L’opposizione che non si oppone


Dario Franceschini è segretario del Partito Democratico relativamente da poco. Ritengo che lo si possa ritenere tale ancora per pochissimo.
Durante la campagna elettorale in vista delle europee di questo giugno, consapevole della brutta aria intorno all’inesistente piddì, s’è travestito da duro e ha cominciato – incredibile! – a criticare sul serio il “sistema Berlusconi”. Corruzioni varie, conflitti d’interessi, servilismo delle decine di camerieri, donne come fossero fiches e frequentazioni poco raccomandabili con Giampaolo Tarantini.
Poi più nulla. Se non il solito silenzio assordante di chi preferisce trastullarsi e pugnalarsi nel rituale gioco delle parti in vista di un Congresso spacciato per salvifico.

Il tutto mentre la maggioranza approvava (e l’intoccabile Napolitano firmava senza nulla eccepire, ndr) un decreto camuffato da correzione volta ad implementare le politiche sociali per fronteggiare la crisi. L’amnistia fiscale, meglio conosciuta come “scudo fiscale”, è passata grazie alle assenze strategiche di un’ampia fetta dell’opposizione parlamentare. Il Partito Democratico, essendo la forza più rappresentata in Parlamento, ha primeggiato e fatto incetta. Nel senso negativo però.
Chi paga per questo “imperdonabile errore”? La solita vittima sacrificale “scaccia grane”?
Franceschini si nasconde e trasforma l’assist dell’opposizione per l’approvazione finale dell’amnistia fiscale (incostituzionale) in una sorta di disguido burocratico a cui s’è aggiunta un’epidemia infausta tra i banchi del Pd. Ai cittadini che conoscono la storia di questo Paese ricorda però qualcos’altro.
Quindici anni di favori, ammiccamenti, leggine ad hoc. Franceschini non c’entra. Lui, fino all’altro ieri, era consigliere comunale a Ferrara.

A proposito di scudo fiscale.
A proposito di bocciatura del Lodo Alfano ecco l’udienza del 6 ottobre, merita d’esser seguita, specie quando parlano i difensori (tutti e tre parlamentari) di Berlusconi.

Duccio Facchini

18 pensieri riguardo “L’opposizione che non si oppone

  • 11 Ottobre 2009 in 20:40
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    Siete degli idioti!

    La volgarità di questo video mi disgusta.

    E’ grazie a gente come voi se abbiamo il governo che abbiamo. Se vi piace pensare che sia tutto un complotto, se vi fidate di bugiardi come Grillo e Travaglio, se preferite prendervela con chi si da’ da fare per dare un’alternativa a questo paese… continuate così.

  • 11 Ottobre 2009 in 22:25
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    Dev’essere davvero deprimente.
    Ad una certa età ti RISVEGLI in Italia e capisci come stanno realmente le cose. Allora crei un blog di vera informazione per cercare di coinvolgere qualcuno nelle tue giuste battaglie.
    Vai in strada a dire in faccia ai politici della casta le cose che meritano. Ti predi le conseguenti querele gratuite. Posti il tutto sul blog… e poi arriva un cieco telerimbambito come Fabio Galvagni, posta l’unico stupido commento e insultando se ne va…

  • 12 Ottobre 2009 in 19:28
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    Non ritengo questo di Franceschini tra i migliori video fatti da QLL.
    Tirar fuori da un bradipo della “verve”, che scivola, mi sembrava difficile anche per un ragazzo sveglio, onesto e impertinente come Duccio

    Ma leggere come difesa di Fabio Galvagni queste parole: “Se preferite prendervela con chi si da’ da fare per dare un’alternativa a questo paese” viene da ridere.

    In questo video si sottolinea, e Franceschini conferma che, sullo scudo, è stato fatto un errore imperdonabile e sul conflitto di interessi pure e poi propone lui stesso di fare un elenco degli errori che sono stati fatti.

    Che se vogliamo soffermarci un attinmo vedremmo che dura 15 anni. Come ha domandato “retoricamente” Duccio.

    Forse Fabio Galvagni, quindi, ha sbagliato parole.
    O ha confuso l’ospite…

  • 12 Ottobre 2009 in 21:39
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    Caro “WirtschaftInformatik”,

    quando eviterai di etichettare tutti per farli rientrare nei tuoi schemi avrai fatto il primo passo per capire cosa sia un’alternativa e cosa sia parte del problema.

