Corrado Conti si candida a garante dei detenuti
Garante dei detenuti: la candidatura di Corrado Conti e il sostegno pubblico di autorevoli rappresentanti del campo dei diritti delle persone private della libertà. Da Ilaria Cucchi a Cecco Bellosi, da Patrizio Gonnella a Mauro Palma, da Lucia Castellano a Franco Corleone
“Ho deciso di presentare la mia candidatura come garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Lecco perché, dopo tante altre esperienze in campo sociale, culturale e politico, vorrei dedicarmi con passione alla difesa degli ‘ultimi’, quelli che qualcuno ha definito ‘i dannati della terra’. E tra questi ci sono i detenuti e tutti coloro che sono privati della loro libertà personale. Il tema delle carceri rappresenta una emergenza che le istituzioni nazionali e locali devono affrontare. Ciò che succede in un carcere e negli altri luoghi (CIE, camere di sicurezza di commissariati e tribunali, reparti detentivi ospedalieri o reparti psichiatrici in cui si praticano i Tso), sconta il prezzo di una scarsa evoluzione culturale della società civile, che spesso confonde il legittimo desiderio di giustizia con vessazioni indiscriminate. Vorrei svolgere questa funzione con modestia, capacità di ascolto e umanità, utilizzando anche la collaborazione, la professionalità e i suggerimenti di quelle tante persone ed operatori che da anni lavorano su questi problemi”.
In forza di questi principi Corrado Conti -conosciuto in città e nel territorio per il suo impegno sociale- ha presentato la propria candidatura a Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Lecco. A sostenerlo -oltre a tutto il gruppo Qui Lecco Libera-, autorevoli esponenti del mondo dei diritti e delle prerogative di chi è ristretto nelle carceri. Coloro cioè che hanno avuto modo di conoscere la preparazione, competenza e lucidità di Corrado nell’ambito delle iniziative organizzate anche con il movimento Qui Lecco Libera.
Ecco le loro dichiarazioni.
Di indifferenza si può morire. Ma l’indifferenza si può superare.
Ho conosciuto Corrado Conti in occasione del secondo anniversario della morte di mio fratello, Stefano Cucchi, la sua associazione presentava uno spettacolo teatrale. Su una delle tante ‘morti di carcere’. Mio padre lo aveva conosciuto alla presentazione a Lecco del libro che ripercorre la vicenda che ha segnato la nostra vita e quella di mio fratello. Ormai da tanto tempo mi ritrovo in molte città italiane a raccontare non solo la storia di Stefano ma quella dei tanti, conosciuti o meno, che hanno pagato con la vita le negligenze dello Stato che dovrebbe garantire le persone nel momento in cui le sottopone a privazione della libertà personale. Non sono una giurista né una attivista politica ma credo di avere imparato, in questi anni, a riconoscere chi ha passione, competenza e rigore occupandosi di questioni connesse alla detenzione. Credo di poter affermare che Corrado Conti sia una di queste persone, capaci di unire l’umanità necessaria alla conoscenza del territorio in cui vive, delle sue problematiche. Credo che avere lui come Garante territoriale per il carcere di Lecco non possa far altro che contribuire ad aumentare rispetto per tale città e per la sua amministrazione. Credo che non solo i detenuti e i loro familiari, ma la stessa cittadinanza intera potrà sentirsi, avvalendosi del suo apporto, più tutelata e garantita.
Ilaria Cucchi
Sottoscriviamo volentieri la candidatura di Corrado Conti, persona impegnata da molti anni per i diritti sociali delle persone più fragili, come garante dei detenuti per il carcere e il territorio di Lecco.
Lucia Castellano, ex direttrice del carcere di Bollate (Mi), Franco Corleone, garante dei detenuti della Regione Toscana, ex sottosegretario al ministero della Giustizia con delega sulle carceri e Cecco Bellosi, responsabile Gruppo Carcere del coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (CNCA) e coordinatore educativo Associazione Comunità Il Gabbiano onlus.
