Paolo Barbieri: Una rete di solidarietà per i migranti

Oggi, lunedì 18 aprile, il Giornale di Lecco pubblica, a pag. 7, “un’inchiesta” sull’eventuale arrivo dei migranti nella nostra provincia. Uno dei titoli è “Troppa gente chiede la carità: questo non è il paese dei balocchi”. Scoraggiato, come al solito, ho pensato di lasciar perdere ma poi mi son detto: “ma devo proprio star zitto? E’ ora che chi la pensa diversamente si faccia avanti!” E allora ho scritto. Spero che qualcuno si aggreghi a me. Ciao a tutti Paolo

UNA RETE DI SOLIDARIETA’ PER I MIGRANTI

Egregio Direttore,

L’articolo n. 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo così recita: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. Secondo il mio parere questo articolo è stato disatteso nella triste vicenda dei migranti

Il giornalista Luca Rastello, nel saggio “La frontiera addosso”, appena pubblicato da Laterza, calcola in 16 mila il numero delle vittime certe cadute nell’estremo assedio al Vecchio Continente, negli ultimi dieci anni, oltre quattro al giorno: un bilancio da trincea che riguarda persone che fuggono da problemi economici, da guerre, da persecuzioni, politiche, religiose, razziali. E’ vero che il problema dei migranti è generale e riguarda l’intera Europa, se non l’intero mondo, ma è altrettanto vero che se continuiamo a seminare odio raccoglieremo altrettanto odio e disperazione. Gli articoli pubblicati dal Suo giornale, a pag. 7, sembrano mettere in risalto una contrarietà generale all’accoglienza degli stranieri. Ma siamo così certi che tutti la pensino nello stesso modo? Se posso esprimere la mia opinione, io la penso diversamente. Le uniche osservazioni che condivido riguardano l’esigenza di organizzare l’integrazione con piccoli nuclei diffusi sul territorio senza ammassare la gente in centri anonimi. Per non restare nel generico, invierò questa mia lettera alla Prefettura, al Sindaco di Lecco, al Presidente della Provincia e al Sindaco del mio comune (Olginate) invitandoli a costruire una rete di solidarietà e a pensare una modalità di inserimento degli stranieri accogliente e rispettosa di tutti. Sempre se fosse necessario, sarebbe utile attivare un gruppo istituzionale di coordinamento a livello provinciale in collaborazione con le associazioni di volontariato per organizzare tale progetto. Per quanto io possa fare, mi renderò disponibile con attività di volontariato qualora la mia Amministrazione me lo richiedesse e organizzasse delle attività di accoglienza.

Distinti saluti

Paolo Barbieri

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