  • 13 Ottobre 2009 in 10:33
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    Prima di tutto una considerazione : si spara sempre nel mucchio e questo mi da fastidio. Confondere la Binetti con l’On. Lucia Codurelli mi pare davvero imperdonabile; soprattutto per chi avrebbe potuto alzare il telefono, mandare una mail o, addirittura, far quattro passi per andare in federazione provinciale e porre gentilmente la domanda : “scusate, ma come mai Lucia è mancata al voto dello scudo fiscale ?”. Se lo avessi fatto, avresti avuto l’accortezza di scriverlo (di dirlo mi rendo conto che era oggettivamente difficile per la brevità dei tempi ma almeno di scriverlo), e se lo avessi fatto ma non riportato , beh, allora non si tratterebbe di disattenzione o parzialità ma di maleducazione.
    Detto questo per fare i dovuti distinguo, il video non l’ho trovato volgare e le aggettivazioni del genere le lascio a terreni diversi. Quì Lecco Libera certo rompe un pò le scatole ma almeno una volta ogni tanto si trova qualche argomento interessante; magari espresso in modo non condivisibile, magari leggendo la realtà in modo diverso da quello del lettore ma almeno si danno da fare.
    Ho personalmente parlato di Amnistia Fiscale e non torno indietro sul punto, nonostante qualche tiepido dietrofront sia stato fatto nelle circolari del Ministero delle Finanze e dell’Agenzia delle Entrate. Ad ogni modo, se vi fossero stati tutti i deputati assenti, quelli della maggioranza avrebbero alzato il telefono e li avrebbero fatti arrivare in massa, perché in gioco non c’era solo lo scudo fiscale ( che a qualcuno pare non essere piaciuto ) ma la fiducia al governo… il che è un grande incentivo per recarsi di corsa a Roma.
    Non conosco, e non trovo informazioni, sulla “pregiudiziale di incostituzionalità”( se qualcuno ne sa qualcosa, mi scriva pure longoni-andrea@hotmail.it) e non so giudicare in merito ma un modo per raggirare l’ostacolo lo si trova sempre, basta ritardare la votazione e chiamare i propri e i giochi sono fatti; è da sempre così.
    La sinistra ha fatto molti errori, il primo fra tutti è stato quello di non governare, il secondo di non fare la legge sul conflitto di interessi, aspetteremo che qualcuno tiri le cuoia, il terzo è stato quello di non porsi il problema del governo ma quello della vittoria elettorale.
    IL VERO ASSIST PERÒ LO HA FATTO DI PIETRO, BERLUSCONI INFATTI STÀ SFRUTTANDO LA SCEMENZA CHE HA DETTO CONTRO LA FIRMA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PER AFFERMARE CHE NAPOLITANO AVREBBE ACCORDATO, CON LA SUA FIRMA, LA GARANZIA DI COSTITUZIONALITÀ DEL LODO ALFANO E SU QUESTO CI HA FATTO IL SOLITO GIOCHETTO DI DELEGITTIMAZIONE DELLE ISTITUZIONI.
    I capocca comunque non si vincono con altri capoccia, quello che serve è un partito strutturato e con delle regole che sviluppino la partecipazione popolare alle scelte politiche, per questo devio dal discorso e invito tutti a venire alle Primarie del 25 ottobre e votare per Ignazio Marino Segretario; vi costerà 2€ e cinque minuti e magari le cose cambieranno in meglio (http://www.ignaziomarino.it).
    Tornando al punto, Franceschini se non altro si è fermato ed ha risposto, che poi non piacciano delle risposte date in fretta e furia (gli appuntamenti per le primarie in questo periodo sono molti),può anche essere.
    Comunque, se però l’opposizione non si opponesse, come mai il governo dovrebbe porre la fiducia a molti dei suoi provvedimenti ? Io dico che il lavoro nelle aule non è visto e non è seguito e l’unica cosa su cui ci si basa per giudicare sono le sparate televisive. Il problema è che la politica si fa prima di tutto in parlamento.

  • 13 Ottobre 2009 in 12:54
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    P.S.
    Fabio comunque ti ringrazio per esserti esposto con nome e cognome. Personalmente preferisco una forte critica da qualcuno che si espone in prima persona piuttosto che mille complimenti anonimi.

