Futuro e credibilità
Mentre il galeone berlusconiano mostra i primi segni di cedimento ecco spuntare gli epigoni della “destra moderna e liberale”. Una “destra europea” piena zeppa di fascisti dissociati ed ex delfini del Sultano. Tutti accomunati da una nuova fede: il verbo finiano. L’importante è cambiare idea ogni due settimane, garantendo – s’intende – l’impunità mentendo sistematicamente.
Giovedì 14 aprile siamo andati a chieder conto al Vice-Presidente di Futuro e Libertà, Italo Bocchino.
Qui Lecco Libera
Io penso che questo post colga un punto essenziale, come dice anche Michele Serra, per l’innalzamento del livello della politica in italia, ovvero la necessità di una destra moderna e liberale. è vero che Bocchino non è un santo, che l’onta del recentissimo berlusconismo ricade su di lui, che la scissione di Luglio sa molto di un abbandono di una nave che stava iniziando a fare troppa acqua, ma il l’ostacolo più grande alla nascita di un movimento che esautori berlusconi “da destra” è che l’accoppiata fli-udc, che si vuole presentare come destra europea, in realtà fa più pensare a un partito “del sud”: infatti, berlusconi presente, questi 2 partiti prendono e prenderanno la stragrande maggioranza dei loro voti al merdione, con l’inevitabile territorializzazione che ne conseguirà. Gia nel discorso di mirabello Fini ha ampiamente “denunciato” la “necessità” di un ritorno nell’agenda politica della questione meridionale, e di una maggior attenzione alle forze armate e a quelle di polizia: questi sono temi che toccano la pancia sopratutto alle popolazioni del sud