Perché andare a Fossoli
Il campo di concentramento di Fossoli (Carpi, Modena) è stato il principale campo di polizia e transito per la deportazione dall’Italia. Tra 1943 e 1944 le persone transitanti -politici ed ebrei- sono state oltre 5mila (mille gli internati civili). Destinazione: i lager nazisti.
Il 12 luglio 1944, per ordine della Gestapo, 69 internati politici vengono prelevati dal campo di Fossoli e condotti al poligono di tiro di Cibeno per essere fucilati. Gli era stato detto che sarebbero andati in Germania. Erano oppositori del nazifascismo e venivano da tutta Italia (27 province). Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Basilicata, Sicilia, anche dall’Egitto e dall’Argentina.
Si salvano in due, Mario Fasoli ed Eugenio Jemina. Tra i caduti per mano delle SS naziste ci sono anche quattro lecchesi: Lino Ciceri, classe 1923, Antonio Colombo, 1903, Luigi Frigerio, 1901, Franco Minonzio, 1911.
Andate a Fossoli, al poligono di Cibeno e al museo del deportato di Carpi (oggi in manutenzione), è importante.
Come il grandissimo lavoro che sta facendo la Fondazione Fossoli e la direttrice Marzia Luppi.
Qui Lecco Libera