“Wall Street”, così com’è
La (non) gestione del bene confiscato alla ‘ndrangheta lecchese, Wall Street, continua. È dal 1996 che quel patrimonio storico e immobiliare attende, come legge prevede, una destinazione sociale, nell’interesse della cittadinanza. Ed è dal 1996 che le istituzioni locali e governative nulla fanno per sanare lo scandalo di una ex pizzeria regalata al degrado. Dal 2010 quello stabile è divenuto formalmente un “archivio deposito” della Prefettura di Lecco: in realtà, uno scantinato.
Un’opzione sconsiderata che abbiamo contrastato in solitudine, contando però su 2390 firme di altrettanti cittadini.
Anche oggi, sempre in solitudine, torniamo a denunciare l’abbandono della ex pizzeria di via Belfiore, che nella primavera scorsa è tornata al Comune di Lecco (anche se manca l’atto formale di passaggio, che si sappia). Il progetto di rilancio non esiste, salvo un banale documento di cinque pagine messo a punto da chi è stato individuato senza gara come unico depositario delle chiavi (la filiale lecchese di Libera). La stessa Libera che si è sempre rifiutata di mostrare il progetto pubblicamente, e ne comprendiamo bene le ragioni.
Nonostante le condizioni imbarazzanti in cui versa (le fotografie risalgono a domenica 18 agosto 2013), tra pochi giorni Wall Street verrà simbolicamente aperta per un aperitivo della legalità, da quegli stessi soggetti che fingono di non vedere la trave che le nostre fotografie documentano. E non è un caso che alcuni possano addirittura organizzare un aperitivo all’interno dell’immobile -perché graditi- mentre altri ancora attendono anche solo una risposta alla richiesta di incontro dal momento del suo insediamento da parte del Prefetto di Lecco.
Approfittiamo dell’indecente stato di mantenimento di Wall Street per tornare a chiedere al Comune di Lecco di aprire un tavolo di coinvolgimento cittadino per decidere il futuro del bene, accantonando il (non) progetto di Libera -che a differenza dei comunicati stampa che dirama, nulla ha ancora fatto sul territorio-, dando attenzione anche alla gestione e alla raccolta di risorse necessarie per ristrutturarla.
Qui Lecco Libera