Maratona Pgt di Lecco: fermatevi!

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Fermatevi! Questo è l’appello che rivolgiamo ai consiglieri comunali di Lecco, chiamati in questi giorni e in queste ore ad approvare definitivamente il Piano di Governo del Territorio cittadino. Alla base di questa richiesta non ci sono soltanto le modalità di questo voto -precipitose e anti-partecipazione- o i recenti fatti di cronaca (da Metastasi al “caso Castagna-Sorrentino”), quanto un dato di merito in particolare che mette in seria discussione l’impianto del documento urbanistico. Si tratta della previsione insediativa in esso contenuta, che è straordinariamente sovrastimata, con gravi ricadute in termini di nuovo cemento e consumo di territorio ancora libero.

Nelle nostre osservazioni al Pgt -che saranno trattate, come le altre, come un impedimento sul quale sorvolare- abbiamo verificato i calcoli prodotti dall’Amministrazione in merito alla “nuova” offerta abitativa -si legge nel Piano- “indirizzata alla minimizzazione dell’uso del suolo e alla riqualificazione urbanistica della città”.

Lo strumento urbanistico precedente al Pgt, del resto, aveva segnato un’infelice esperienza. Aveva previsto infatti una capacità complessiva di nuova edificazione per la sola residenza quantificabile in 832.900 metri cubi per una città di circa 50mila abitanti. Dal 2000 a fine 2008, ovvero in nove anni, le volumetrie realizzate in attuazione del Piano regolatore generale sono state pari a 323.119 metri cubi.

Cattive previsioni determinano a conti fatti un ingiustificato eccesso di offerta, contrario dunque ai criteri di sostenibilità ambientale, qualità della vita, tutela del suolo libero e utilizzo ottimale delle risorse territoriali: il manifesto politico di questa Amministrazione.

Queste cattive previsioni, però, continuano a caratterizzare anche il Pgt in fase di frettolosa approvazione definitiva. Come del resto ha ampiamente segnalato anche la Regione Lombardia, nel parere che abbiamo analizzato.

Nel Pgt si legge infatti che “le previsioni relative all’incremento della popolazione del Comune di Lecco, nell’ipotesi più in linea con gli andamenti demografici registrati e che prevede una fecondità in ripresa e movimenti migratori che tendono ad aumentare, prevedono una crescita dal 2009 al 2015 di 1.469 di nuovi abitanti residenti effettivi, pari ad un incremento annuo di circa 210 abitanti.A tale incremento di residenti, avendo sempre come riferimento il valore di 150 m3/abitante, corrisponde una volumetria pari a 220.350 m3 (1.469 abitanti x 150 m3/ab), pari a 31.479 m3/anno nei 7 anni considerati, ovvero dal 2009 al 2015”.

E ancora che “per determinare il fabbisogno teorico di volumetrie residenziali necessarie per far fronte alla potenziale domanda complessiva di abitazioni, seguendo quanto emerge dal documento della Provincia, si considera che solo il 45% dell’edificabilità teorica sia destinata a tradursi in nuovi abitanti residenti effettivi. I 220.350 m3 relativi alla potenziale domanda dei 1.469 nuovi residenti previsti a Lecco nel 2015 rappresentano allora il 45% dell’edificabilità residenziale aggiuntiva: il Piano dovrebbe perciò prevedere una edificabilità residenziale aggiuntiva pari a [(220.350 x 100) / 45] = 489.667 m3 da realizzarsi tra il 2009 e il 2015 che corrispondono ad un incremento teorico di (489.667 m3 /150 m3/ab =) 3.264 abitanti”.

Dunque, il Pgt in approvazione si fonda su una previsione (lorda) di 3.264 nuovi abitanti che portano con sé 489mila nuovi metri cubi.

La “fonte” dei dati comunali -specie quelli relativi alla popolazione residente- corrisponde secondo il Pgt alla “Elaborazione Ufficio Statistica Comune di Lecco su dati Istat”.

Il primo elemento che emerge è che la previsione insediativa alla base del documento di pianificazione in votazione in Consiglio comunale si riferisce a una stima fondata sugli anni 2009-2015. Di fatto, perciò, è un Pgt già “vecchio”. Ma non è tutto.

L’Amministrazione ha previsto una crescita demografica netta tra il 2009 e il 2015 di 1.469 nuovi abitanti. Suddividendo la cifra totale per gli anni considerati (7, 2009-2015), l’incremento annuo è di 210 nuovi abitanti.

Quel che abbiamo fatto è stato confrontare le ormai datate previsioni del Pgt -salvo le annualità 2014, 2015- con i dati reali forniti dall’Ufficio anagrafe del Comune di Lecco stesso.

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Dei 1.050 nuovi abitanti circa previsti tra il 2009 e il 2013 (210*5) dal Pgt se ne sono insediati soltanto 326. L’incremento percentuale dal “dato Pgt” ed il “dato reale Lecco fotografa un ingiustificato eccesso delle previsioni del 222%.

Una forbice che si allarga ancora di più considerando la crescita demografica lorda tra il 2009 e il 2015, quella secondo la quale cioè la domanda dei 1.469 nuovi abitanti rappresenterebbe il 45% di edificabilità teorica, a fronte di un’edificabilità aggiuntiva che sia in grado di rispondere a una previsione insediativa complessiva di ben 3.264 nuovi abitanti (489.667 m3). 3.264 nuovi abitanti suddivisi per i 7 anni considerati (2009-2015) danno conto di un incremento annuo previsto nel Pgt di 466 abitanti circa.

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Bene, dei 2.330 nuovi abitanti circa previsti in cinque anni (466*5) -sempre secondo i dati forniti ed elaborati dall’Ufficio di Statistica del Comune di Lecco- se ne sono insediati come detto 326. L’allucinante incremento percentuale dal “dato Pgt” ed il “dato reale Lecco” raggiunge la quota del 614%.

Sono davvero convinti i consiglieri comunali di voler disegnare un futuro “sostenibile” della città indossando delle lenti completamente sballate?

Per questo motivo -non l’unico, ma il più importante e preoccupante nel merito- ci auguriamo che il Consiglio comunale di Lecco voglia finalmente verificare -e stravolgere- queste previsioni, che rischiano di divenire un (ingiustificabile) pretesto per una nuova aggressione edilizia del territorio.

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