Corrado garante, il sostegno di Ilaria Cucchi

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Di indifferenza si può morire. Ma l’indifferenza si può superare.

Ho conosciuto Corrado Conti in occasione del secondo anniversario della morte di mio fratello, Stefano Cucchi, la sua associazione presentava uno spettacolo teatrale. Su una delle tante ‘morti di carcere’. Mio padre lo aveva conosciuto alla presentazione a Lecco del libro che ripercorre la vicenda che ha segnato la nostra vita e quella di mio fratello. Ormai da tanto tempo mi ritrovo in molte città italiane a raccontare non solo la storia di Stefano ma quella dei tanti, conosciuti o meno, che hanno pagato con la vita le negligenze dello Stato che dovrebbe garantire le persone nel momento in cui le sottopone a privazione della libertà personale. Non sono una giurista né una attivista politica ma credo di avere imparato, in questi anni, a riconoscere chi ha passione, competenza e rigore occupandosi di questioni connesse alla detenzione. Credo di poter affermare che Corrado Conti sia una di queste persone, capaci di unire l’umanità necessaria alla conoscenza del territorio in cui vive, delle sue problematiche. Credo che avere lui come Garante territoriale per il carcere di Lecco non possa far altro che contribuire ad aumentare rispetto per tale città e per la sua amministrazione. Credo che non solo i detenuti e i loro familiari, ma la stessa cittadinanza intera potrà sentirsi, avvalendosi del suo apporto, più tutelata e garantita. 

Ilaria Cucchi

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