Il concetto di Democrazia

Ieri sera è stato a Barzanò il Cardinale Camillo Ruini. La storia lo ricorderà per le sue memorabili invettive contro fecondazione assistita, diritti alle minoranze ritenute “ammalate” e così via. Un uomo di pace e di tolleranza insomma. L’emblema degli “amici” di Comunione e Liberazione: come il neo servetto berlusconiano di matrice brianzola che di cognome fa Lupi. Maurizio Lupi è presidente di una fondazione che vien chiamata “Costruiamo il futuro”. Questa sedicente fondazione ha organizzato l’incontro con “sua eminenza”, autore del testo “Confini” scritto con lo storico Ernesto Galli della Loggia nonché edito dalla casa editrice del Premier. La spalla, per l’occasione trasformatisi in vellutato assist-man, era il direttore del più grande quotidiano italiano: Ferruccio De Bortoli.

Con Giovanni, suo padre e qualche amico di Desio, s’era pensato – dopo aver ascoltato civilmente il dibattito – di interpellare “sua eminenza” su un fatto molto semplice: a quando una sua requisitoria dogmatica sul Sultano S.B.? La corruzione, l’elusione della legge, le leggi su misura, le puttane, le menzogne, la violenza mediatica contro l’avversario etc. etc. etc..

Comunione e Liberazione mobilita molto di più che il Pdl stesso, anzi. Il palazzetto dello sport di Barzanò era ricolmo: almeno cinquecento e passa persone. Appena entrati nel palazzetto ecco materializzarsi davanti il buon De Bortoli. Col sorriso sulle labbra gli accenno: “complimenti Direttore”; lui, un po’ convinto d’aver davanti l’adepto ruiniano o il fan berlusconiano, abbozza un “grazie” avvolgente. Replica secca del sottoscritto: “voi del Corsera restate sempre convinti liberali, sempre ostili alla corruzione berlusconiana”. Da lì parte un confronto, senza telecamere o altri mezzi filtranti, che durerà per cinque minuti. Si parla di processo breve, sul quale – a detta di De Bortoli – il Corriere è stato “irreprensibile”, poi delle leggi su misura, degli “avvocaticchi” che lo citarono in giudizio e poi ancora della escort D’Addario e dell’ipocrisia del Capo. Gli ricordo la sua adulante chiacchierata/in bocca al lupo al Premier quasi divorziando. De Bortoli accusa e rilancia con il colpo di teatro: mi scrive di getto il suo numero di cellulare. “La prossima volta che troverà un articolo pro Berlusconi mi telefoni!”. Io: “guardi che domattina la chiamo Direttore”. Lui, un po’ amareggiato: “sì, ma senza tutta questa ironia”.

Lasciato il Direttore ecco che inizia la kermesse. Tra i saluti introduttivi riservati alle Istituzioni presenti va sicuramente ricordato quello di Daniele Nava, Presidente della Provincia di Lecco: spassoso! Il dibattito tra Ruini e De Bortoli ha poco sale e tanto alone di incenso. Da ricordare due frasi. La prima del gerarca vaticano: “il naturalismo e il relativismo minacciano l’Occidente”. La seconda del presunto liberale di via Solferino: “sì alla società multietnica, no a quella multiculturale”. Applausi a scena aperta. Dal secondo anello del palazzetto decido di scendere vicino al palco, avvertendo Giovanni che era lì con me. Le forze dell’ordine si allarmano.

Terminato il dibattito ecco intervenire il redivivo Lupi, il padrone di casa (si fa per dire). Da quel momento il cabaret è d’obbligo. Prima mi è impedito di raggiungere l’entrata dove poco prima era passato il Cardinale. Una volta uscito le forze dell’ordine vanno nel panico: da dove far uscire “sua eminenza”? Come fargli scampare il vilipendio “giustizialista” del cittadino informato? Esce dal palazzetto l’agente Mancuso (quel signore che sostiene d’esser stato spinto e picchiato da un giovane ipovedente di Lecco, Riccardo Oliva, punito per questo con 7 mesi in primo grado, ndr). Gli faccio: “quanti problemi per un cittadino, vi state agitando per così poco?”. Lui, molto cordiale: “giuro su mio figlio, figurati se ho perso tempo per un ragazzino come te”. Spiace sentirsi insultare da chi fino a poco tempo prima fingeva di stimarti. Gli rispondo tranquillamente: “complimenti, tu sempre maleducato”. Parapiglia. Mancuso, come di suo solito, da in escandescenza. Che smacco averlo definito “maleducato”.
Esce il Questore Racca e si improvvisa costituzionalista: “lei Facchini ha un concetto strano di Democrazia, anche lunedì con il Vice Ministro Fazio…”. Stupore da parte mia: “io?”. Risposta: “sì, Lei”. E perché non fanno fare le domande? “Perché è legittimo non rispondere”. Ah ecco: la non-risposta preventiva, grande strumento di Democrazia.
Dribblati i più delicati Carabinieri eccomi di nuovo all’interno del palazzetto. Il Cardinale si è eclissato in un divertente gioco delle tre carte: qualche poliziotto da una parte, l’auto blindata dall’altra ed il gioco è fatto. Resta Lupi: il ciambellano. “Presidente, due domande sul processo breve?”. Lupi scuote la testa come a dire: “pecorella smarrita, ora non posso!”. Attendo mentre un poliziotto in divisa si agita e spintona. Mi avvicino, Mancuso (il “maleducato” sopra nominato) è ancora appiccicato. Capita l’antifona getto la maschera: “Lupi, cosa si prova a fare il ciambellano nelle trasmissioni televisive?”. Mancuso e soci in divisa spingono violentemente. Spazientito mi lamento: “bravo, ti sei guadagnato la pagnotta anche stasera”. Mancuso va su tutte le furie: “adesso Lei mi fornisce i documenti”. Ma come? Mi ha identificato venti volte? Sono io, Duccio Facchini. “Mi dia i documenti!”. Porgo gentilmente la carta di identità. Non è finita: mentre Mancuso mostra i miei dati alla telecamera del collega della Digos, un poliziotto in divisa (chiamato poi da Mancuso: “Sergio”) mi minaccia come se nulla fosse: “Ha qualcosa dire al collega?”. Io: “no”. “No perché se ha qualcosa da dire al collega…” si avvicina minaccioso. Lo guardo con curiosità e dico: “mi sta minacciando?”. Lui, magistralmente: “no, è una promessa”. E menomale che ero io ad avere un concetto “strano” di Democrazia.

