Mobilità sostenibile e partecipazione: domani la Commissione
Il “vento” dei quesiti referendari raggiungerà anche Palazzo Bovara?
Quanto valgono più di 400 firme raccolte in forma regolare?
La mobilità sostenibile è una bandiera elettorale o un impegno concreto?
La partecipazione popolare è gradita anche quando interpella e chiede conto?
Che fine farà la proposta “Muoversi meglio. Muoversi ora!”?
Per avere una qualche risposta l’appuntamento è fissato per domani (mercoledì 15) dalle 18 presso la Commissione V del Comune di Lecco.
Di seguito i punti proposti e sottoscritti da quattrocentodiciannove cittadini lecchesi. Tutti “ideologici” e alla “ricerca di visibilità”.
→ previsione di un percorso condiviso allargato ai contributi della cittadinanza concentrato solamente sulla mobilità, così come è stato già fatto per il Piano di Governo del Territorio (Pgt). Grazie alla suddivisione della città in diversi centri (città policentrica), si potrà concentrare l’operato per ogni rione (6 come per il Pgt), agevolando così l’elaborazione di proposte specifiche.
→ realizzazione di campagne di sensibilizzazione per incentivare il ricorso al trasporto pubblico (di linea e anche fluviale).
→ attivazione di un percorso di formazione dei tecnici comunali mediante la collaborazione di professionisti del settore, urbanisti e/o architetti, al fine di garantire la massima efficienza nella fase di realizzazione e ristrutturazione delle strade/piste ciclabili/tracciati pedonali della città.
→ predisposizione di un Piano della mobilità e Piano di spostamento casa-lavoro per i dipendenti pubblici nonché Piano della Mobilità concentrato anche sul rapporto “residenza-scuola” a fronte dei risultati dell’Indagine pubblicata sul sito del Comune di Lecco (incidenza della prossimità del rione rispetto all’istituto frequentato dai figli).
→ istituzione del “Mobility Manager” (pensando ad una convenzione tra Comuni e con la Provincia) . Questa figura – responsabile della mobilità aziendale del Comune (ad esempio, o di “enti pubblici o imprese con più di 300 dipendenti”) – potrà immediatamente e senza fatica operare per: – una corretta, tempestiva e puntuale informazione su eventuali percorsi utili ma non conosciuti del trasporto pubblico; – flessibilità dell’orario per rendere armonico il rapporto entrata/uscita; – organizzazione del car pooling (sia mediante vetture private sia mediante pulmini aziendali e non); – combinare il rapporto prenotazione/domanda/passaggio con il restante arcipelago cittadino (piccole imprese, studenti, persone che intendono accedere a servizi). In questo senso diventa fondamentale la distribuzione ai dipendenti del Comune, della Provincia e dell’Ospedale – e non solo – di questionari del tipo allegato (modello Avigliana);
→ progetti coordinati tra Comune e Provincia di “car pooling” (coordinare le persone con percorsi e orari compatibili per usare una sola vettura per gli spostamenti casa-lavoro), “car sharing” (autonoleggio self service) e “bike sharing” (noleggio di biciclette programmato).
→ approvazione di un piano degli incentivi per il sostegno dell’utilizzo della bicicletta come mezzo privilegiato di spostamento casa-lavoro e non solo come mezzo turistico.
→ consentire il trasporto delle biciclette sui mezzi pubblici, ripristinare le fontanelle cittadine per il ristoro post- pedalata.
→ dislocare in maniera diffusa le rastrelliere su tutto il territorio comunale.
→ progettare la realizzazione di parcheggi periferici (di interscambio) costruiti con strutture prefabbricate e fungibili in prossimità dell’area della “ex cava Mossini”, in via Valsugana ex “cava Bregaglio”, area Bione e a ridosso degli svincoli presso il Ponte Manzoni.
→ pianificazione e gestione di una rete di “taxi collettivi” come soggetti di trasporto pubblico cittadino capaci di sopperire ad impossibilità di tipo ambientale o economico del trasporto di linea. Il “taxi collettivo” comporterebbe l’abbattimento delle corse singole – che continuerebbero comunque ad esistere. Questo servizio – “Navetta/taxi/bus a chiamata” – potrebbe risultare determinante per il trasporto per/dai parcheggi di scambio verso/dal centro della città contemplando un possibile utilizzo specifico (vd. il fine settimana in direzione della Discoteca “Orsa Maggiore” per ovvi motivi di sicurezza).
→ sostenere ed incrementare ulteriormente il progetto “Piedibus”.
→ programmare lo spostamento della stazione degli autobus e la previsione della fermata del servizio ferroviario/metropolitano presso l’area della “Piccola velocità” .
→ allungamento degli orari e implemento delle fermate per le corse del trasporto pubblico.
→ miglioramento dell’offerta e della qualità dei mezzi pubblici (frequenza, servizi per disabili e anziani, prenotazione e bus a chiamata, ecc.) .
→ ampliamento delle fasce di gratuità del biglietto per il trasporto pubblico con aggiunta di corse speciali (Stazione FS, Ospedale) ricavando le risorse da un fondo di scopo costituito dagli introiti relativi ai parcheggi pubblici, multe, tasse sui bolli.
→ progettare un servizio di metropolitana leggera facendo affidamento al tracciato ferroviario esistente.
→ incrementare i Percorsi protetti per pedoni e mezzi del trasporto pubblico; ciclopiste urbane debitamente segnalate sulle carreggiate; allargamento zone di traffico limitato; “zone 30”; “Ztl scolastiche”; arredo urbano.
→ abbattimento delle barriere architettoniche (migliore ed effettivo investimento del 10% derivante da oneri di urbanizzazione).
→ programmare la restituzione delle strade dei quartieri alla socialità contro la spoliazione progressiva imposta dall’automobile con la pedonalizzazione policentrica di aree consistenti del tessuto cittadino.
→ stabilire una modulazione della tariffa dei parcheggi pubblici in relazione allo spostamento effettuato invertendo la logica fuorviante del prezzo/tempo con quella dello prezzo/spostamento.
→ progressiva chiusura del centro città al traffico veicolare privato e conseguente allargamento della Zona a traffico limitato (Ztl) e di Strade a Velocità Ridotta (SVR).
→ destinare le poche risorse esistenti per gli investimenti, anziché alle “grandi opere”, a un piano straordinario di manutenzione capillare del manto stradale per motivi di sicurezza e di agevole mobilità.
→ sostenere con gli altri Enti Comunali il trasporto ferro metropolitano; studiare la possibilità di gestire il servizio ferroviario metropolitano tratta Calolziocorte /Mandello da parte di un’azienda speciale/società totalmente pubblica.
→ prevedere un biglietto ed un abbonamento unici ed integrati del trasporto pubblico ferro – gomma e che comprenda anche le tariffe dei parcheggi presso le stazioni ferroviarie.
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