  • 14 Ottobre 2009 in 02:48
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    Io invece preferisco ascoltare una splendida musica senza conoscere il nome del compositore, piuttosto che ascoltare Fabio Galvagni che strimpella insulti.

    P.S. Ferruccio de Bortoli alcuni giorni fa mi ha scritto esattamente la stessa cosa. Si è perso dietro agli pseudonimi, tralasciando completamente il senso delle parole.
    Qualcosa vi accomuna, e adesso capisco meglio cosa significano le parole che sento spesso in giro: “sono italiani”. Gli italiani si soffermano sui dettagli insignificanti al punto da ignorare il senso delle cose. Infatti il mio intervento non era un complimento ma solo una constatazione; semmai una critica nei confronti del caro Galvagni. E non è nemmeno un commento anonimo: RIPE docet.

  • 14 Ottobre 2009 in 10:11
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    @ Fabio Galvagni: Grazie per gli idioti e per aver creato il solito buon calderone assolutorio che vuole tutti polarizzati verso Grillo, Travaglio e compagnia bella. Qui Lecco Libera non è costola o “braccio armato” di nessun blogger o giornalista. Piuttosto mi incuriosisce il calcolo: domande a Franceschini + spirito critico indisposto a farsi ingannare dalla retorica dei “falsi oppositori” = contribuire a far vincere il corruttore Berlusconi. A me pare il contrario. Oppositori deboli e/o conniventi + senso miope d’appartenenza a una fazione (salame sugli occhi) = vittoria del populismo e crisi ideologica dell’alternativa.

    @ Longoni: Qualcuno ha citato Lucia Codurelli nel video? Nell’articolo? No. Perché la Codurelli è giustificata. E’ stata contattata, ha spiegato le sue ragioni, legittime, ed è per questo fuori dalla polemica con Franceschini. Non capisco quindi la filippica introduttiva sul come fare e dove recarsi per rispondere a principi di buona educazione. Chi ha sparato nel mucchio? Altri. Non c’è traccia di qualunquismo nel video; non per campanilismo, per carità! Franceschini è stato interpellato sulle responsabilità del gruppo dirigente (lui, Soro e altri ad esempio) e su coloro “senza giustificazioni”. La Codurelli, lo ripeto così ci capiamo meglio, non è stata citata nel video! Sulla pregiudiziale di costituzionalità (nel video c’è un lapsus legato all’incostituzionalità del condono) puoi trovare sicuramente materiale interessante. Pure il Pd ha presentato la pregiudiziale alla Camera. Primo firmatario? Antonello Soro. Splendido!

    @ Trezzi: Non credo che sia stato inutile interpellare Franceschini. Concordo sullo squallore del personaggio e sul bradipismo che lo contraddistingue. Il problema è che di fronte al dato di fatto c’è chi risponde mentendo (stile Castelli) e chi balbetta confusamente (stile Franceschini).

    Duccio

  • 14 Ottobre 2009 in 14:09
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    Maicon, solo adesso ho capito perché hai scritto “WirtschaftInformatik”, quando ti sei rivolto a Galvagni.
    Abbiamo visto a cosa ti serve il nome: a cercare gli altrui cazzi su google, per rispondere “a quello che rappresenta quel nome” e non “al commento che hai letto”. Quindi tu non rispondi “a quello che sono”, ma a “quello che rappresento”. Ergo, se su google avessi trovato menzogne infamanti, Galvagni per te sarebbe stato un infame, ed avresti risposto a tono. Per fortuna hai trovato solo ” WirtschaftInformatik “. Meno male.
    Complimenti, sei degno di restare in Italia ad aspettare i 999 Fabi Galvagni che hai evocato e che immancabilmente verranno. E verranno non a criticarti, come hai bonariamente ed erroneamente scritto, ma a insultarti. Perché non era una critica la sua, ma un insulto chiaro e nitido.

    Devi sapere, poi, che “Maicon” è altrettanto anonimo di “jusprimaenoctis”. Siamo tutti anonimi sul web, finché non postiamo la fotocopia del passaporto. Eppure IO non sono andato a cercare su google i cazzi di Galvagni, come hai fatto tu (non mi è passato nemmeno in mente e ci ho messo un giorno a capire da dove veniva quel “WirtschaftInformatik”). Ecco a cosa ti serviva il nome!

