Testamenti biologici: un anno dopo (quasi)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


24 Maggio 2012.

Un anno dalla consegna di 1119 firme autenticate di altrettanti cittadini che, con l’istituzione di un registro delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (Testamenti Biologici), chiedevano al  Comune di Lecco un semplice servizio di attestazione, lo stesso servizio che in tempi molto più brevi e rispettosi della sensibilità dei cittadini i vicini comuni di Abbadia Lariana e Mandello del Lario hanno approvato e regolamentato rendendolo operativo.

A 247 giorni dal 12 settembre 2011, giorno in cui Il Consiglio Comunale ha respinto la proposta motivandola con la necessità di un approfondimento sulla materia e valutandola illusoria e, per alcuni, illegale, il desolante resoconto è il seguente

Nessun approfondimento è stato organizzato e gli unici approfondimenti prodotti dalle nostre associazioni sono stati ‘diligentemente’ disertati dai Consiglieri ultimo esempio il ConvegnoBiotestamento, percorsi utili e istruzioni per l’uso che ha visto la presenza di un solo Consigliere, Sandro Magni, e la cortesia di un altro, Ezio Venturini, che ha ritenuto necessario avvisarci della sua assenza, degli altri Consiglieri e del Sindaco né traccia né fiato alcuno
Nello stesso Convegno, ricco di relatori competenti ed organizzato in modo assolutamente neutrale,  sono state smentite le affermazioni sia di illusorietà che di non validità delle attestazioni che si richiedevano,  nonché l’illegalità della loro  raccolta da parte dei Comuni, che continuano a deliberare l’istituzione dei Registri
Nulla di concreto è stato posto in essere della fantasmagorica alternativa proposta dal Dottor Tavola e fatta sua a fasi alterne dal Consigliere Angelibusi. Unica affermazione il disco oramai rotto della attesa di una risposta dal Ministero degli Interni e della penelopiana trattativa con l’Ordine dei Notai.

A noi non resta che lanciare un applauso ironico ed i migliori complimenti a questo Consiglio Comunale di Lecco per aver raggiunto un così deprecabile record, 365 giorni di quasi totale inanità, e rinnovare la nostra promessa ai cittadini lecchesi tutti di continuare nel nostro impegno su questo come su altri temi di libertà e di rispetto del diritto e dei diritti.

Cellula Coscioni Lecco
Qui Lecco Libera

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