del Nord Italia. Giunta nel capoluogo piemontese riusciva finalmente ad identificare il pericoloso killer autore del delitto avvenuto nella celeberrima Scala di Torino. Allo scorrere dei titoli di coda mi chiesi se lo sceneggiatore dell’episodio fosse mai venuto in Italia. La risposta era ovviamente negativa: le carrettiere che univano Torino e Milano erano degne delle periferie della Colombia (che per inciso è un Paese che io ho visto solo al cinema, dunque forse anche in Colombia ci sono le strade asfaltate). Una descrizione così errata e lontana dalla realtà del Nord Italia non l’ho mai più vista. Fino a che non mi è capitato tra le mani uno strano oggetto, “La mafia a Lecco non esiste”. A metà tra una mappa e un volantino, una sorta di carta stradale di una città lombarda: Lecco, appunto. Questa mappa racconta un Nord Italia fantasioso tanto quanto quello di Jessica Fletcher, raccontando addirittura che a Lecco c’è la mafia, o meglio la ‘ndrangheta. La ‘ndrangheta?! Passi la Scala di Torino, passi il torpedone Milano- Rondissone, ma la mafia nella città dei Promessi Sposi è davvero troppo! Eppure gli autori di questo strano oggetto sembrano essersi documentati, battuti, impegnati e informati. A quanto pare la mafia in Lombardia esiste. E fa un effetto strano sapere che c’è e che è tanto ramificata (su un ramo del lago di Como che volge a Mezzogiorno, appunto), sapere che il posto in cui vivi non è immune da quel cancro che ha indebolito e ucciso parte del nostro Paese, sapere che la città in cui vivi la conosci quanto la conosce “la Signora in Giallo”. La mappa realizzata da Qui Lecco Libera è un esempio di come la verità, la descrizione cruda e sincera di un luogo e di una società possano riservare delle sorprese scioccanti. In più l’urlo dei ragazzi autori della mappa è ancor più assordante, perché -in un certo senso- gridare che al Nord la mafia esiste è rompere un silenzio assordante, è gridare parole inedite, dunque più potenti. La mappa e tutte le iniziative del gruppo le potete trovare sul sito www.quileccolibera.net.
Ugo Ripamonti, AltraEconomia
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