Lario Reti Holding e i lavori affidati alla società presieduta dal vicesindaco di Lecco

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La multiutility locale che gestisce gas e acqua Lario Reti Holding pubblica sul proprio sito l’elenco dei lavori affidati a far data dal 2013. Scorrendone il contenuto si può incontrare il “caso” dello Studio Ares, presieduto (a livello di consiglio di amministrazione) dall’attuale vice-sindaco di Lecco nonché assessore con deleghe all’Ambiente, Vittorio Campione. È interessante approfondire questo aspetto (ce ne sono molti altri che lasciamo al momento alla curiosità di chi legge) dato che il Comune di Lecco è il primo azionista della società (con il 23,49%).

Tra il 2013 e il 2014 la società di Vittorio Campione si è vista riconoscere dalla holding di cui Lecco è il principale azionista (lo ribadiamo) importi per lavori/opere/prestazioni pari a poco più di 37mila euro. Nella maggior parte dei casi tramite “affidamento diretto”, senza gara, anche a proposito di “casette dell’acqua”. Una nullità se paragonata ai bilanci milionari di Lario Reti Holding, per carità, ma un fatto d’interesse rilevante se portato sul piano politico. Specie per chi, come Campione, ha sottoscritto la Carta di Avviso Pubblico.

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È opportuno, ci si chiede, che il numero due del Comune di Lecco -lo ricordiamo, principale azionista della società Lario Reti Holding- si trovi contemporaneamente nella condizione di amministratore (quindi istituzionalmente socio) e fornitore di LRH?

La legittimità di questa situazione non è ovviamente in discussione, così come l’oggettiva irrilevanza dell’ammontare rispetto al fatturato di LRH. Ma il punto di opportunità resta. Confidiamo che il vicesindaco-assessore Campione voglia chiarire ogni passaggio (gli abbiamo inviato delle domande che riportiamo qui sotto, pubblicheremo la replica). Sul presente e soprattutto sul futuro dei rapporti tra lo Studio Ares e LRH, nel caso in cui dovesse ritrovarsi nuovamente a ricoprire un ruolo amministrativo in città.

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Rileva un punto di opportunità rispetto al fatto di essere vicesindaco e assessore all’ambiente del Comune che è primo azionista di quella società e al contempo rivestire un ruolo centrale nello Studio che ne è fornitore? Se no, perché?

Il fatto che ci lavorasse anche prima di diventare amministratore pubblico non avrebbe dovuto spingerla a interrompere temporaneamente i rapporti durante il mandato? Se no, perché?

Quanto pesa sul fatturato di Studio Ares la componente garantita da LRH? Se “poco”, perché non rinunciarvi durante la carica pubblica?

Quali altre società pubbliche o enti pubblici del territorio sono vostre committenti?

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