Questa sera
Appuntamento questa sera alle ore 21.00 – sala conferenze della Banca Popolare di Sondrio!
“Fra trent’anni gli italiani non saranno come li hanno voluti i partiti, ma come li avrà fatti la televisione.”
Così scriveva Ennio Flaiano negli anni ’70. E si sbagliava. Ora che quei trent’anni son passati abbondantemente, lo possiamo dire.
Gli italiani sono perfettamente come li hanno voluti i partiti. Il che equivale a dire che sono come li ha fatti la televisione. Perché potere e mezzi di comunicazione sono due facce della stessa medaglia.
E questo lo si sa dalla notte dei tempi. La cosa che si sa meno, forse, è il come. Sia come siano questi italiani voluti da partiti e televisione, sia come questa trasformazione sia avvenuta. Al primo interrogativo, ognuno risponderà come meglio preferisce e suggerisce la propria coscienza. Al secondo, c’è chi ha tentato di dare una risposta. E lo ha fatto raccontando semplicemente dei fatti. E’ Loris Mazzetti, dirigente Rai e attualmente capostruttura a Raitre, nonché uno tra i più stretti collaboratori di Enzo Biagi. Lo fa scrivendolo – e pubblicandolo per i tipi della BUR – nel suo ultimo “libro nero della Rai”. In 420 pagine Mazzetti racconta la sua pluriennale esperienza dietro le quinte di viale Mazzini (e di corso Sempione), senza risparmiare nulla e nessuno. Racconta l’ingerenza di una politica faziosa e incompetente, i retroscena dell’editto bulgaro, alcuni casi espliciti di mobbing nell’azienda, lo straordinario scialacquio di soldi pubblici in cause inutili ed evitabilissime, lo spreco di risorse, soprattutto umane, la degenerazione di un servizio che di pubblico ha ormai poco. Il nome, il canone e poco altro. Mazzetti, dal baluardo di un piccolo – ma per fortuna attivo – manipolo di “reduci” che ancora resiste all’intero della RAI, fa nomi e cognomi. Senza paura di ritorsioni. Senza paura di dire, una volta tanto, il vero. Come fece il suo maestro, il compianto Enzo Biagi, che apre il testo con una breve e sentita prefazione. L’opera di Mazzetti non si esaurisce certamente in questo libro, ma continua. Nella speranza non certo di tornare agli antichi fasti della TV degli esordi (quella del carosello e del musichiere, di Manzi e di Enzo Tortora), ma di ridare dignità ad una televisione pubblica che sembra aver perso la sua vera missione, ovvero quella di fare cultura. In questo tentativo, Mazzetti verrà a Lecco il prossimo 18 aprile. Presenterà, sia per chi già lo conosce e per chi ancora dovrà conoscerlo, “Il libro nero della Rai” (BUR, 2007). Sarà sicuramente la giusta occasione per fare qualche domanda, che non fa mai male, e capire se mai potremo tornare a cantare con Zero “Viva la RAI, ci fa crescere sani…viva la RAI!”. Alle ore 21, presso la sala conferenze della Banca Popolare di Sondrio, Via Amendola – angolo via Previati.
Freuse
sembrerebbe interessante. lo leggeremo.