Cave a Lecco: mettiamoci una pietra sopra. AL VIA LA RACCOLTA DI FIRME
Non tutti sanno che nella città di Lecco si sta per formare un buco di 18 milioni. Non sono Euro ma metri cubi. Roccia sottratta al già sacrificato Monte Magnodeno da parte dell’ormai saturo mercato del cemento. Il Nuovo piano cave provinciale, avviato dalla Giunta nel marzo 2011, prevede per Lecco la prosecuzione e l’ampliamento dell’attività estrattiva in tre cave: la cava Cornello, la cava Vaiolo Bassa e la cava Vaiolo Alta.
I sostenitori dell’insostenibile, abili nella neolingua che paragona l’escavazione alla “coltivazione” o la realizzazione di qualche gradone a “ripristini ambientali”, non si curano affatto di rendere pubblici i dati relativi al vigente piano cave, che risale al 1998, ed ai reali fabbisogni del territorio. Quanto si è scavato fino ad ora? Perché proseguire? A quale prezzo?
Domande inevase che intendiamo rivolgere alle Istituzioni competenti. Abbiamo scelto, com’è nostra abitudine, la forma più trasparente e partecipata possibile: una proposta di delibera sottoscritta dalla cittadinanza rivolta al Consiglio provinciale: il nostro territorio ha già dato, generosamente!
Ecco perché, per evitare che i proclami restino tali, raccoglieremo d’ora in avanti le firme delle cittadine e dei cittadini residenti in provincia di Lecco per raggiungere l’obiettivo dello stralcio, dal nascituro piano cave, delle cave lecchesi.
L’obiettivo, attraverso una successiva proposta in eleborazione, è quello di chiedere lo stralcio di tutti i restanti ambiti estrattivi: dal Cornizzolo alle cave sul Moregallo (Mandello del Lario), da Annone Brianza a Robbiate, da Colico a Cremeno. Dal momento che le forze in campo son quel che sono, andremo per gradi (non gradoni). Per intendersi: non vogliamo cave a Lecco tanto quanto negli altri comuni; alla luce di un mercato che consuma suolo per autoalimentarsi (in maniera fittizia).
Per fare tutto questo abbiamo bisogno di voi. Del vostro impegno, prima di tutto. Le firme necessarie per poter costringere il Consiglio provinciale alla discussione della delibera sono poche: cento. Quel che dovremo insieme a voi incrinare è il silenzio assordante che alberga in città. Prima che l’Addio ai monti venga ricordato per i buchi più che per Manzoni.
Per avere un quadro più preciso rispetto al Nuovo piano cave provinciale rimandiamo al documentario “Coltivando cave”, realizzato lo scorso febbraio: versione integrale – versione su YouTube.
Possono firmare tutte le cittadine e i cittadini residenti in Provincia (è necessario il documento d’identità!).
Ecco dove firmare:
- ogni mercoledì (dal 14 marzo al 18 aprile): mercato cittadino (zona Piccola velocità)
- ogni fine settimana (dal 17/18 marzo al 28/29 aprile): nel centro cittadino (p.zza XX Settembre, p.zza Garibaldi, Via Roma)
- ogni domenica (dal 18 marzo al 29 aprile): piazza Sant’Andrea a Maggianico
Spargete la voce.
Qui il testo della proposta di delibera (clicca l’immagine per scaricare il documento).
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