“Bella addormentata”, poco altro da aggiungere
Il successo straordinario della proiezione di “Bella addormentata” e del seguente dibattito con il regista Marco Bellocchio ci ha colpito ma non sorpreso. Serate come queste rappresentano la risposta migliore al malaffare, alla censura dogmatica e alla mera gestione del potere, fattori che progressivamente hanno allontanato i cittadini dalla “cosa pubblica”. Una distanza che da tempo -come Qui Lecco Libera e Cellula Coscioni Lecco, ciascuno nelle proprie individualità- cerchiamo di ridurre, mostrando che ci si può spendere per le proprie convinzioni senza sbirciare dietro l’angolo delle convenienze. Per questo siamo grati a Beppino Englaro, al suo distinto orgoglio civile, alla sua cocciutaggine educata.
Chiediamo scusa alle diverse centinaia di cittadini rimasti all’esterno. Il fatto è che -vuoi per diversa programmazione o per sottile ostracismo- sale più capienti non ne abbiamo trovate. Cercheremo di rifarci, visto che diverse amministrazioni di comuni limitrofi hanno proposto spazi (pubblici e gratuiti) per replicare l’iniziativa.
Infine un pensiero al Consiglio comunale di Lecco e a quella proposta di istituzione del registro dei testamenti biologici praticamente scomparsa. Sono trascorsi 18 mesi e 1.119 persone, in carne ed ossa, attendono ancora il riconoscimento di un diritto, come già avvenuto ad Abbadia Lariana e Mandello del Lario. Chissà che l’entusiasmo di martedì possa smuovere qualcosa, obbligando ciascuno a prendersi le proprie responsabilità.
Questa è la (triste) cronistoria del registro dei testamenti biologici a Lecco.
Di seguito la rassegna stampa ed altre immagini.
Qui Lecco Libera – Cellula Coscioni Lecco
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