“BluBike”, un anno e mezzo dopo

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Un anno e mezzo è passato dall’inaugurazione del Blubike. Le persone non ci fanno più caso quando passano di fianco alle stazioni, considerate più come mobilia cittadina piuttosto che fruibili mezzi di trasporto. Quasi impossibile vedere una bicicletta ritirata. Ma se dopo un anno si poteva essere rattristati dal fallimento di questo progetto, dopo un anno e mezzo si può solo essere incazzati nell’osservare il totale menefreghismo di fronte a un servizio che non funziona, e per il quale non si è mosso un dito per farlo funzionare, nonostante le denunce che sono state mosse anche da parte nostra.
A giorni inizierà la bella stagione e poco è cambiato da quando, 7 mesi fa!, denunciammo le estreme difficoltà per riuscire ad ottenere la tessera.
Visto che l’Amministrazione non è riuscita a tirare le somme sulle difficoltà espresse in maniera molto chiara, proveremo ad essere ancora più chiari mettendo nero su bianco le cose che non vanno e che vanno cambiate, rimanendo convinti che sistemando queste cose il servizio non passerà da insufficiente a ottimo, ma da insufficiente ad appena sufficiente e, forse, lontanamente, economicamente sostenibile.
Due esempi di scuola.

Nel primo, io, studente universitario, vedendo la colonnina del Blubike decido di fare la tessera, oggi è mercoledì 29 maggio sono le ore 14, visto che spunta un po’ di sole dopo tanta pioggia, voglio andare dalla nuova sede della mia università verso il centro.
Sulla colonnina vedo che per fare la tessera posso andare a LineeLecco o in via Balicco, decido di andare in via Balicco (LineeLecco non fa i biglietti dal giorno dopo che è iniziato il servizio un anno e 7 mesi fa), non essendoci numero civico o nome dell’ufficio fortunatamente decido di chiamare il numero verde e questo mi fa scampare un viaggio a vuoto verso un ufficio che non è mai stato utilizzato.
Dopo un paio di telefonate in cui mi si invitava a riprovare più tardi per traffico intenso, riesco a parlare con un’operatrice che mi dice che l’ufficio è in via Sassi ma che, purtroppo, il mercoledì pomeriggio gli uffici sono chiusi.
Rinuncio per oggi a fare la tessera. La sera però vado a vedere a che ora posso andare il giorno seguente. Entro nel sito di Bicincittà nel quale c’è scritto: orari di apertura uffici: lunedì 8.30/12.30 – mercoledì 8.30/13.30 – venerdì 8.30/12.30. Per caso finisco sul sito del Comune di Lecco e scopro, ahimé, che avrei potuto fare la tessera perché il mercoledì l’ufficio è aperto fino alle 15.30 e non fino alle 13.30 come mi aveva, poco prima, detto la signorina e come c’era scritto sul sito di Bicincittà. Fatto sta che la tessera non l’avrò fino a venerdì.
Mi reco venerdì all’ufficio in via Sassi 6 (nel frattempo ho trovato l’indirizzo) e dopo aver compilato un modulo tanto articolato che non lo chiedono neanche per salire su un volo di linea per gli Stati Uniti, corredato da documento d’identità, mi fanno recare in un altro ufficio (tesoreria comunale) per pagare, una volta pagato torno nell’ufficio precedente e riesco ad avere la tessera tanto agognata.
Dopo tanta fatica, come non provare questo servizio, prelevo la bici in piazza Diaz scelgo di andare alla stazione più vicina (Piazza XX Settembre), ma purtroppo quando arrivo mi trovo una stazione che fa dei suoni strani e un cartello con su scritto “Ciclostazione temporaneamente fuori servizio”.
Torno alla stazione Diaz e rilascio la mia bici.
Il secondo esempio è molto più semplice, ed è come se fossi il classico turista della domenica, quello che magari la tessera la fa e la usa perché è bello farsi un giro sul lungo lago in bicicletta, senza spendere tanto.
Sulla colonnina vedo che per fare la tessera posso andare a LineeLecco o in via Balicco, non so dove sono né uno né l’altro decido di chiamare il numero verde.
Al numero verde c’è una segreteria che mi dice che il numero verde non è operativo la domenica e che per far la tessera devo rivolgermi agli sportelli del Comune, sportelli che sono aperti 3 giorni alla settimana e sicuramente nessuno di quei giorni è nel weekend.
La possibilità che un turista della domenica faccia la tessera quindi è pari a zero, anche se probabilmente creerebbero un numero di tesserati che forse potrebbe rendere i costi a carico del comune più facilmente sostenibili.
Costi che, vista la determina dirigenziale 328 datata 27 maggio 2013, si aggirano attorno ai 24 mila euro solo per quanto riguarda il funzionamento del servizio e non per quanto riguarda la manutenzione delle bici.
Queste due storielle, relative a cose effettivamente verificate, mostrano come poco prima dell’estate 2013 il sistema per fare le tessere non funzioni, visto che si possono fare in un solo ufficio, mal segnalato e aperto solo tre giorni infrasettimanali per mezza giornata.

Quello che chiediamo/suggeriamo all’Amministrazione Comunale è:

Mettere gli stessi orari nei diversi siti (bicincittà e Comune di Lecco) e far sapere gli orari esatti agli operatori del numero verde di bicincittà;
Mettere dei fogli adesivi plastificati, possibilmente in doppia lingua (italiano/inglese), attaccati alle colonnine per informare su dove e quando fare realmente le tessere con dati aggiornati che non riportino la possibilità di fare le tessere da LineeLecco o in via Balicco (entrambi luoghi dove non si può fare la tessera);
Togliere dall’ufficio di via Balicco gli adesivi della vetrina del “famoso” ufficio fantasma, che non ha mai funzionato;
Realizzare un sistema alternativo di tesseramento nel quale coinvolgere, per esempio, la reception del Palazzo delle Paure (che si trova a pochi metri da una delle stazioni centrali, e che è aperto anche i pomeriggi del sabato e della domenica), oppure, di coinvolgere le edicole come è stato fatto per le tessere delle casette dell’acqua;
Fornire sui siti del Comune di Lecco e di Bicincittà in maniera semplice la possibilità di stampare il formulario per il tesseramento al Blubike in modo da snellire le procedure una volta raggiunto lo sportello comunale.
Chissà se dopo la terza denuncia cambierà qualcosa o se ci verrà ancora riposto che il servizio è in fase di rodaggio o che il meteo è stato inclemente o che siamo quelli che non propongono mai nulla o chissà cos’altro. Chissà se Lecco “Città alpina” riuscirà a far avere un sistema di tesseramento al servizio di bike sharing che sia un po’ più semplice e fruibile e non utilizzabile solo da chi ha la fortuna di poter perdere come minimo un’ora durante la settimana.
Sulla pagina facebook di Blubike si diceva pochi mesi fa che il servizio sarebbe ripartito con “grandi novità”, l’unica è stata la chiusura per malfunzionamento della stazione di Piazza XX Settembre. Speriamo che con gli spunti suggeriti in questa pagina presto i cittadini possano vedere grandi novità reali e non solo virtuali.

Nicola Monti – Qui Lecco Libera

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