Pulp fiction

Nano Ferito

La miniatura del Duomo gettata in faccia a Silvio Berlusconi è indubbiamente il caso del giorno, forse dell’anno. Il Corriere della Sera ha già raccolto la linea dettata dai fedelissimi del Capo del Governo: l’odio lo fomentano i contestori, i non allineati. Come coloro che si son permessi di fischiare il sindaco Moratti e il presidente Formigoni in Piazza Fontana. Oggi, dalle pagine del quotidiano di via Solferino, si alza indignata l’analisi di Pierluigi Battista: chi contesta Berlusconi è spinto da un odio antropologico. Addirittura palesa un’avversità prossima alla xenofobia ideologica. Insomma: Silvio Berlusconi, il Sultano d’Italia, è vittima. Il sangue (dettaglio Pulp che all’italiano piace da impazzire) sta lì a farsi guardare. Il sangue del leader è la prova della bontà delle sue battaglie. “Avete visto” – dicono i Suoi – “è talmente dalla parte giusta che viene malmenato”. Ed è colpito proprio quando saluta bonario la folla acclamante: un’imboscata certamente studiata.

Ecco quindi che lo spostamento – con annesso svuotamento – del significato delle parole ha luogo. L’aggressione sconsiderata di un singolo, da dieci anni sotto osservazione psichiatrica (a quanto pare), viene trasformata nell’evidente manifestazione di un “clima irrespirabile”. La Guida è stata colpita perché barbaramente attaccata da chi non ne accetta la supremazia. Il gioco è fatto. Abbassate i toni!, sembra suggerire qualche fan del “clima respirabile”. Nessun’analisi altrettanto preoccupata è stata però rivolta alle parole pronunciate da Berlusconi durante il suo comizio in Duomo. Qualche furbo le bolla come “nulla di nuovo”, o i “soliti attacchi”. L’anormalità è digerita e resa normalità. L’ultimo ducetto italiano può quindi permettersi di tutto: ormai attaccare ferocemente ogni forma di opposizione, o di controllo, è un neonato diritto acquisito di chi millanta un consenso presunto ma effettivo. Presunto, già, perché sorretto da fondamenta fuori dal circuito di una sana Democrazia ed alimentato da continue alterazioni della realtà. Effettivo, purtroppo, perché miglior conseguenza-spot di un imbarbarimento socio-culturale che altro non invoca se non individualismo, egoismo, disinteresse e qualunquismo.

La situazione è quindi un vero paradosso: l’eversore che non sopporta altro-da-sè diviene vittima di un odio generato da chi non ne accetta la portata devastante e antidemocratica. Il fuori-legge che si compra il consenso – vedasi lo scudo fiscale (atto di shopping politico) – che, mostrandosi insanguinato, si garantisce per la vita la futura stigmatizzazione di ogni critica. Attenti ad attaccare il Premier, diranno i realisti, altrimenti qualche sventurato penserà bene di farsi giustizia da sè. Attenti a fomentare un clima pesante, altrimenti qualche oggetto volerà in faccia al “primus super pares”. Come si dice: il gioco è fatto. Il colpaccio è mediaticamente riuscito.

La concretizzazione a mò di Fiction di un odio – che altro non è se non il documentato e sano rancore civile di fronte all’abuso anticostituzionale di un Potere autoritario esercitato da una banda di furbastri e di bugiardi – è la polizza ottimale. Se poi, com’è capitato poco dopo, il Centro-Sinistra si getta all’inseguimento del pensiero unico mutuato dagli organi di disinformazione berlusconiana – e cioè che Berlusconi è vittima di un clima di odio – beh, c’è poco da stare allegri. Il clima di odio proviene unilateralmente da chi è convinto che il consenso (presunto ma effettivo) possa surclassare, umiliare, ingannare, rapinare, mistificare, insultare o rimuovere qualunque forma di dissenso o di controllo. L’aggressione mediatica e politica ha di sicuro nelle minoranze il proprio destinatario, non certo nella vittima Berlusconi. Il gesto violento e goffo di un singolo va biasimato ma, senza ipocrisie di facciata, ridotto a quel che realmente è: un prezioso dettaglio pulp dell’epopea berlusconiana.

Duccio Facchini

18 pensieri riguardo “Pulp fiction

  • 14 Dicembre 2009 in 10:58
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    Il fatto di essere da 10 anni sotto osservazione psichiatrica non dev’essere per forza la causa del gesto, capiamoci su questa cosa. “10 anni sotto osservazione psichiatrica”, nel sistema di Salute Mentale in Italia, vuol dire tutto e nulla.

