Prefetto a Lecco: nota a margine su Paolo Maddaloni

Il Ministero dell’Interno pare voler confermare la nomina di Paolo Maddaloni a Prefetto di Lecco, in sostituzione di Marco Valentini. Il personaggio in arrivo è decisamente squalificato: sia per le telefonate intercettate nell’affare Zagaria (quando era dirigente del Ministero), sia per il rinvio a giudizio in materia di appalti truccati sui rifiuti di Caserta.
Come Qui Lecco Libera abbiamo sempre manifestato, fuori da logiche di casacca o di affinità partitica, la nostra forte opposizione all’agire di Valentini in materia di beni confiscati; con la stessa trasparenza, qualora dovessero confermare Maddaloni, non esiteremo a dare battaglia alla nomina del suo sostituto. La nostra città merita altro. Ecco perché, dando notizia dell’interrogazione sul punto dell’On. Codurelli alla Camera, cercheremo in tutti i modi di impedire che quel che appare come improponibile diventi realtà.

Le Istituzioni diano il buon esempio. Se possono. Se riescono.

Qui Lecco Libera

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Prefetto di Lecco: Pd, inopportuna nomina di Maddoloni

“Noi crediamo che la nomina del prefetto Paolo Maddaloni sia completamente inopportuna”. Così Lucia Codurelle e Antonio Rusconi, parlamentari del Partito democratico, i quali spiegano che “le notizie emerse durante le indagini condotte dalla DDA di Napoli che hanno portato all’arresto, tra gli altri, del sindaco del comune di Casapesenna, Michele Zagaria, richiedono chiarimenti in merito al ruolo del Prefetto Maddaloni il quale durante alcune conversazioni telefoniche intercettate, consigliava e rassicurava sui tempi delle procedure per lo scioglimento del Comune di Casapesenna, scioglimento provocato, secondo la DDA di Napoli, dalle minacce e dalle pressioni effettuate dallo Zagaria, anche in collegamento con il clan camorristico dei casalesi. Su queste vicende abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare alla Camera insieme ai colleghi Laura Garavini ed Emanuele Fiano nella quale chiediamo al ministro dell’Interno se fosse a conoscenza del comportamento del Prefetto Maddaloni e se non si ritenga necessario, per meglio tutelare l’Amministrazione e l’interesse pubblico, procedere ad un immediato avvicendamento del Prefetto destinandolo ad attività che non prevedano l’interazione con amministrazioni comunali ovunque siano situate sul territorio nazionale. Il Prefetto Maddaloni, inoltre, ha ricevuto nel 2010 un avviso di garanzia per appalti truccati quando era subcommissario sul tema rifiuti al comune di Caserta  (la DDA di Napoli ne aveva chiesto l’arresto) sempre a favore di imprenditori legati alla camorra. Questo procedimento è ancora in corso e il Prefetto risulta rinviato a giudizio dopo che il procedimento originario è stato separato in due tronconi. Gli imputati nell’altro troncone, con alcuni dei quali secondo l’accusa il Prefetto intratteneva numerosi colloqui,  sono stati già condannati in primo grado a pene molto pesanti (10 anni a Nicola Schiavone, 9 anni e 6 mesi a Nicola Ferraro, 7 anni e sei mesi a Luigi Ferraro. Insomma, per tutto questo noi riteniamo assolutamente inopportuna la nomina alla prefettura di Lecco di Maddaloni”.

Roma, 30 marzo 2012

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