Com’é morto Stefano Cucchi?
Questa mattina, con prassi a dir poco irrituale, il consulente medico legale della Procura di Roma, il dottor Paolo Arbarello, ha reso pubblico l’esito della perizia commissionatagli dai Pubblici Ministeri Vincenzo Barba e Francesca Loy. Quella di Stefano Cucchi, così come centinaia di casi analoghi e sconosciuti al circo mediatico, è una trama drammatica in cui l’assente eccellente è il più comune dei sensi: l’umanità. Lo ha detto in diverse occasioni anche il padre del geometra massacrato, Giovanni Cucchi.
La relazione finale dell’equipe presieduta dal dottor Arbarello ha seccamente smentito le conclusioni della Commissione del Senato facente riferimento ad Ignazio Marino. “Non è morto per disidratazione e neppure per le percosse subite”, dice oggi il Professore. A questo punto le domande si fanno tristemente scontate: che cosa ci faceva Stefano Cucchi al presidio protetto “Sandro Pertini”? Come ha fatto a procurarsi le fratture vertebrali certificate dai referti medici dell’Ospedale “Fatebenefratelli” di Roma? E i gonfiori violacei sul volto? Perché i familiari sono stati tenuti a debita distanza dal figlio sino alla morte?
Il balletto delle versioni è sconcertante. A passo spedito si sta sempre più rivedendo al ribasso la posizione delle tre guardie carcerarie, inizialmente indicate come responsabili delle violenze avvenute poco prima dell’udienza di convalida in Tribunale. Le colpe, stando al documento del medico legale della Procura romana, andrebbero addebitate solamente ai medici del Pertini – accusati nello specifico di “omicidio colposo”. Fonti non confermate parlano di una vicina derubricazione delle accuse a carico delle guardie: da “omicidio preterintenzionale” a più spuntate “lesioni”.
Per fortuna, la forza d’animo e la fame di verità della famiglia Cucchi e dei legali, accompagnate dall’esperienza di autorevoli conoscitori di tali fenomeni (uno su tutti, Luigi Manconi), non conoscono tregua. E’ annunciata per sabato – o al più tardi lunedì – una contro-relazione della parte lesa che si preannuncia “dirompente”. Certamente non allineata alla vulgata secondo la quale Stefano Cucchi sarebbe morto indipendentemente dal violento – e, vista l’aria, probabilmente impunito – pestaggio subito.
Non appena sarà pubblicata ne daremo notizia.
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