Giornalisti urbani
Qui Lecco Libera condanna le parole e i contenuti espressi nell’articolo pubblicato sul quotidiano La Provincia di Lecco il 9 maggio scorso dal titolo “Gli immigrati traslocano nei parcheggi periferici” firmato dalla giornalista Paola Sandionigi.
L’uso di parole ed espressioni quali “problema irrisolvibile”, “guerra quotidiana” e “agguati” per descrivere la comune attività di vendita di oggetti di scarso valore commerciale operata in qualsiasi città italiana da migranti senza lavoro è assolutamente fuori luogo.
Descrivere il loro avvicinarsi con la locuzione “come colla te li trovi addosso” o dipingere il cittadino lecchese come una “preda” che i venditori abusivi “non mollano” significa paragonare l’ambulante (guarda caso immigrato) ad un parassita sociale o peggio un astuto cacciatore da cui il povero lecchese si deve difendere.
Equiparare infine questa attività al pagamento del pizzo significa, oltre che commettere un’abnormità comparando un’inezia al cancro, insultare i morti ammazzati di mafia.
Sarà forse d’aiuto alla giornalista Sandionigi l’esercizio mentale proposto dal suo collega Guadagnucci: si provi a sostituire la parola “ebreo” a “ragazzo di colore”, “nomade”, “immigrato”.
Che effetto fa?
Qui Lecco Libera
nei giorni scorsi un giornale locale (non ricordo quale) sparava un titolo “sbarco di profughi a Lecco” udite udite, 22 essere umani in una provincia tra le più “ricche e laboriose d’Europa”.Sempre nel medesimo articolo si descriva questa “orda di barbari” come dedita a chiedere l’elemosina.
Io non sono credente ma se non sbaglio uno dei precetti di Santa Romana Chiesa dice di dare da mangiare agli affamati o sbaglio?
Andiamo oltre, vado a leggere l’articolo, incuriosito da questa vicenda dell’elemosina, ecco il fattaccio: a Calco il capogruppo dell’opposizione (lega nord) racconta che una sua parente lo ha chiamato al telefono e gli ha detto che avrebbe saputo da un altra persona di aver visto uno “straniero” chiedere l’elelemosina fuori da un supermercato.
Servono commenti?
Sì, servono commenti: è una vergogna!
“VIA ROMA Il salotto buono fa da tempo i conti con un gruppo di persone che si sofferma davanti al Coin”: mamma mia, cos’è?
A questa “giornalista d’inchiesta” – brrrr, che brividi! – suggerirei di leggersi, tra gli altri, un libro di un noto terrorista accattone veneto: “L’orda” (il sottotitolo non mi piace) di Gian Antonio Stella (potrebbe essere che lo conosca!).
Suggerirei anche di andarsi a vedere un paio di vignette del vicino Canton Ticino: “fora di ball”, peccato lo dicano a quei 45.000 pendolari lombardi – dipinti come topi – che a dire di un paio di partiti svizzeri vanno a ubriacarsi in Svizzera alla faccia degli autoctoni.