  • 14 Dicembre 2009 in 11:03
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    Certamente: sta di fatto che l’identikit dell’aggressore dimostra quanto infondata sia la vulgata del “clima di odio”. Tutto qui. Ha agito da solo, ha reagito pietrificato, è sconosciuto alla Digos e – stando alle prime notizie – ha un trascorso di “osservazione psichiatrica”. Non mi pare un comunista assetato di vendetta, ecco. Il senso era questo.
    Duccio

  • 14 Dicembre 2009 in 13:29
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    purtroppo sono cose già successe nella storia italiana. a suo tempo fu vittima di attentato anche Mussolini. il fallito attentato gli diede la scusa per una deriva totalitaria e una repressione violenta del dissenso mentre un’opposizione stanca e debole guardava senza reagire. anni dopo si scoprì che l’attentato era stato organizzato da lui stesso.

  • 14 Dicembre 2009 in 14:32
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    io mi concentrerei anche su un altro aspetto. c’è chi è stato capace di dire che questo gesto (ad opera di una persona con problemi o meno)sia stato un atto eroico e quasi legittimo,ora posso e voglio capire coloro che non hanno simpatie per il premier,ma mi chiedo dove sia finita la democrazia!e lo chiedo anche a quelli che alla manifestazione di sabato portavano lo striscione “….e allora non chiematela democrazia”(io ero fra questi),perchè se sotto sotto il popolo italiano pensa “finalmente qualcuno gli ha fatto del male” significa che siamo veramente alla frutta! non TOLLERO che si giustifichino queste cose,perchè allora tanto vale …usiamo sempre e solo la violenza per ottenere le cose o per farci sentire.

  • 14 Dicembre 2009 in 15:12
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    Tutti pronti a fare la morale ora.
    Ma scusate cosa fa la lega se non fomentare la violenza?
    Berlusconi innalza ad eroe un pluriomicida mafioso e non gli si dice nulla?
    sempre più sconcertato e purtroppo non solo dalla politica ma anche dalla gente ottusa che abbiamo attorno

  • 14 Dicembre 2009 in 17:08
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    io sinceramente non capisco chi gioisce, ma nemmeno chi si indigna. Gioia … la violenza fa sempre schifo, chiunque ne sia vittima, quindi per quanto possa pensare che dopo tutto se l’è cercata, l’ultimo mio pensiero è gioire. Indignazione … è un atto di violenza ad opera di una persona con problemi (a quanto si dice) che si inserisce in un contesto di ordinaria violenza (fisica e non) ad opera di chiunque, indistintamente. Le istituzioni al loro interno, le istituzioni verso i cittadini, i cittadini verso i cittadini e i cittadini verso le istituzioni. Violenza su violenza, ogni giorno, in quasi ogni cosa … ora che a prendere un duomo sul grugno è il tanto dibattuto Berlusconi, tutti improvvisamente prendono coscienza del clima di violenza, ma sveglia! Certo che non finisco mai di stupirmi dei miei connazionali: quando si propone di bruciare i campi rom, di rimandare al destinatario i migranti, quando si assiste impotenti all’ennesimo stupro della costituzione sono poche le reazioni e a nessuno viene in mente di parlare di attentato alla democrazia… da ieri sera invece facebook (che pur essendo un barbaro mezzo di espressione dell’italiano medio, è un buon palcoscenico della consapevolezza dei giovani italiani – c’è da piangere) è intasato di messaggi pro democrazia, contro la violenza, indignazione verso quelli di sinistra che prima girano con le bandiere della pace e poi godono davanti a questo atto, sempre a voler trovare il marcio negli altri.
    che schifo!

  • 14 Dicembre 2009 in 19:26
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    Ieri pomeriggio, dopo aver incassato due pappine dal Palermo, ho portato la mia famiglia alla festa organizzata dal centro parrocchiale. Scambio di doni, arrivo dello scontato, finto babbo natale (era il parroco) che consegnava dolciumi ai bambini, canti natalizi ed altre amenità. Tornato a casa ho acceso la tv e ho notato che il conduttore del tg3 riusciva a stento a restare serio e trattenere l’ilarità, ma non si capiva la notizia dato che l’audio era disturbato dai bambini che facevano il solito casino. Poi sono arrivate le immagine che mostravano il nuovo look del premier e lì confesso che sono rimasto un quarto d’ora in mezzo al salotto piegato in due dal ridere. E anche i miei figli sghignazzavano forte. Attirata dal trambusto è giunta dalla cucina mia moglie che, data un’occhiata alla tv, ha timidamente protestato “beh, ma non si ride di queste cose …”, poi, alla Marge Simpson, si è portata la mano sulla bocca per coprire il sorriso ed ha cominciato a ridacchiare. Questa la fedele cronaca della giornata di ieri, ma non vorrei dare una cattiva impressione della mia famiglia …

  • 14 Dicembre 2009 in 20:35
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    Ha ragione Alberto ZIcchiero!
    “…in Italia vuol dire tutto e niente”, osservazione puntuale!!
    Fra

