“Vorrei dirti che non eri solo”
“Vorrei dirti che non eri solo” è l’ultima testimonianza scritta della forza della famiglia di Stefano Cucchi. Sua sorella Ilaria, autrice con Giovanni Bianconi (Corsera) del libro, mette ordine nella storia disordinata per eccellenza. Cronaca emozionata quanto equilibrata di un calvario inaspettato, inspiegabile.
Il “pellegrinaggio” di Rita e Giovanni Cucchi, riportato da loro stessi a Lecco qualche giorno fa, è il pellegrinaggio delle coscienze pulite imposto loro da presunti funzionari di Stato.
I responsabili della morte di Stefano Cucchi hanno cercato in tutti i modi di far passare il messaggio che questi fosse una “larva” disagiata, incazzato a morte con i familiari tanto da rifiutare di incrociarli. Menzogne, coltelli affilati che entrano ed escono dal corpo già martoriato del geometra trentunenne con la passione per la boxe, la Lazio, il nonno scomparso.
Noi la memoria di Stefano Cucchi la vogliamo preservare, parlandone. Ricostruendo pezzo per pezzo ciò che gli aguzzini han provato a nascondere.
Venerdì 22 ottobre, ore 21, presso L’Officina della Musica: “Mi cercarono l’anima a forza di botte” – Teatro civile per Stefano Cucchi.
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