Bike Sharing a Lecco: la prova su strada
(foto da LeccoNotizie)
Blu Bike: fuori servizio.
Dopo la conferenza stampa del 26 ottobre, la seguente inaugurazione del 29 e la proiezione nei primi giorni di novembre su le emittenti locali dello spot del bike sharing, abbiamo deciso di testare il sistema di noleggio bici messo in atto dal Comune di Lecco.
La prima idea era quella di provarlo il primo lunedì disponibile dopo l’inaugurazione, ma ciò non è stato possibile per la totale assenza delle biciclette alle stazioni. Il 10 di novembre (12 giorni dopo l’inaugurazione) arrivano le bici, e aprono le prime due stazioni su cinque (piazza XX settembre e zona ex stazione della Piccola velocità).
Stamattina (14 novembre) ho deciso di fare la tessera per usufruire del servizio Blu Bike. Per poter fare la tessera, necessaria per poter circolare, ho seguito le indicazioni pubblicate sul sito internet del Comune di Lecco. Come indicato su internet e nel regolamento del servizio mi sono recato intorno alle 9 di mattina presso via Balicco alla ricerca del ufficio di Linee Lecco. Dopo diversi tentativi andati a vuoto ho chiesto informazioni al titolare dell’adiacente bar. Recatomi presso un ufficio vuoto e senza insegne l’ho trovato chiuso e senza alcuna persona all’interno. A quel punto ho telefonato al numero di assistenza e ho chiesto l’orario di apertura dell’ufficio. “L’ufficio non è ancora in funzione”, ha risposto l’operatore, “deve recarsi presso la sede di Linee Lecco in piazza Bione”. Raggiunta in bicicletta la segreteria della sede, mi viene detto che nei loro uffici non è ancora possibile fare la tessera e che forse sarà possibile realizzarla dalla settimana prossima. “Per averla ora dovrà recarsi in Comune”. Ripresa in mano la bicicletta mi sono diretto verso il municipio, dove sono stato rimpallato all’ufficio dell’assessorato all’ambiente al civico 18 di via Sassi. Azzeccato il luogo, mi sono permesso di fare qualche domanda all’impiegato. “Come stanno andando le iscrizioni al servizio? La gente viene lo stesso nonostante non siano aperti il luoghi preposti?” e lui: “Adesso che ha smesso di piovere sì, la gente sa che le tessere si fanno qui e non hanno avuto problemi perché si informano”, sottointendendo una mia mancanza. Dopo la compilazione del modulo ed un ulteriore passaggio alla tesoreria comunale mi è stata data la tessera (numero 23).
La stazione più vicina (Piazza Diaz), purtroppo, non è stata ancora attivata.
Dopo aver optato per quella situata in Piazza XX Settembre ho cercato invano una rastrelliera dove poter lasciare la mia bicicletta. Anche qui con scarsi risultati. Montato sulla “Blu Bike”, ho pedalato fino all’unica stazione funzionante (zona Piccola). Depositata la bicicletta, ho cercato di riprenderla, provando dunque a restare nell’ambito dei 60 minuti di gratuità. Peccato che, come lieto fine di una mattinata pazzesca, la spia della stazione abbia cominciato a lampeggiare in maniera sospetta, avvertendomi che da quel momento era “fuori servizio”. Risultato: bicicletta bloccata e pedalata finita.
A quel punto ho chiamato il numero verde dell’assistenza e dopo dei controlli sul computer mi è stato detto che probabilmente era un problema di modem della stazione ormai non più funzionante.
Terminata la breve conversazione ho potuto sperimentare il “nuovo modo di muoversi in città”: andando a piedi.
Quando facemmo qualche domanda all’assessore Campione al di fuori della conferenza stampa ci disse: “E’ una buona cosa che il servizio parta d’autunno, così avremo del tempo per poter rodare il sistema”; tempo che il Comune si sta prendendo tutto: fuori servizio gli uffici di via Balicco, fuori servizio la sede di Linee Lecco, fuori servizio le stazioni Diaz, Meridana e Bione e anche un po’ quella della Piccola.
Il tutto a 19 giorni dalla conferenza stampa, a 16 giorni dall’inaugurazione in pompa magna ed ore e ore di spot celebrativi di un servizio che, ad oggi, non funziona.
Nicola Monti
Qui Lecco Libera
Ottima cronaca. ottimo giornalismo. Ottima prova sul campo Nicola.
Chissà quel genio dell’Assessore Campione come risponderà.
Risponderà?
Non posso che unirmi a Paolo nell’elogiare il lavoro fatto da Nicola, la sua professionalità nel non dare nulla per scontato andando a toccare con mano la realtà delle cose…….il resto, questo Comune di Lecco progressista di nome, berlusconiano nelle metodiche e nelle politiche, nella pubblicità strombazzante seguita dal nulla di fatto non si smentisce
ne parlano anche qui: http://www.lecconotizie.com/attualita/bike-sharing-il-nuovo-modo-di-muoversi-in-citta-e-andare-a-piedi-36083/
Grazie a voi, forse, fra poco in Comune si svegliano e lo faranno funzionare davvero. Sperém.
Continuate a stargli con il fiato sul collo. Almeno voi
Nel paese in cui si inaugurano le autostrade con la posa del primo mattone e decenni prima dell’effettiva apertura…
E’ comprensibile che il servizio sia da rodare, ma piuttosto che lanciare il servizio in pompa magna fate un bel test prima!
Ho letto con stupore le dichiarazioni del Vicesindaco Vittorio Campione pubblicate sul sito Lecconotizie rispetto al resoconto dell’amico Nicola Monti sul Bike-sharing lecchese.
“Quando si dà vita a un nuovo servizio è plausibile che ci possa essere qualche problemino. A me piace guardare le cose dal lato positivo, in questo caso dal fatto che siamo riusciti a far decollare il bike sharing a Lecco e, dopo pochi giorni dall’inaugurazione, già 50 lecchesi hanno acquistato la tessera. Certo che se poi c’è chi vuole stare a guardare il pelo nell’uovo qualcosa che non va troverà sempre…”.
Piuttosto che scusarsi per un disservizio, pratica ormai estinta, dipinge il cittadino che s’è preso la briga di testare (concretamente) l’effettivo funzionamento come un saputello prevenuto sempre pronto a “guardare il pelo nell’uovo”. Quel “qualcosa che non va” si chiama “stazione fuori servizio” e non “pelo nell’uovo”!
Avesse replicato in maniera così ottusa un dirigente leghista o pidiellino…
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