Rifiuti: il Comune di Lecco proroga di 6 mesi l’appalto

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Alla fine l’Amministrazione comunale di Lecco ha deciso di prorogare – per ulteriori 6 mesi – l’Appalto per il Servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani e di pulizia delle strade senza avvalersi di quello che gli consente la Legge (e che noi gli suggerivamo) – il quinto d’obbligo – e nemmeno di quello che la Legge espressamente non gli vieta: un nuovo appalto.

Se la seconda strada era certamente un poco più precaria, sebbene non impossibile, l’ha infatti appena espletato il Comune di Como assegnandolo per 70 milioni di euro dal 1 luglio 2013 al 31 dicembre 2020 (qui si poteva anche verificare se c’era la possibilità di un affidamento in house alla locale Silea., di cui il Comune di Lecco è, per altro, il socio con maggiore quota di partecipazione), la prima era una strada spianata.

Si poteva affidare sempre a Econord la prosecuzione temporanea del servizio, ma rimodulando e razionalizzandolo fino a una riduzione di un quinto del totale dell’appalto, possibilità concessa da sempre dalla normativa sui contratti pubblici dal secolo scorso fino ad arrivare alla disciplina attuale stabilita dal al D.Lgs.n.163/2006. Bastava, come da anni lo invitiamo a fare, almeno a limitare a due i ritiri settimanali del sacchetto dell’umido.
Come avviene, per altro, nella gran parte dei Comuni italiani.
Risparmio: centinaia di migliaia di euro. La riduzione del quinto d’obbligo comporta un risparmio di oltre 800.000 euro annui ben 2410 euro al giorno. Tutti i giorni. Indicativamente 300.000 euro annui per il solo minor giro di ritiro dell’umico. Comunque sempre oltre 800 euro di risparmio, al giorno. Tutti i giorni.
Se pensiamo che oggi la nuova tariffa TARES prevede, per Legge, che il costo del servizio (7.200.000 euro nel 2012) sia totalmente a carico del cittadino (era il 90% due anni fa è stato del 96% con l’ultimo aumento approvato dal Comune lo scorso anno) abbatterne il costo comporta, automaticamente, una riduzione – sostanziosa – della tariffa che si va a pagare. La Delibera di Giunta di giovedì invece scavalca a piè pari questa possibilità.
Non la prende nemmeno in considerazione.

Speriamo, almeno per etica, che Appello Per Lecco non abbia espresso opinioni dentro la maggioranza comunale su questo tema, essendo il proprio leader Corrado Valsecchi anche alto manager della società, Econord, che ha ottenuto la proroga dell’Appalto dei rifiuti (si chiamerebbe conflitto di interessi, in tutto il resto del mondo).

Ci permettiamo di suggerire al Comune, persa questa ennesima occasione di risparmio, almeno di dedicare già dalle prossime settimane risorse e attenzione per la preparazione e studio di un possibile nuovo Appalto, per garantire trasparenza, impegno e coinvolgimento della città.
Lo può fare ascoltando esperti, cittadini, raccogliendo esperienze virtuose e replicabili in atto in molti Comuni e realtà italiane (Novara, Capannori, Ponte Nelle Alpi, Consorzio di Priula ecc.).
Siamo convinti che i cittadini siano più attenti dei propri amministratori sui temi ambientali e di risparmio. Anche questa occasione del mancato risparmio ne è la riprova.

Qui Lecco Libera

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