Il Comune di Lecco e gli incontri con i cavatori
Nello scorso consiglio comunale del 22 luglio, il sindaco Brivio avrebbe dovuto rispondere ad un’interpellanza messa a punto dal consigliere Magni riguardante gli incontri informali che sono avvenuti tra alcuni appartenenti dell’Amministrazione comunale e due aziende cavatrici (Unicalce spa, Fassa Bortolo spa), che sono poi le principali portatrici di interessi relativamente alla parte lecchese del nuovo piano cave provinciale.
Mancando Magni, l’interpellanza non ha trovato pubblica risposta. Avendo ricevuto copia della risposta scritta inoltrataci dal sindaco Virginio Brivio, approfittiamo per anticipare il nostro profondo dissenso.
Il Sindaco sostiene infatti che incontrare le aziende cavatrici, prima della redazione delle osservazioni al nuovo piano cave del Comune di Lecco, “rientra nelle autonome iniziative dei Consiglieri Comunali a propri fini istruttori”. E non è sbagliato, a patto che tutto si svolga nella piena trasparenza. Il fatto grave non è aver incontrato i cavatori, quanto che di questi incontri (due, uno in sala giunta e l’altro nell’ufficio del Sindaco) non è stato redatto alcun verbale, impedendo così ai cittadini di conoscerne l’esatto contenuto.
In un altro passaggio il sindaco Brivio scrive che “ho personalmente accolto la richiesta di incontrare l’associazione Qui Lecco Libera […] anche di tale incontro non è stato redatto alcune verbale a cura del Comune”. Paragone stiracchiato. Brivio dimentica di sottolineare due aspetti: il primo è che noi, a differenza di altri, non siamo portatori di alcun tipo di interesse privato (sempre che avere a cuore l’integrità del proprio territorio non sia considerato tale) e in secondo luogo siamo stati incontrati a partita già chiusa, ovvero quando lo stesso Comune aveva già provveduto a licenziare le quattro paginette scarne e ininfluenti di “osservazioni” al nuovo piano cave provinciale. Senza peraltro discutere nelle apposite commissioni il contenuto del nostro ben più approfondito documento contro i folli ampliamenti delle cave lecchesi.
E ancora. Il sindaco Brivio e l’assessore Campione, quando ci hanno ricevuti, si sono rifiutati di far videoriprendere l’incontro: e cioè di verbalizzare il confronto. A distanza di un mese, giocano all’equivoco e per cavarsi dall’imbarazzo tirano fuori la carta del “così fan tutti”. Non è così. Per i cavatori è valso un altro trattamento. Poco trasparente e poco serio.
Qui Lecco Libera
Mi permetto di segnalare il documento redatto dal Forum Ambiente del Partito Democratico redatto in occasione dell’avvio del processo di revisione del Piano Cave e sottoposto alla direzione Provinciale del Partito. Tale documento è reperibile al seguente link:
http://www.pdlecco.it/public/pub_files/download/NUOVO_PIANO_CAVE_PROVINCIALE_2_19.11.201120111121104631.doc
Mi preme sottolineare questo passaggio, relativo alla situazione del Monte Magnodeno. Cito testualmente:
“le richieste estrattive del Magnodeno, proposte da Fassa e Unicalce, dovranno essere analizzate attentamente, valutando in modo puntiglioso i piani di coltivazione e di recupero, ampiamente disattesi in passato. Essendo attività presenti da troppi anni su queste pendici, l’analisi geologica legata al pericolo idraulico e di frana dovrà essere prioritaria rispetto a qualsiasi esigenze industriale;”
Ho capito bene? Nel documento lo stesso Forum Ambiente del PD invita a valutare “in modo puntiglioso i piani di coltivazione e di recupero, AMPIAMENTE DISATTESI IN PASSATO.”
La cosa comica è che se poi andiamo a consultare la posizione emersa sul “blogdem”:
http://www.blogdem.it/lecco/2011/12/20/la-posizione-del-pd-sul-piano-cave/
il passaggio relativo agli ampiamente disattesi piani di recupero, scompare!
Credo sia legittimo chiedere al Sindaco Brivio, al Vice Sindaco Campione ed al Consigliere Antonio Pattarini se e’ vero quanto si afferma nel documento redatto dal Forum Ambientale del Partito Democratico riguardo i piani di coltivazione e recupero, ossia che sono stati AMPIAMENTE DISATTESI IN PASSATO…
In caso affermativo come intende procedere la Giunta?
In caso negativo (versione che appare su blogdem.it/lecco) è possibile prendere visione della documentazione (foto, rilievi e relazioni tecniche) che dimostri l’avvenuto recupero e ripristino che sarebbe dovuto avvenire nel passato sulle aree oggetto di cavazione del Monte Magnodeno?