  • 14 Dicembre 2009 in 22:31
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    [oddìo! devo scriverlo altrimenti scoppio]
    “è il mercato, bellezza!” ovvero, dell’eterogenesi dei fini. (ogni allusione è davvero casuale)
    Anche il vicesceriffo DeCorato ha preso la sua dose di bottigliate in faccia, non ricordo se nel 94 o 95, in piazza Argentina. Eppure non ha profferito verbo, la pratica era territorio comune dei rispettivi estremismi. Chiedetegilelo, e se è un uomo lo racconterà, di come si faceva scudo del vecchio Staiti di Cùddia, o Cuddìa, non ho mai capito…sono sinceramente preoccupato per la salute del nostro presidente del consiglio: è anziano, un trauma cranico di quel tipo può agire da innesco a una serie di degenerazioni circolatorie e del ricambio, che potrebbero in breve tempo ridurlo all’invalidità.
    Il vero problema – ma non è l’incidente a evidenziarlo – è la totale inesistenza della “sinistra” che non so neppure se posso osare usarla tra virgolette; ognuno porta cordoglio e solidarietà pelosa; gli extraparlamentari di rifondazione o pcdi tacciono. Nulla da dire, giustamente, ma temo che il re sia nudo più sul loro versante che su quello della destra! Mentre penso che sia opportuno andare a vedere puntualmente tutti i bluff del “capo”, cominciando col chiedere conto a chi sostiene di sapere “i nomi, i fatti e gli antefatti” che hanno maturato l’aggressione (LaRussa). Certo, ci vogliono – scusate la mimesi – le palle.

  • 14 Dicembre 2009 in 23:18
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    Qualcuno ha per caso scovato un video dove si vede Silvio ferito “prima” di entrare nell’auto?
    Ho girato per ore su internet ma niente…

  • 15 Dicembre 2009 in 11:10
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    Grazie Francesca, onoratissimo :-)
    L’Italia è l’unico Paese in cui la condizione di “disturbo mentale” (genericamente, di qualsiasi tipo esso sia) è usata per far scontare meno anni a chi delinque, non a scegliere un piano terapeutico e riabilitativo adatto.
    E poi, sarei curioso di sapere esattamente qual’è la condizione psichica di quest’uomo, dipinto ieri come un pazzo, ma oggi capace di scrivere una lettera di scuse…
    Sempre riguardo a questo argomento, segnalo la democraticissima capacità dialogica dei nostri Governanti, che chiamano questo individuo disturbato “un folle”, “un matto”, “un pazzo”… si fermano lì, all’etichetta. Senza guardare all’individuo e al motivo che l’ha spinto a farlo.
    E poi si parla di “raptus”, come se questa parola avesse un senso definito. Raptus è tutto o niente.

  • 15 Dicembre 2009 in 22:40
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    leggendo “internazionale” ho notato come la stampa estera stà sottolineando la perdita di credibilità di berlusconi alimentata anche dagli atteggiamenti dei suoi vecchi amici fini e casini (purtroppo molto più utili degli squallidi esponenti del pd-l). insomma il personaggio berlusconi perde credibilità il no B day ha portato in piazza tanta gente…. il premier mentre si dirige al comizio in piazza duomo esprime preoccupazione per il clima di odio ed è preoccupato…casualmente lo stesso giorno il servizio di sicurezza che lo protegge permette ad un uomo di avanzare tra la gente prendere la mira e scagliare un duomo di ferro in faccia al premier. non voglio arrivare a dire che è tutta una buffonata però di certo questa aggressione è capitata nel periodo migliore per il presidente del consiglio è stato il modo migliore per prendersi una boccata di ossigeno. inoltre il governo sfrutterà il fatto per rendere l’italia un paese ancora meno libero già si parla di censura internet e continuerà, soprattutto a milano, il continuo attacco agli spazi di aggregazione alternativi l’unico che esce vincitore da questa vicenda è silvio berlusconi.

  • 17 Dicembre 2009 in 09:36
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    se avete voglia leggete questo utile (secondo me) articolo..
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6578
    non è tanto utile a rivedere l’immagine o l’operato del diabolico berluscone&co, ma a far riflettere sul fatto che potrebbe capitare che chi ci mette un megafono in mano, paradossalmente, poi ci mette qualcos’altro altrove.. abilità comunque tipica di berluscone&co, qui non ci sono angeli!!!
    ah, sia chiaro, verità e/o risposte e/o soluzioni non ne ho.. chi le ha se le tenga strette, beato lui!!!
    ciaooo

    p.s.: “l’amore vince sempre” by berluscone

    :D

  • 19 Dicembre 2009 in 21:29
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    Siamo tutti rimasti scioccati dall’episodio accaduto a Berlusconi, ma poi andando indietro con la memoria ci siamo ricordati di Silvio quando ha detto alla Rosy Bindi ‘ Lei è più bella che intelligente’ a quel punto è passata la costernazione ed è subentrato un sentimento liberatorio appagante e ci siamo sentiti solidali con la Rosy Bindi.

  • 21 Dicembre 2009 in 21:35
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    E’ passata una settimana: sono curioso di aspettare ancora qualche giorno e vedere come si evolve questa vicenda e su quale altra notizia verrà cavalcata dai media

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