Il monitoraggio delle condizioni di detenzione, la ricerca di soluzione per le situazioni che in un mondo chiuso possono genereare conflitto e aggravare le condizioni di chi in esso è ristretto, così come il sostegno a coloro che non hanno una rete sociale di supporto: sono queste le caratteristiche dell’azione positiva che deve essere condotta da un garante territoriale dei detenuti. Questo ruolo, in piena collaborazione con chi ha istituzionalmente il dovere di tutela dei diritti dei detenutiin virtù dlela propria funzione giurisdizionale, contribuisce fortemente a costruire un modello di detenzione che non aggiunga inutile sofferenza alla privazione della libertà e che mantenga vivo il legame con quella realtà esterna verso cui ogni detenuto prima o poi tornerà. Credo che su tali basi, Corrado Conti, che ho avuto modo di conoscere in occasione di alcune iniziative su tali temi organizzate a Lecco, possa dare un contirbuto molto positivo. Per questo mi auguro possa esercitare il ruolo di garante dei detenuti.
Mauro Palma, Presidente del Consiglio Europeo per la cooperazione nell’esecuzione penale del Consiglio d’Europa
Ho conosciuto Corrado Conti a Lecco e ritengo abbia le caratteristiche dell’indipendenza e della competenza necessarie per fare il garante delle persone private della libertà.
Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione Antigone
***
Chi è Corrado
Classe 1960, Corrado Conti si è laureato in giurisprudenza (con il punteggio massimo) presso l’Università degli Studi di Milano. Oggi è vice segretario generale della Provincia di Lecco, nonché responsabile del settore Servizi finanziari, tributi, provveditorato e controllo di gestione/ufficio qualità per la certificazione UNI EN ISO 9001:2000 dello stesso Ente. Da 10 anni Corrado si reca due volte all’anno in Serbia (Kragujevac) entro l’attività di solidarietà alle famiglie colpite dalle guerre balcaniche portata avanti dall’associazione Mirsada. Nell’ultimo periodo si è dedicato ai campi profughi di serbi espulsi dal Kosovo e al sostegno delle scuole pubbliche.
Chi è il Garante
La figura del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale è stata istituita il 27 gennaio scorso da parte del Comune di Lecco. Dura in carica tre anni e non prevede la corresponsione di alcuna indennità. Il 6 marzo 2014 l’amministrazione ha pubblicato l’avviso per la presentazione delle candidature. I requisiti: essere residenti in provincia di Lecco, e godere di “indiscusso prestigio” nel campo delle scienze giuridiche, dei diritti umani e delle attività sociali. La nomina è in carico al Sindaco.
Il regolamento è reperibile qui.
Qui Lecco Libera
Pingback: Qui Lecco Libera
SE LO DICONO LORO…..IO MI FIDO!
Sostenendo la figura di Corrado Conti,per Lecco
come degnissimo rappresentante, e difensore
di quei diritti fondamentali umani,
posti a garanzia
delle persone private della libertà.
Mi piacerebbe che gli stessi facessero pressione
sul presidente della Regione Sicilia OnRosario Crocetta
Per sostenere la canditatura di un altro grande
Il Sen. Salvo Fleres.
La Sicilia,è ancora sprovvista di un Garante dei detenuti
che tuteli,e rappresenti, quegli interessi umani delle persone private della libertà.
Ricordo inoltre al Presidente, che ogni giorno
nelle in-civilissime carceri Siciliane
si consumano abusi,sopprusi,e delitti,
il tutto nell indifferenza totale delle istituzioni
che dovrebbero garantire a questi cittadini detenuti
uno stato detentivo dignitosamente umano.
Ogni giorno inoltre continuano a pervenirci lettere, e documenti.
Che attestano,e fanno riferimento
alle drammatiche situazioni di vita detentiva nelle prigioni Siciliane
Giuseppe Rotundo
SE LO DICONO LORO…..IO MI FIDO!
Sostenendo la figura di Corrado Conti,per Lecco
come degnissimo rappresentante, e difensore
di quei diritti fondamentali umani,
posti a garanzia
delle persone private della libertà.
Mi piacerebbe che gli stessi facessero pressione
sul presidente della Regione Sicilia OnRosario Crocetta
Per sostenere la canditatura di un altro grande
Il Sen. Salvo Fleres.
La Sicilia,è ancora sprovvista di un Garante dei detenuti
che tuteli,e rappresenti, quegli interessi umani delle persone private della libertà.
Ricordo inoltre al Presidente, che ogni giorno
nelle in-civilissime carceri Siciliane
si consumano abusi,sopprusi,e delitti,
il tutto nell indifferenza totale delle istituzioni
che dovrebbero garantire a questi cittadini detenuti
uno stato detentivo dignitosamente umano.
Ogni giorno inoltre continuano a pervenirci lettere, e documenti.
Che attestano,e fanno riferimento
alle drammatiche situazioni di vita detentiva nelle prigioni Siciliane