Acqua pubblica, dibattito in città
L’incontro cade proprio il 5 dicembre, giorno in cui abbiamo organizzato la seconda proiezione di “Bella addormentata” a Mandello del Lario. Vale comunque la pena darne conto, specie per chi avesse già visto il film.
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PER SAPERNE DI PIU’
Entro la fine di quest’anno i competenti organismi idrici sostanzialmente decideranno in provincia di Lecco quale sistema (modello) adottare per la gestione del S.I.I. (Sistema Idrico Integrato : ciclo dell’Acqua dalla sorgente alla depurazione). Esistono 4 possibilità d’affidamento :
1) Mediante gara ad evidenza pubblica (possibilità d’ingresso ai privati)
2) A società mista pubblico/privata (con scelta del partner privato attraverso gara ad evidenza pubblica)
3) Diretto “in house” ad azienda 100 % pubblica ma di diritto privato (SPA) e quindi costitutiv. per il profitto
4) Diretto ad Azienda Speciale ( nel nostro caso Consortile ) non solo 100 % pubblica ma anche di diritto pubblico (non deve costitutiv. fare profitti ma solo coprire i costi e quindi, di fatto, si pone fuori dal Mercato)
Quest’ultimo “modello”, per noi appartenenti al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, “perno” della grande coalizione di forze che ha promosso e sostenuto i referendum vincenti del giugno 2011, risulta quello più coerente con il conseguente responso referendario che ha inequivocabilmente sancito che l’Acqua deve stare fuori dal Mercato e che i profitti devono stare fuori dall’ Acqua.
Ecco perché abbiamo ritenuto molto importante aprire, in collaborazione con associazioni ed enti sopra evidenziati, uno spazio specifico d’approfondimento su questo modello, purtroppo tanto coerente quanto così poco conosciuto.
La nostra preoccupazione, infatti è che si proceda alla scelta con ridotta informazione e quasi delegando a presunti esperti, visto peraltro che la materia prevede anche risvolti “tecnici” giuridici e gestionali non semplici. Questo non può e non deve però essere un alibi per nessuno nel non volerne approfondire a fondo i contorni. In gioco c’è infatti, come risulterà intuibile, ben altro che la mera gestione di uno dei Servizi Pubblici Locali ma, vista l’importanza di un Bene Comune indispensabile come è l’Acqua, una vera e propria “concezione” su come gestire Beni che costituiscono il Patrimonio Primario di tutti.
Allo stesso scopo bisognerà riservare grande attenzione alle cosiddette Multiutility, anche pubbliche, vista la loro chiara connotazione “mercatista”.
Per tutto questo, e per dare un sostanziale significato alla parola “Partecipazione”, è quindi scontato l’invito rivolto a tutti ad esserci !
Il Comitato Lecchese per l’Acqua Pubblica ed i Beni Comuni