Arrestato Prosperini
Come definire l’Assessore regionale Pier Gianni Prosperini? Nel bestiario politico italiano ama vestire i panni dell’inquisitore che perseguita gli ultimi; l’ignoranza ai giorni nostri rende bene: Prosperini ha fatto quindi man bassa. Sta di fatto che l’alfiere delle tradizioni nostrane, diventato celebre tra migliaia di beceri internauti per i suoi video fascio-qualunquisti, è stato arrestato oggi a Milano per corruzione e turbativa d’asta. Stando ai primi lanci avrebbe intascato una stecca di oltre 200.000 euro. Ecco alcuni dettagli da Repubblica.it:
“L’inchiesta che ha portato in carcere l’assessore regionale riguarda presunte irregolarità su un appalto da 7,5 milioni di euro per promuovere in tv il turismo in Lombardia tra il 2008 e il 2010. Insieme all’assessore Pier Gianni Prosperini – conosciuto “predicatore” nelle tv private in Lombardia per le sue invettive moralizzatrici – è stato arrestato anche Raimondo Lagostena Bassi, proprietario di Odeon tv e Telereporter. In carcere pure Massimo Saini della Publicis, una società di consulenza di comunicazione che avrebbe avuto un ruolo di intermediario tra l’assessore e le società per la gestione della promozione del turismo. L’inchiesta conta diversi altri indagati a cui è stata notificata denuncia a piede libero. I reati contestati a vario titolo sono distrazione di fondi, turbativa d’asta, truffa. Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, si è detto “certo che l’assessore Prosperini saprà dimostrare la sua innocenza, di cui non ho motivo di dubitare. E confido che la giustizia saprà arrivare a conclusioni certe in un tempo molto rapido”.
PS: “Clima di odio”, secondo contributo: l’Aggredito ha fatto sapere che “l’amore vince sempre sull’odio”: vale anche per quei coglioni che non la pensano come lui?
Qui Lecco Libera
Rif. “Clima di odio”:
sarà che sono malfidente di natura ma dietro a tutta questa storia ci vedo delle gran manovre, spero di sbagliarmi.
sul manifesto elettorale: mi rendo conto che un valore, questi della destra, lo esprimono. E’ la sincerità assoluta con la quale si rivolgono alla cittadinanza. Guardate Prosperini che con lo sguardo severo ma giusto scruta la folla, che postula assieparsi di fronte alla sua effige.
“la nostra civiltà”, senza nè punti, nè verbi, può essere intesa come una didascalia che spiega l’immagine.
“la nostra cultura”; come sopra, quella che farcisce il discorso di riferimenti vernacolari, allusioni scatologiche o sessuali.
“le nostre tradizioni”; un tempo nelle nostre valli era endemica la pellagra; i più fortunati morivano, mentre quelli che sopravvivevano restavano inguaribilmente segnati nella psiche.
Mi trovo sempre più spesso a confrontarmi con gli scritti immortali di Steinbeck.
http://www.esserevento.it/?p=3245 il grande Robecchi
Le televisioni e i giornali che amplificano dai loro schermi e dalle loro pagine questo “clima di odio” sono colpevoli tanto quanto i nostri politici dalla dichiarazione facile