Piano cave provinciale, l’adozione

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(non è un’immagine di repertorio, purtroppo. È la cava Vaiolo Alta, oggetto del Piano)

Nel tardo pomeriggio di ieri [lunedì 8 aprile] la Provincia di Lecco ha adottato in prima istanza il nuovo piano cave. La maggioranza -Lega Nord compresa- ha confermato l’ok. L’opposizione, dal canto suo, si è astenuta. Dalle cronache locali degli ultimi giorni abbiamo preso atto del (gravemente ritardatario) risveglio dell’amministrazione comunale del capoluogo. Un elemento in più per sfruttare i 60 giorni che si apriranno a seguito della pubblicazione del Piano, formulando puntuali osservazioni.

Ecco il breve riassunto degli interventi di ieri.

Pasquini (Lega Nord): volevo rallegrarmi del compimento della stesura del piano cave. Nel quale si tutelano beni culturali e paesaggistici. La linea della Lega, sottolineata da Salvini e da Maroni è quella della difesa del territorio. La provincia di Lecco non è una landa desolata per escavatori senza scrupoli.

Bruseghini (Pd): C’è un clima trionfalistico come se fosse già arrivata la conclusione del piano cave. La nostra posizione è stata chiara, noi eravamo contrari perché ritenevamo che il piano cave esistente fosse sufficiente per gli operatori economici del nostro territorio. Il problema è stata centrato sul Cornizzolo ma c’è anche la questione Lecco. E’ finita una prima fase in cui c’era la nostra contrarietà, siamo soddisfatti che sono stati stralciati Cornizzolo e le cavi di ghiaia e sabbia. Rimane il problema per quanto riguarda la città di Lecco. Sulla cava mossini potremmo avere parere discordanti per i volumi da estrarre anche se da questa escavazione potrebbe portarne poi un reale ripristino. Per quanto riguarda la città di lecco non si capisce se il programma è di finire dopo questo piano (venti anni). Non ci sono criticità se poi dopo c’è la parola fine, nel senso che si fa un grosso sacrificio iniziale ma poi è finita, se fosse così saremmo d’accordo. Poi c’è il problema del ripristino, c’è la presenza di manufatti che hanno un grande impatto ambientale. Se nei ripristini ci fosse uno studio per sentieri di montagna potremmo essere d’accordo. Siamo più tranquilli perché c’è Maroni, saremmo stati più tranquilli se non si fosse dato l’incarico per la realizzazione di questo piano un anno e mezzo fa.

Malighetti (Pdl): abbiamo tenuto conto delle diverse sensibilità. C’è stata una vittoria del territorio. Va fatto plauso all’assessore per avere fatto coagulare le diverse sensibilità anche all’interno della maggioranza.

Pozzi (Sel): si chiude un percorso che è stato avviato nel marzo 2011, nel corso di questo percorso c’è stato una forte mobilitizzazione. Il documento di scooping è stato stravolto e il piano cave che ne risulta è migliorato ma non è tutto rose e fiori, oggi la proposta prevede 8 milioni di metri cubi tra vaiolo alta e vaiolo bassa. Il mio voto sarà di astensione con l’auspicio che vengano modificate le quantità di escavato nelle due cave lecchesi.

Ciresa (Lega Nord): un territorio vince se il lavoro fatto è il lavoro migliore. La verità è di un lavoro serio fatto con trasparenza, lealtà e senza doversi nascondere dietro interessi personali.

Nava (Pdl): se da una parte ritengo che il lavoro fatto sia un lavoro positivo, dall’altra non ritango che questo piano sia il migliore in assoluto è il migliore nel contingente. Sia per ragioni interne alla maggioranza sia per ragioni esterne. Per me si sarebbe potuto fare di più sulle cave di sabbia. Non avrebbero dato problematicità. Credo questo piano sia stato il migliore piano possibile per questa amministrazione. Per bruseghini mi domando se quando dice noi non avremmo dato corso a la redazione di questo piano intende noi chi? Perché nel 2009 Brivio scriveva che il piano ventennale non era più derogabile un intervento di revisione.

Dichiarazioni di voto;

Bruseghini (Pd): il percorso che abbiamo fatto, la nostra sarà astensione, per noi intendo il PD IDV SEL. E’ stato detto che la stesura è stata dei tecnici, questo piano è stata la volontà politica di questa amministrazione e i tecnici si sono adeguati. Signor presidente deve subire la decisione della sua giunta, prendo atto che lei non era d’accordo a questo piano.

Nava (Pdl): se non fossi d’accordo voterei contro, ma voto a favore, ma essendo io realista essendo parte di un momento contingente, avendo una maggioranza con diverse sensibilità questo è il migliore piano possibile.

Arrigoni (Lega Nord): Non capiamo le polemiche della minoranza. Tre riflessioni:

1- il decennale era scaduto era da rifare.
2- Non possiamo decidere per il dopo piano cave ventennale.
3- Il voto della lega nord sarà assolutamente positivo.

Pozzi (Sel): non vedo ambiguità tra la mozione a gennaio di quest’anno. No nuove chiave di ghiaia e sabbia. La condizionale del voto è per aspettare i 60 giorni e le considerazioni che ne deriveranno.

Malighetti (Pdl): confermo il voto favorevole di PDL, spiace il tentativo di mettere dalla minoranza su questo piano una bandierina di vittoria. Anche la minoranza non sembra che sia mai stata così critica nel confronto delle cave lecchesi perché quando un’associazione presentò lo stralcio la minoranza fu contro a questo.

Qui Lecco Libera

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