E’ caduta la Faggi
Annuntio vobis gaudium magnum: la Faggi è caduta. Il “governo del fare” ha fatto l’unica cosa corretta in questi tre anni di litigi, scaramucce, spartizioni e pagliacciate: è andato a casa. La crisi è esterna. La sfiducia, a quanto è dato sapersi, è scaturita a causa delle dimissioni in massa dei consiglieri d’opposizione e di qualche “franco tiratore” stufo di figuracce.
Ora ci aspettano mesi di commissario e poi le elezioni in concomitanza delle regionali. La riflessione è una sola: se questa maggioranza (con le sue sfumature) ha deciso di suicidarsi significa che il piatto (la candela) è molto ricco. Staremo a vedere.
Disarcionato in malo modo, il sindaco Faggi lunedì sera in Consiglio Comunale aveva già fatto intendere d’aver mangiato la foglia. Il clima era quello tipico da 24 luglio. La caduta rovinosa è arrivata due giorni dopo. Per fortuna i capetti del Pdl locale e della Lega soltanto ieri s’erano scapicollati a ribadire “piena fiducia” al primo cittadino. Vedi un po’ tu!
Ora la palla passa ai cittadini. Non conterei molto sulla memoria storica da qui a qualche mese. La sanzione “civica”, diciamo così, è marchio assai rimovibile. Basteranno qualche slogan su giornaletti accondiscendenti e qualche panzana costruita ad arte? Sarà compito (non esclusivo) quindi di un’opposizione, fin qui colpevolmente troppo blanda, di articolare un’alternativa credibile al populismo di plastica dei fautori della finta concretezza. Il messaggio alternativo dovrà però comprendere serietà, coerenza e credibilità. Nonché idee.
Arrivederci ex Sindaco! Nel nome del “comune amico”.
Duccio Facchini
non si può che dire: ben le sta!
e ora non resta che sperare che l’opposizione accetti di svegliarsi anticipatamente dal letargo e proponga qualcosa di incisivo … e realizzabile.
Silvia
Silvia ha ragione nell’augurio.
Aggiungo però in più che sarebbe ora che sempre più cittadini e cittadine, liberi, con un senso civico non di delega in bianco, incomincino ad assumersi, programmaticamente, quella responsabilità di non demandare all’aupsicabile – ma in questi lunghi anni inutilmente attesa – fine del letargo di un’opposione istituzionale
il modello di comune amico che vogliono.
paolo
finalmente la possibilità per l’opposizione di dimostrare che esistono modi diversi di “fare politica” al nord rispetto a quelli della lega e del berlusconismo…
Eh Eh ..la cosa che mi ha fatto più “ridere” è Bodega che urla “vigliacchi” agli esponenti del Pdl che hanno fatto saltare la giunta e che dice di essere stato colto di sorpresa da questa decisione. Il senatore le sere prima era in giro con uno di questi ” vigliacchi”…nessuna critica per carità. Uno può uscire o avere tutti gli amici che vuole, ma è “buffo” che la coincidenza sia sempre un classico di questa bella politica nostrana? No? mah!
La maggior parte dei professionisti della politica sono dei mediocri e come tali,una volta eletti,si credono dei fenomeni che se esclusi dagli assessorati o incarichi di potere fanno i capricci.Regola valida per TUTTI i partiti e movimenti vari,questa è la sostanza dell’accaduto.Inutili i soliti bla..bla…
Il problema è che caduta la Faggi, verrà eletto/eletta un’altra Faggi, magari del centro-sinistra. Secondo me continuare a ragionare in termini di schieramento, loro (la destra) sono cattivi, noi (la sinistra) siamo buoni, è oltre che sbagliato anche drammaticamente controproducente. Bisogna rendersi conto che è tutta questa politica sbagliata, la politica di chi fa politica (anche a sinistra) solo ed unicamente per il suo interesse o per l’interesse dei suoi amici. Questo non è qualunquismo è solo la drammatica verità.