    Che male ti ha fatto l’anonimo che non ti nuoce? Che male ti ha fatto l’anonimo che condivide qualche tua idea? Chi si è mai lamentato dell’anonimo benefattore?
    Maicon, hai solo paura e/o insicurezza. Non averne, perché non ne hai motivo.
    La mancanza di appoggi, di dati, di conferme nei miei confronti ti ha deluso, e la delusione si è trasformata in dubbio, il dubbio in paura. A sua volta la paura ha reso effimere e invisibili le mie parole. Ora quando scrivo vedi solo “la paura dell’ignoto”, dello sconosciuto.
    Non avere paura dell’ignoto. Non avere paura del buio ( http://www.jusprimaenoctis.net/?x=entry:entry090925-011509 ).

    “Non altro che il tuo nome mi è nemico. Tu sei te stesso, anche se tu non fossi un Montecchi. Oh prendi un altro nome! Che cos’è Montecchi? Non è una mano, non un piede, non un braccio, non una faccia. Nessun’altra parte appartenente ad un uomo.
    Cosa c’è in un nome?
    Ciò che noi chiamiamo rosa, chiamata con un altro nome, profumerebbe come dolce. Così Romeo, se non si chiamasse Romeo, manterrebbe quella cara perfezione che possiede.” (William Shakespeare)

    Altero Pannistracci
    Verena Conzett-Strasse 24
    8036 Zürich

  • 14 Ottobre 2009 in 22:00
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    oh, gesù (no, niente: solo che Colui il cui Nome non può essere pronunciato potrebbe adombrarsi se Lo invocassi a sproposito)
    E’ la rete, bellezze!
    Glasnost (anche se purtroppo fino a un certo punto…)
    Vi faccio un eseNpio personale: c’è un sito di giovani – e meno – maestre elementari.
    Mi sono iscritto/registrato.
    Ho esplicitato domande sulla riforma gelmini, all’inizio di questo anno scolastico.
    Il Webmaster è un noto ex-istruttore-elicotterista dell’Aeronautica M.
    Non sono più in grado di entrare nel sito con il mio pseudonimo
    Mi sono profilato con un altro pseudonimo
    LUI (il webmaster) mi ha sgamato subito perchè intercetta l’indirizzo della macchina da cui arrivano le richieste di connessione. E me l’ha fatto simpaticamente (faccina che ride rotolando) capire.
    QUINDI!???
    Chi blogga ha il suo. Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate.

  • 15 Ottobre 2009 in 00:19
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    Caro Altero,
    “Maicol” non è anonimo in quanto è il mio nome di battesimo. Poi non ho fatto nessuna ricerca su google, ho semplicemente cliccato sul link al sito di Galvani per poi passare al suo blog… e l’ho fatto solo perchè mi affascina cercare di capire come si possa arrivare a certe posizioni, ad avere un tale strato di fette di salame sugli occhi.
    E poi quanto casino per un p.s. forse di troppo, per aver cercato di sorvolare su un insulto che ovviamente non necessita di risposta, e per aver equivocato il tuo post (pensando che il nome jusprimaenoctis fosse di qualche noto buontempone che evita di usare il suo nome).
    Che bello poi con solo due mie frasi sei riuscito a psicanalizzarmi (ma paura di cosa?) e sei pure andato a scomodare Shakespeare!

  • 15 Ottobre 2009 in 06:33
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    sarebbe bastata una semplice specificazione, cosa che non hai messo; è una mancanza che , per quel che mi riguarda, ritengo estremamente grave, perché nel giudizio finiscono tutti, non essendo stata fatta alcuna distinzione fra “giustificati” e “non”.
    Comunque il mio obbiettivo l’ho raggiunto, almeno ora si sa che l’On Codurelli era ben più che giustificata.

  • 15 Ottobre 2009 in 19:48
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    Bravo Longoni: clap clap! Anche questa volta hai ricoperto al meglio il ruolo che più ti piace: il funzionario di partito (quale poi?).
    Per quanto riguarda la “mancanza” ti invito a riguardarti con attenzione il video-intervista.
    Duccio

  • 16 Ottobre 2009 in 19:53
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    quindi tutto si è risolto nel definire con precisione condivisa chi c’era, chi non c’era, chi era giustificato e chi no.
    Ma resta, almeno, il titolo: L’OPPOSIZIONE NON SI OPPONE!!!