Duccio Facchini

7 pensieri riguardo “Il concetto di Democrazia

  • 20 Novembre 2009 in 13:10
    Permalink

    sempre più uno stato fascista…oltre che nei pensieri, nelle dichiarazioni e nella legiferazione, sempre più anche con le “forze dell’ordine”, che diventano solamente repressive, siamo a tutti gli affetti uno stato autoritario…
    Si sta creando un forte clima di tensione in tutto il paese per poter poi agire liberamente e reprimere ogni minimo dissenso…
    una storia già vista, ma la popolazione mi sembra troppo assopita per poter reagire a questa clima…

  • 20 Novembre 2009 in 15:17
    Permalink

    che disgusto.
    Riprendendo quello che dice Lorenzo qua sopra … “ma la popolazione mi sembra troppo assopita per poter reagire a questa clima…”, basta, mi sono stancata di giustificare l’idiozia dei miei connazionali definendoli assopiti. Poteva forse andar bene qualche tempo fa (…forse), ma ora non riesco a credere che siano ancora assopiti. Sono ignoranti in tutto quello che riguarda il loro essere cittadini liberi, punto. E tutto quello che verrà se lo meriteranno, certo mi infastidisce un pò il fatto che ci vadano di mezzo anche quelli che, non per lungimiranza ma per logicità di pensiero, contro queste cose stanno lottando da un po’.
    Qualche piccolo estratto di conversazioni varie ed eventuali: “Dobbiamo ritenerci ancora fortunati di vivere in Italia, ci sono paesi in cui si sta peggio” (?!?); “A chi affidi l’Italia scusa, pensi che se non ci fosse Berlusconi cambierebbe qualcosa” (eh direi ….); “Almeno lui qualcosa anche per l’Italia l’ha fatto, gli altri neanche quello” (fatto cosa?! altri chi??????); “Sarà anche uno che fa le leggi per sè stesso, ma almeno per le strade si gira più sicuri” (?????); “Oh dai, possibile che i carabinieri facciano quelle cose lì. Bisogna stare attenti a dire cose così gravi. Mi sembrano cose che inventate giusto perchè siete comunisti e contro lo Stato”. (tsè …).
    Queste cose mi sfiniscono.
    Scommetto, Duccio, che coloro che ieri sera hanno assistito o intravisto le scene che riporti nell’articolo si saranno anche sentiti in diritto di giudicar male le tue azioni.
    Cosa fare davanti a questa gente?!

  • 20 Novembre 2009 in 15:59
    Permalink

    Mi raccomando, non andare da solo in mezzo a tanto ciarpame. E avvisa sempre dove vai e quando.

  • 21 Novembre 2009 in 13:34
    Permalink

    Concordo con Lorenzo..
    sono sempre meno gli spazi per fare politica, specialmente quella scomoda, che cerca di opporsi ad ingiustie e false verità per fare controinformazione verso un sistema totalmente omologato alle logiche vaticane e padronali….e chi si ribella a ciò è un problema da eliminare, da sopprimere…
    E’ triste vedere quell’odio che alcune persone avevano nei confronti di Duccio…non è la prima volta e non sarà l’ultima..
    naturalmente, e su questo siamo tutti d’accordo, occorre continuare a mobilitarsi, a parlare con la gente, ad informare, per continuare anche quella fase di proposta, di analisi ed elaborazione di idee alternative a ciò che , giustamente, contestiamo…

  • 21 Novembre 2009 in 13:51
    Permalink

    Parlando di democrazia e di risveglio del popolo assopito, Segnalo questo articolo di Khorakhanè:

    http://www.esserevento.it/?p=2896

    Esprime, come io non riuscirei mai a fare, quanto sia deleterio “sposare” il meno peggio o minore dei mali nella nostra cosiddetta democrazia.

  • 24 Novembre 2009 in 14:13
    Permalink

    BRAVI BRAVISSSIMI!!!!
    ce ne fossero in tutta italia di gente come voi…finalmente qualcuno che chiama le cose con il proprio nome e dice a questi maiali quello che va detto!
    io vi ringrazio.
    angela

  • 26 Novembre 2009 in 19:51
    Permalink

    VAI COSI DUCCIO!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *