Il Ministro Profumo a Lecco

(Foto tratta da LeccoNotizie.com)

 

Oggi c’è stato un incontro in Camera di Commercio Lecchese con il Ministro della Pubblica Istruzione Profumo. Sono stati invitati a partecipare alla conferenza oltre che gli industriali lecchesi anche gli studenti del Badoni e i rappresentati della Consulta Provinciale Lecchese di cui io sono presidente.

Avevo preparato per l’incontro tre domande da sottoporre al Ministro, ma per una serie di imprevisti non meglio specificati ci è stato comunicato che le domande non potevano esser fatte.

Allora con la referente provinciale della Consulta abbiamo chiesto al Senatore Rusconi, conoscente stretto del Ministro secondo quanto mi è stato riferito, di poter incontrare il Ministro prima della sua entrata in aula e lì io avrei dovuto consegnare le mie domande al Senatore che poi le avrebbe passate a Profumo.

Non appena il Ministro è arrivato mi sono diretta all’entrata dell’auditorium insieme alla Referente che mi ha presentato; Profumo mi ha stretto la mano e cercava di farsi fotografare sorridente con la rappresentante degli studenti della Provincia, alchè  mi sono ritratta chiedendo al Ministro di ascoltare almeno una delle mie domande, ma Rusconi immediatamente ha cercato di prendermi i fogli con scritte le domande dicendo che non erano questi i patti. Nonostante il Senatore sono riuscita a porre in estrema sintesi la mia domanda al Ministro.

Questa è la domanda completa :

 Lunedì scorso ho partecipato al Consiglio d’ Istituto del mio liceo dove si è approvata la relazione annuale per l’esercizio finanziario del 2012 della scuola. Quello che ho potuto constatare è l’atteggiamento virtuoso del Liceo nonostante le oggettive difficoltà economiche. Infatti quello che mi ha sconcertata è vedere come una scuola pubblica che dallo Stato dovrebbe essere finanziata e incentivata , da esso venga invece snobbata. Il Ministero ha un debito di 169 mila euro con la mia scuola contratto a partire dal 2004 e non ancora sanato. Inoltre per il 2012 il Ministero ha stanziato 43 mila euro, ma di fatto quelli utili al mantenimento e funzionamento del Liceo sono solo 8 mila. Questo dato va confrontato con gli 85 mila euro che la scuola pubblica riceve dal contributo volontario dei genitori. E questo comportamento del Ministero si riscontra identico per tutte le scuole statali. Ma se i fondi stanziati dal Ministero sono insufficienti, quelli elargiti dalla Provincia e dalla regione sono inesistenti . Infatti l’ Ente proprietario e responsabile del mio edificio scolastico non ha stanziato alcun finanziamento. Fatto che potrebbe essere malamente spiegato dai sacrifici che questa crisi sembra doverci imporre, ma quello che non mi spiego è come il medesimo Ministero che non trova i fondi per le SUE scuole abbia stanziato 53 mila euro alle scuole di secondo grado paritarie. La disparità di trattamento è evidente e ingiusto anche perchè gli studenti delle paritarie in provincia sono 384 contro gli 855 studenti presenti solo all’interno della mia scuola. Quindi, Signor Ministro, perchè in un paese dove lo Stato ha l’obbligo costituzionale di garantire la formazione gratuita dei propri giovani il Ministero non si impegna seriamente nel fornire almeno i fondi essenziali ed indispensabili al quotidiano e basilare funzionamento della scuola, tanto che le famiglie volantariamente, su richiesta dei Dirigenti scolastici, versano un contributo dimostrandosi consapevoli della grave situazione economica delle scuole statali oltre che mostrare un atteggiamento più responsabile e consapevole del valore inestimabile della Scuola Pubblica per lo Stato più dello stesso Ministero ? E inoltre perchè non si è preso e non sembra si stia prendendo seriamente l’impegno di investire sull’ istruzione e quindi su noi studenti che in definitiva siamo coloro i quali dovranno decidere dell’ Italia ?

Questa è la risposta del Ministro : io sono qui da poco.

Dopo aver sentito la domanda e aver dato una deprimente risposta Profumo se ne è andato verso il tavolo dove spiccavano in bella mostra Brivio, Nava e Boscagli. Inutile dire che durante il suo intervento nulla ha detto riguardo il breve incontro avuto con me e non ha risposto a nessuna delle tre domande.


Benedetta Milani
Qui Lecco Libera 

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