“Binario morto”, l’illusione dell’alta velocità

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Mercoledì 8 maggio, ore 21
Sala Ticozzi, Via Ongania, Lecco

BINARIO MORTO

dibattito pubblico con

Luca RASTELLO

giornalista e scrittore, ha diretto “Narcomafie” e “L’Indice” e ha lavorato per “Diario”. Ha pubblicato tra gli altri il reportage sui Balcani “La guerra in casa” ed.Einaudi, da cui è stato tratta la pluripremiata rappresentazione teatrale “A come Srebrenica” diRoberta Biagiarelli il romanzo “Piove all’Insù”, ed. Bollati, i libri testimonianza “Dizionario per un lavoro da matti, ed. L’ancora e “Io sono il Mercato. Teoria, metodi e stile del perfetto narcotrafficante” ed. Chiarelettere e il saggio “La frontiera addosso” ed. Laterza.

Corridoio 5, ovvero 3200 chilometri di ferrovia ad alta velocità che dovrebbero garantire promettenti sbocchi di mercato. Un “Eldorado”, secondo Piero Fassino, che però, nella migliore delle ipotesi, non comincerà a produrre benefici economici prima del 2073. Fantascienza pura.
In questo libro i due autori (con Luca Rastello c’è Andrea de Benedetti) hanno provato a rifare tutto il percorso cercando di capire.
Le sorprese non sono mancate.
Il Portogallo ha già rinunciato, alla Spagna interessa solo l’alta velocità passeggeri e per le merci programma un binario unico,dopo Trieste il corridoio scompare, tanto che per raggiungere Lubiana bisogna prendere la corriera. Un viaggio nell’Europa più sconosciuta tra proclami altisonanti e la realtà povera di città, pianure, paesi, popoli senza un’identità e una visione comune.
Un reportage che è la storia di una grande illusione. L’alta velocità interessa a pochi e a quei pochi interessa non per la sua portata globale ma per le ricadute a brevissimo termine sugli appalti e il profitto. Allora per quale ragione l’Italia deve spendere almeno due miliardi e mezzo di euro in un tunnel? E di quale futuro stiamo parlando?

Un percorso che è utile per capire come si buttano via i soldi, come non stanno in piedi i numeri, le idee e dove il cemento soffoca il futuro e si sta andando, nemmeno con la massima efficienza, nella direzione impalpabile del vuoto, dell’ignoto, del nulla.
Partiremo da qui, dalla prima e vera inchiesta approfinondita sull’argomento, con il rigore ed esperienza in una serata da non perdere. Binario morto ed. Chiarelettere

Qui l’evento su Facebook

Mercoledì 8 maggio, ore 21
Salda “Don Ticozzi”, via Ongania, Lecco
INGRESSO LIBERO

Qui Lecco Libera

Un pensiero su ““Binario morto”, l’illusione dell’alta velocità

  • 9 Maggio 2013 in 19:55
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    Interessantissimo!
    Presentazione molto coinvolgente, con un taglio molto discorsivo e vivace.
    L’inutilità ed il mito da sfatare del corridoio 5, ed annessa TAV, ben raccontati.
    Una testimonianza concreta attraverso un viaggio da Lisbona a Kiev su uno dei monumenti allo spreco ed all’ inutilità di un opera faraonica che non si realizzerà mai, ma che nel frattempo ci costa un sacco di soldi.

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