“La democrazia dei corrotti” a Lecco
“Oggi, vent’anni dopo Tangentopoli, la diagnosi di fondo non è diversa: la corruzione conserva tutti i suoi aspetti patologici e i caratteri di un sistema. E’ il sistema nel suo complesso ad essersi evoluto, adeguato ai tempi, ai cambiamenti della società. Senza per questo indebolirsi e ridursi, anzi”.
Questo è un passaggio de “La democrazia dei corrotti” (Bur), scritto a quattro mani dal giornalista del Corriere della Sera, Gianni Santucci, e dal sostituto procuratore di Monza, Walter Mapelli. Quest’ultimo, è un autentico esperto della materia. Non per averla praticata, sopportata, sdoganata o facilitata: per averla contrastata. Con i pochi e insufficienti mezzi che il codice penale italiano riconosce a chi voglia cominciare una strada così dissestata. Un contesto, quello della “democrazia dei corrotti”, dove gli “endemici vizi italiani del familismo e dell’economia delle relazioni hanno raggiunto livelli impressionanti”. Relazioni criminali, dove la bustarella di vent’anni fa ha ceduto il passo al conflitto d’interessi o generose regalie.
Un quadro drammatico della decadenza di un intero Paese, che se ne accorge quand’è tardi. Il libro, che ha il merito di indicare soluzioni pratiche e percorribili per arginare il dissesto che impoverisce le persone perbene, verrà presentato a Lecco mercoledì 7 novembre, alle ore 21, presso la sala conferenze della Banca Popolare di Sondrio. Ospite, il sostituto procuratore Walter Mapelli. Nessuna mazzetta è prevista per l’ingresso: libero e aperto alla cittadinanza.
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