Torre de’ Busi: risposte confiscate
SUPERATI ALCUNI OSTACOLI PROCEDURALI SI E’ OTTENUTA DI RECENTE LA REGISTRAZIONE DEL DECRETO DI CONFISCA E PROCEDUTO DI CONSEGUENZA ALLE VERIFICHE CATASTALI FISSANDO CONFINI, RELATIVE RECINZIONI E CANCELLI DI ENTRATA DEI BENI CONFINANTI.
LA PROCEDURA DI TRASFERIMENTO DEL BENE ALL’ALER SI E’ CONCLUSA POSITIVAMENTE VENERDI’ 8 LUGLIO 2011.
ENTRO LA META’ DEL PROSSIMO SETTEMBRE SARA’ DISPONIBILE L’ATTO DI IDENTIFICAZIONE CATASTALE E DA QUEL MOMENTO L’ALER DI LECCO AVRA’ PIENO TITOLO A POTER OPERARE SULL’IMMOBILE PER GLI ADEMPIMENTI SUCCESSIVI.
NELL’ARCO DI TEMPO APPENA TRASCORSO SONO STATI INTANTO PREDISPOSTI IL PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DELLA RECINZIONE, CHE SARA’ POSTA IN OPERA ALLA FINE DI SETTEMBRE, NONCHE’ IL PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DELLA PALAZZINA.
I LAVORI PRESUMIBILMENTE INIZIERANNO ENTRO LA FINE DI OTTOBRE 2011 PER CONCLUDERSI PRIMA DELL’ESTATE SUCCESSIVA.
L’ALER SI STA ADOPERANDO PER LA PUNTUALE ATTUAZIONE DI QUANTO PREVISTO NEL PROTOCOLLO SIGLATO PRESSO LA PREFETTURA DI LECCO ALLA FINE DELLO SCORSO MESE DI GENNAIO.
I TEMPI INDICATI NEL PROTOCOLLO PER L’AVVIO DELLE PROCEDURE PER LA REALIZZAZIONE DELLE OPERE DI RISTRUTTURAZIONE (90 GIORNI DALLA DATA DI STIPULA DELL’ATTO DI TRASFERIMENTO DELL’IMMOBILE DALL’AGENZIA NAZIONALE) SONO STATI RISPETTATI ED IL BENE CONFISCATO POTRA’ ESSERE RESTITUITO ALLA COLLETTIVITA’ E MESSO A DISPOSIZIONE DELLE FAMIGLIE CHE NE RISULTERANNO ASSEGNATARIE NELL’ESTATE DEL 2012.
Torniamo a Torre de’ Busi: piccolo comune del lecchese dove nel ’96 è stato confiscato un rustico alla famiglia Trovato. Passa una quindicina d’anni e qualcuno, nel luglio 2010, ne mostra l’abbandono, il degrado e l’occupazione illegittima. Da quel momento scatta il panico. Le Istituzioni giocano a scaricarsi le responsabilità. Nell’ottobre 2010 interviene il neo Prefetto, dottor Marco Valentini. Convoca un tavolo e mette d’accordo i litiganti. Quel bene va destinato, mediaticamente prima ancora che concretamente. Nel gennaio 2011 viene sottoscritto un “Protocollo di intesa” tra diversi soggetti tra cui la Prefettura, il Comune di Torre de’ Busi e l’Aler di Lecco, l’azienda per l’Edilizia residenziale. Invisi perché non allineati, veniamo completamente ignorati. La denuncia viene scordata. I giornali locali – sempre pronti a non sentirci – celebrano la “vittoria” dello Stato e portano sul trono l’inquilino di Corso Promessi Sposi. Nel luglio di quest’anno, sei mesi dopo le strette di mano tra i corresponsabili dell’abbandono, mostriamo nuovamente l’inganno. Il rustico è tal quale. Non c’è alcun cantiere, nonostante le affermazioni pubblicamente reperibili del Prefetto (“9o giorni e l’Aler partità con i lavori”). Pubblichiamo fotografie a confronto con l’estate scorsa. Emergono due aspetti: il ritardo dei lavori e la gravità di quei pochi interventi fatti. Il materiale oggetto di occupazione si è spostato nel cortile dell’adiacente carrozzeria. Il cortile è abbandonato e gli ingressi sventrati. La seconda denuncia pubblica è messa in rete. Dopo pochi giorni si attivano anche i giornalisti locali. In linea con i costumi del tempo, nessuno di questi porge agli interessati le due domande chiave. Chi ha perso tempo e perché? Chi ha fatto i primi lavori e cos’è successo dopo l’occupazione palese?
“I tempi sono stati rispettati” ha replicato Aler Lecco. Quali? Quelli contenuti nel Protocollo di intesa siglato nel gennaio scorso? Quelli annunciati trionfalmente dal Prefetto Valentini? La “procedura di trasferimento” del rustico confiscato (abbandonato ed occupato) si è conclusa l’8 luglio. Cinque giorni dopo la pubblicazione sul nostro sito delle immagini dello “straordinario successo” raggiunto dalle nostre Istituzioni. Il nuovo termine, di cui nessuno aveva parlato, è stato fissato ad ottobre 2011. La consegna degli alloggi nell’estate 2012. In questi sei mesi, però, non tutti sono rimasti a guardare: la “recinzione” infatti è già stata “predisposta”. Anche per questa è prevista l’inaugurazione per settembre 2011.
Cappotto!
Qui Lecco Libera