‘Ndrangheta a Lecco: la reazione scomposta del Sindaco di Torre de Busi
Ricordate il bene confiscato a Torre de Busi? Aver segnalato alla cittadinanza e all’Amministrazione interessata l’esistenza di questo scandaloso episodio di “confisca” al contrario ci è costato, da parte del Sindaco Ninkovic, offese, supposte querele e valutazioni strampalate.
Ecco la nostra replica, punto su punto, a seguito dell’articolo apparso venerdì su La Provincia di Lecco (in alto).
In merito alle errate affermazioni del Sindaco di Torre de Busi Ninkovic, sentiamo l’esigenza di chiarire alcuni punti.
In primo luogo è sbagliato riportare che l’”accusa” avanzata da Qui Lecco Libera riguarderebbe soltanto la mancata destinazione del fabbricato di via Sonna 7 confiscato al clan Trovato. Vi è un altro aspetto, non chiarito dall’articolo e dalla “replica” del Primo cittadino: quel bene confiscato è risultato essere “occupato” di fatto da persone estranee e quindi in palese violazione delle norme. Norme che il Sindaco Ninkovic dovrebbe preoccuparsi di far rispettare, piuttosto che offenderci. Non è solo un problema di costi, è prima di tutto un problema di controlli, che, in un paese piccolo come Torre de Busi, non costerebbero alcunché.
Come non sarebbe costato nulla leggere più attentamente il nostro comunicato (corredato da un video esplicativo, con immagini inedite) per comprendere che mai nessuno ha “fornito dubbi interpretativi”, suggerendo che i “furbetti” occupanti fossero i titolari dell’adiacente carrozzeria.
Dispiace molto, invece, prendere atto dell’ignoranza sul caso del Primo cittadino quando afferma che i “rispettabili” titolari della carrozzeria “lasciano per ovvi motivi di lavoro auto nel piazzale e nell’area limitrofa”. Per sopperire alla lacuna invitiamo pertanto il Sindaco Ninkovic a riguardarsi il video di cui sopra; l’auto che abbiamo ripreso, una fiammante Audi TT, non era affatto parcheggiata nel “piazzale” e nemmeno in una non ben precisata “area limitrofa”, bensì dentro il garage (per l’occasione ristrutturato) del fabbricato confiscato, così come i tavoli, le damigiane, la stufa, il presepe, i cruscotti, il frigorifero, gli armadi, il divano, le sedie e quant’altro alloggiato all’interno dell’immobile.
Confermiamo che, nei primi giorni di agosto, abbiamo incontrato all’uscita del Comune persona qualificatasi per Donato Nava (abbiamo anche riconosciuto il suo volto nella fotografia pubblicata sul sito internet del Comune di Torre de Busi), Vice Sindaco – oggi come allora – che ci si è presentato come tale, il quale ha anche espresso valutazioni di merito riguardanti il bene in questione: “A Torre de Busi siamo fortunati, non c’è nemmeno un immobile confiscato”. “A dire il vero ne avete uno, che ci risulta esser in qualche modo “usato” da chissà quale bontempone. Ne sa qualcosa?”. “Ah sì quello… ne riparliamo allora, a risentirci!”.
Non c’è stato quindi, da parte nostra, alcun attacco politico, dato che gli unici a non aver tessere di partito siamo noi, cittadini certamente meno “rispettabili” agli occhi del Sindaco ma senza alcun dubbio informati.
Qui Lecco Libera
E vi meravigliate ? è consuetudine della “sindaca con permesso di soggiorno” agire cosi;il cervello è un’optional per lei!Ma questo dato di fatto è perchè sono i cittadini di Torre dè Busi che glielo permettono.E’ tanto piena di sè che con la scusa di ringraziare i benemeriti alpini, non si è lasciata sfuggire l’occasione di incidere il suo nome sulla targa del nuovo campo giochi.Le associazioni alpini si sbattono per realizzarlo, la sindaca mette il suo nome sulla targa, ma non gli passa per l’anticamera del cervello che ,forse, il comune poteva contribuire con un piccolo wc ,…di solito i bambini hanno i loro bisognini da fare… e dove li fanno se non c’è un wc ?= dove possono ; e non è che sia salutare per gli altri bimbi.<E quando il sole picchia dove ripararsi ? (la risposta della sindaca: abbiamo messo gli alberi) già…tra trentanni forse , faranno ombra….L'acume regna sovrana tra le alte sfere del comune di Torre dè Busi; mi fermo, ma avrei molto altro d'aggiungere…molto