Teleriscaldamento SILEA, i Consigli comunali rischiano di esprimersi a cose fatte?

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(fotografia tratta da laprovinciadilecco.it)


Il cammino del teleriscaldamento a rifiuti collegato al forno inceneritore di Valmadrera sta per giungere a un passaggio decisivo. I sei mesi di proroga che la Regione ha concesso a inizio dicembre 2015 a Silea per la presentazione del progetto definitivo (centrale e rete insieme), infatti, sono quasi agli sgoccioli.

Ma se è chiaro il termine -fine maggio, inizio giugno-, è del tutto incerto il ruolo e la responsabilità che saranno chiamati a giocare i Comuni della provincia. In quanto proprietari e soci di Silea Spa, infatti, dovrebbero esercitare il pieno “controllo analogo” sulle scelte societarie -specie quando queste potrebbero portare ad una spesa di almeno 54 milioni di euro– partecipando attivamente a tutto l’iter autorizzativo.

Stando a una comunicazione che l’amministratore unico di Silea, Mauro Colombo, ha inviato a metà marzo al sindaco di Suello, Carlo Valsecchi, la società che gestisce il forno punta a presentare il progetto definitivo della centrale -privo della rete- a quella che ha definito l’”Amministrazione competente”, “ossia alla Regione Lombardia”. Agli amministratori locali, soci di Silea, non spetterebbe altro che “una serata sul tema […] non prima della fine di giugno”.
Se così fosse, i vertici di Silea avrebbero nuovamente cambiato idea rispetto a quanto assicurato soltanto lo scorso dicembre, quando lo stesso Colombo aveva dichiarato pubblicamente che “ogni atto relativo alla realizzazione del teleriscaldamento dovrà essere discusso e approvato in tutti i Consigli comunali”.

Dalla lettera di Silea al sindaco di Suello, sembrerebbe invece che ai Consigli comunali non spetti che la ratifica di decisioni già prese e il via libera a progetti già presentati in Regione. Esattamente l’opposto di quanto auspicato a fine 2015 dall’intero Consiglio comunale di Lecco, socio di maggioranza della società “in house”.
Facciamo quindi appello a tutti i sindaci e agli amministratori locali affinché si faccia chiarezza sul percorso amministrativo di queste scelte. Che ruolo giocheranno i consigli comunali da qui a fine maggio?

Anche perché si rischia l’ennesimo paradosso. Silea Spa ha infatti commissionato uno studio di fattibilità per una “fabbrica dei materiali” per il recupero dei rifiuti, una maniera potenzialmente alternativa e sostenibile al forno inceneritore, e quindi al teleriscaldamento. Ci chiediamo che fine abbia fatto quello studio. Com’è possibile procedere a tappe forzate con il progetto del teleriscaldamento senza aver illustrato chiaramente le alternative sostenibili per l’ambiente e i conti pubblici?

Coordinamento Rifiuti zero Lecco

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(La Provincia di Lecco, 20 aprile 2016)

Solito copione: come coordinamento rifiuti zero abbiamo chiesto chiarezza a sindaci e Silea sui prossimi passi amministrativi e decisionali del faraonico progetto del teleriscaldamento (almeno 54 milioni di euro), motivando (come avete letto qui sopra) le nostre preoccupazioni. I vertici della società 100% di Comuni evitano di rispondere nel merito e oggi su La Provincia di Lecco straparlano di “ignoranza e malafede”.

A dimostrazione della nostra buona fede, ecco la missiva dell’amministratore unico di Silea Spa al sindaco di Suello:

Lettera-Colombo-Silea

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