    E sapete, quegli affetti da varie sindromi senili: sono così ormai contaminati da aver perso anche soltanto la memoria di che cosa sia “opposizione”.
    Osservate per un momento, per esempio, il “santino” della pagina milanese del “Manifesto” di oggi 16 ottobre:
    “la sinistra deve stare con chi perde la casa” a firma di A.Patta e M. Gaeta.
    il contenuto dell’articolo, che muove da vicende controverse che hanno agitato le periferie milanesi nelle scorse settimane, e un “appello” a tutta la “sinistra” perchè non lasci soli gli sfrattati.
    FANDONIE! Quei partiti negli anni ottanta erano del tutto succubi se non complici delle politiche suicidamente immobiliariste del Comune di Milano, e gli unici, oggi come allora, che avevano il coraggio – o forse soltanto la necessità – di attraversare la contraddizione delle occupazioni delle case popolari, erano i centri sociali (di sinistra, naturalmente: spesso separati l’uno l’altro) e il sindacato, in specie della cisl.
    Ora invero è rimasto il sindacato.
    La struttura partitica è stata organica, a milano, alla logica della spartizione: del potere, delle poltrone, delle mazzette,del prestigio, dei profitti. Ora che i poveri PRC sono “extraparlamentari” e che i poveri DS ops PD possono sciorinare impunemente tutta la loro voglia di piacere al Capo, come possono uscire con l’appello alla mobilitazione!!! la mobilitazione si tentò di fare venticinque anni fa, per un po’ andò bene, poi fummo schiacciati, emarginati o al più ricondotti a fenomeno culturale dei navigli. E adesso con singolare tempismo i partiti lo ripropongono!?! è come mobilitarsi per abbattere il Muro di Berlino, e intanto portare nafta alle ruspe israeliane. Non ho più nemmeno insulti. Sono Ceto; ecco. Attenti al Ceto – e… direi situazionisticamente,- al Sott’A Ceto!!!

  • 16 Ottobre 2009 in 19:56
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    A me pare che il PD sia in perenne “campagna elettorale interna” tra correnti, riunioni plenarie, congressi, primarie… mai una posizione netta sui temi che mi interessano: vedi anche l’ultima gaffe sulla legge contro la discriminazione sessuale.
    Il senso dei video di Duccio, secondo me, è che non è più il tempo di mandar giù tutte le cavolate che fanno questi nostri politici, sempre pronti a parlar bene ma a razzolare male. E’ meglio il giornalista chinato che fa da megafono agli uffici stampa?
    All’inizio avevo fiducia nel progetto del Partito Democratico, ma è bastato poco per farmi passare l’entusiasmo. Forse è naturale che la genesi di un nuovo movimento passi per il suo seppuku? Il dolore prima dell’alba di un nuovo giorno? Non tutti hanno i professionisti di Publitalia e Fininvest a disposizione per creare un partito

  • 17 Ottobre 2009 in 16:27
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    ma buuuu, ti prego! funzionario di partito ?? fàm ul piasé. È semplicemente rendere giustizia ad una persona con cui spesso non condivido le idee ma che quando l’ho vista non esclusa quì, come sui giornali o in altri blog dall’alveo dei fannulloni, senza dire che se non era presente c’era una motivazione ben più che plausibile, mi è venuto di rispondere. Ovvio è che chi può più facilmente sapere, credo sarebbe bene che specifichi. Non condividi ? pace.
    Comunque non sono più a Lecco, quindi non ho culi da leccare (ma tanto non li ho mai leccati), né persone da rendermi simpatiche.
    Quello che piace fare a me è lavorare per i miei concittadini e le mie concittadine, mettendomi in gioco, facendomi valutare sulle cose che faccio, su come opero. Se fossi un funzionario, non avrei preso molte scelte scomode che invece ho preso.
    La differenza è che a te piace fare l’urlatore di piazza che, per carità, ha la sua funzione nel rilevare i problemi, a me, invece, piace risolverli.

  • 18 Ottobre 2009 in 09:22
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    Giuro che poi mi taccio: ho l’impressione che tu stia sprecando saliva. Ma è solo un’impressione di un “urlatore di piazza” contro la lungimiranza di chi adora risolvere i problemi.
    Concludo la sterile polemica con una battuta: meno male che Longoni c’è (cit)!

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